RUOLO E STILI DEL CONDUTTORE DI GRUPPI DI FORMAZIONE (Guido Contessa) |
Il CONDUTTORE DI GRUPPI DI FORMAZIONE ha il ruolo di avviare, stimolare, sviluppare e consolidare lapprendimento cambiamento. Egli agisce in modo indiretto sul cambiamento dellutente, in modo da farglielo decidere e pilotare. Possiamo dire che il centro del lavoro del FORMATORE (e il conduttore è il formatore principe) è nella movimentazione, nella messa in moto, nel viaggio, nella mobilitazione, nello spostamento. Il cambiamento che il formatore stimola è un movimento. Il verbo latino che meglio esprime questo nucleo concettuale è "ducere" (tirare, portare, guidare). La costellazione semantica che ha al centro questo verbo, raggruppa tutte le sfumature del ruolo del FORMATORE CONDUTTORE.
Quello del conduttore è un ruolo di seduzione, conduzione, induzione, abduzione, traduzione, deduzione, produzione. La funzione di "seduzione" (sed ducere) è quella del tirare in disparte, separare, deviare dal "retto" (diritto) cammino. Il conduttore porta lutente al di fuori della sua realtà quotidiana, lo accompagna nella discesa agli Inferi e nella risalita alle stelle, lo separa dalla normalità per avviarlo verso il ritrovamento della sua unica ed originale specialità. Imparare cambiare significa, infatti, differenziarsi, uscire dal quotidiano e inoltrarsi nel deserto per trovare ad attualizzare il potenziale. La funzione di "conduzione" non è quella della direzione, come spesso viene equivocato, ma quella del significato latino originale, di riunire e collegare. Langoscia della separazione e della deviazione cui trascina la seduzione, è attenuata con la appartenenza al gruppo di coloro che viaggiano sulla stessa strada. Non è un viaggio solitario, ma rassicurato dal conduttore e dal gruppo dei compagni di viaggio: anche per questo la Formazione è una pratica di gruppo. Linduzione ha il significato di introdurre, ma anche di suscitare e di eccitare. Il conduttore introduce lutente nel mondo inesplorato dei possibili, suscitando la curiosità per lignoto e leccitazione sabbatica per qualcosa che può nascere. Indurre non è riempire da fuori, bensì inserire, incuriosire, attirare. Labduzione indica uno spostamento, ma nella direzione originale latina la parola aveva anche il senso di distaccare, allontanare, distogliere, fino al ciceroniano "inimicare". Il che fa pensare al prezzo che spesso pagano gli utenti che, con la formazione, si separano dal gregge del loro ambiente ordinario. La "traduzione" è la funzione di far passare oltre, trasportare aldilà, condurre avanti. Anche qui abbiamo una funzione di movimento, oltre i limiti e le difese, aldilà della paura e dellabitudine, verso il futuro da costruire piuttosto che verso il destino da subire. La funzione "deduttiva" è quella del togliere, del varare come sottrarre alla terra, del far partire. Il conduttore è lavviatore, laddetto al varo della nave della crescita e dello sviluppo; una barca la cui meta è incerta ed il cui viaggio è misterioso. Infine il "produrre" (pro ducere) indica il portare avanti, ma anche il presentare, lesporre, il far apparire e laccrescere. La produttività non è solo la costruzione economica di oggetti, è anche la nascita, la messa al mondo, la ostentazione di ciò che è al buio. Dallombra delle quinte alla luce della ribalta è il passaggio che il conduttore facilita nellutente. Il problema è quando attivare via ciascuna delle diverse facce del ruolo. Il conduttore al primo stadio solitamente agisce in base a costrutti teorici e cognitivi. Il conduttore al secondo stadio agisce in base alle proprie sensazioni ed emozioni. Il conduttore al terzo stadio (cioè maturo) agisce i diversi aspetti del ruolo in base al processo del gruppo, che egli legge in chiave cognitiva ed emotiva, ma limitandosi a seguirlo. Tutte queste funzioni di ruolo, che sintetizzano il fare concreto del conduttore, sono ovviamente interpretate dai diversi stili personali di ciascuno. Ci sono conduttori che ricorrono spesso allumorismo, allironia o alla provocazione. Altri che insistono molto sul rapporto di empatia e cordialità con gli utenti. Altri che lavorano soprattutto sullenergia e lattivismo. Altri ancora sui sogni e sulla fantasia. Molti lavorano ponendosi come esempio. La maggioranza combina due o più di questi atteggiamenti. Ironia, empatia, energia, fantasia o esempio sono cinque fra i più diffusi stili di conduzione. Luso di stili intellettualistici, autoritari o meramente proiettivi sono esclusi dallelenco in quanto da considerarsi, nellattività di formazione psicologica, come sistemi di difesa dallansia delloperatore.
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