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L'istruzione degli adulti e il museo. Nuove visioni, tendenze e innovazioni per l'orientamento dei visitatori dopo l'anno 2000 di Jutta Thinesse-Demel / 1 | 2 |
"Il
museo può e deve affrontare tutti gli aspetti della vita sociale:
possiede la chiave per una
migliore comprensione della società e della sua evoluzione". Alpha Oumar Konaré, ex-presidente di ICOM, International Council of Museums |
1.Un
mondo che cambia: In tutti i paesi del mondo, l'istruzione è in transizione e in fase di espansione nel tempo e nello spazio, trasformandosi in istruzione per tutto l'arco e la durata della vita. Al di là di questo sviluppo ormai ben noto, stanno avvenendo profonde trasformazioni che vanno ben oltre il mero campo formativo. Si tratta di un processo che coinvolge organizzazioni ed istituzioni economiche, sociali e culturali. "Alla 5° Conferenza Internazionale sull'Istruzione degli Adulti, è stata adottata una Dichiarazione che afferma che le società moderne non saranno in grado di affrontare i rischi futuri senza la partecipazione attiva e creativa dei cittadini. Queste nuove competenze così richieste non possono aspettare che si formi la nuova generazione di cittadini. Ci vorrebbero più di venticinque anni. Queste nuove competenze sono necessarie adesso, nell'arco di vita dell'attuale generazione adulta, ossia qualifiche quali la conoscenza di una seconda o terza lingua straniera, competenze base di vita, capacità di utilizzare dei dispositivi complessi, capacità di espressione e di partecipazione a un dialogo che comporti la divergenza di valori, capacità di continuare a imparare in maniera autonoma, capacità di valutare le competenze e di stimare diagnosi e pareri esperti divergenti, attitudine a lavorare in gruppo, capacità di evoluzione e di negoziazione di conflitti a tutti i livelli, capacità di vivere in modo creativo in un mondo multiculturale......Tuttavia, nonostante la domanda sociale stia aumentando e la partecipazione stia raggiungendo un nuovo livello storico, le attuali politiche relative all'istruzione e alla formazione degli adulti di tutti i paesi stanno invece creando un solco sempre più profondo fra quelli che "hanno" e quelli che "non hanno" nell'ambito dell'apprendimento per tutto l'arco della vita. Nelle condizioni attuali delle politiche culturali e delle disposizioni a favore dell'apprendimento degli adulti, le diseguaglianze dell'istruzione iniziale e lo schema stratificato delle pratiche culturali, come la tendenza a usufruire delle infrastrutture culturali, tendono a riprodursi per tutto l'arco della vita adulta. Chi ha di più continua a ricevere di più. Chi ha goduto di una lunga istruzione iniziale e di un regolare accesso a musei e biblioteche tenderà a partecipare molto di più alle opportunità formali e informali dell'apprendimento per tutto l'arco della vita." I processi di apprendimento organizzati, sia nell'ambito scolastico che durante l'intera durata della vita, hanno luogo in un contesto socioculturale che influenza l'aspirazione all'apprendimento, che può stimolare un effetto estetico sulla curiosità o che può inibire le persone nell'essere più attive e riflessive. Questi contesti di apprendimento, l'ambiente di vita quotidiano, il contesto della comunità locale o il posto di lavoro possono valorizzare o inibire le esperienze di apprendimento. Non possiamo ignorare la funzione pedagogica delle istituzioni, quali la famiglia, la comunità, l'ambiente di lavoro e le istituzioni culturali. Nessuna politica sull'istruzione può restare unicamente tale e ignorare nel contempo i mass media, l'industria culturali, le biblioteche, i musei, né ignorare l'impatto culturale dei diversi ambienti fisici, sia di quello urbano che di quello rurale. "Una politica per l'istruzione per tutto l'arco della vita non sarebbe completa ed efficiente senza la complementarità delle politiche sull'ambiente di apprendimento. Ecco perché l'istruzione e la formazione per tutto l'arco della vita non possono essere poste unicamente sotto la responsabilità dei ministeri nazionali e degli assessorati locali per l'istruzione. Ma richiedono il coinvolgimento dei ministeri culturali, sociali, degli attori culturali e di tutte le numerose istanze sociali." |