Come si massacra una professione (Eva Zenith)


L'annuncio sottostante è l'agghiacciante dimostrazione di come il regime riesce ad uccidere, con il beneplacito della UE, una delle professioni sociali più promettenti nel secolo scorso. La professione del formatore è stata uccisa dalla Ue. La professione dello psicologo è stata uccisa dal cinema. Le professsioni del sociologo, dell'antropologo, e del pedagogista sono state uccise dall'austerity, che ha preferito finanziare i carri armati e gli aerei da guerra piutosto che le scienze umane e sociali.

400 ANIMATORI IN ITALIA E ALL'ESTERO PER L'ESTATE (fonte)

Agli animatori selezionati è proposto un contratto di lavoro regolare, a tempo determinato e rinnovabile.
Salario minimo netto: 420 euro mensili (fino ad un massimo di 700 euro, da definire in base all’esperienza del candidato). L’orario di lavoro è full time, vitto, alloggio, spese di trasferte sono a carico dell’azienda.

4Fun in collaborazione con Eures seleziona 400 animatori per lavoro in Italia e all’Estero durante l’estate 2015. EURES è una rete di servizi coordinata dalla Commissione Europea, che coinvolge la Svizzera ed i Paesi appartenenti allo Spazio Economico Europeo con lo scopo di agevolare la mobilita’ internazionale dei lavoratori comunitari. Le figure professionali ricercate sono:
– Responsabile Mini Club.
– Responsabile Sport.
– Capo animazione.
– Costumiste.
– Scenografi.
– Coreografi.
– Ballerini.
– Cantanti.
– Istruttrici fitness e yoga.
– Istruttori tennis.
– Tecnici audio, video e dj.
– Pr.
– Assistenti bagnanti (bagnini).
– Responsabile diurno.
– Responsabile Junior Club.
Per partecipare alla selezione per 400 animatori per lavoro estivo in Italia e all’estero i requisiti richiesti sono:
– Titolo di studio: scuola dell’obbligo;
– Esperienza pregressa nel settore;
– Lingue: Inglese C1, Russo C1, Tedesco C1;
– Altri requisiti: preferenziale il possesso di attestati relativi al ruolo di candidatura.


La prima osservazione riguarda la retribuzione di 420 euro mensili. Una paga da fame che impedisce agli assunti di pagare solo l'affito della casa che lasciano per la durata del contratto.
La seconda osservazione riguarda "l'orario di lavoro full time". Che significa essere in servizio per 24 ore al giorno senza diritto ad alcun riposo quotidiano e settimanale. Qui non solo la UE è responsabile, ma anche i sindacati che da sempre taciono sulla schiavitù di lavoratori diversi dai metalmeccanici o dagli statali.
La terza osservazione è che un bando per 400 animatori prevede una sola figura di animatore. Quel capo-animazione che in realtà è un quadro intermedio con funzioni di coordinamento. Un capo intermedio dovrebbe avere una retribuzione maggiore ma nel bando non se ne parla.
La quarta osservazione riguarda l'assenza di qualifiche: per tutti basta la scuola dell'obbligo. Si citano "preferenziali attestati relativi al ruolo", ma che, in quanto preferenziali, non sono obbligatori. Anche qui il sindacato tace. Questo significa che i bambini e gli adolescenti sono affidati non a maestri, educatori, pedagogisti ma a giovani con semplice diploma di scuola media (cioè a chiunque, visto che la media è dell'obbligo). Significa anche che coloro che si occupano di sport non devono avere alcun diploma Isef; che gli istruttori di fitness e yoga possono essersi preparati leggendo un manuale; che gli istruttori di tennis possono anche aver imparato all'oratorio; che i bagnini non sono obbligati ad avere l'apposito patentino.

Questo massacro della professione di animatore non è solo un attacco ad una corporazione, una cultura, un'occupazione che potrebbe offrire migliaia di posti di lavoro "seri e continuativi". E' soprattutto un attentato alla qualità ed alla sicurezza dei servizi immateriali offerti ai cittadini.