Strategie e sistemi di comunicazione con l'anziano

Questo spazio, questo anfratto di tempo, si ripropone lo scopo di essere d’aiuto, e soprattutto d’aiuto alla comprensione di cosa significhi vivere accanto ad un anziano che si trova in una dimensione spazio-temporale differente, a noi estranea.

Conoscere attraverso la comunicazione, la messa in comune di esperienze, di vissuti, per giungere a nuove vie fatte di rinnovate possibilità percorribili. Agire il cambiamento offrendo nuove visuali determinate da una parola che in età avanzata acquisisce un senso di pienezza, "Libertà".

Attraverso questo spazio, muovendoci dentro "momenti" nuovi, tentiamo un ulteriore sforzo verso la com-prensione di ciò che invero nessuno di noi è mai stato, ma che è in divenire, l’essere anziani per l’appunto. Anche attraverso quindi, angoli di confronto, offerti nello specifico dai forum di discussioni, dalle e-mail, tenteremo di con-dividere le gioie e le sofferenze di chi, invecchiando, si appresta ad un processo di modifiche in funzione del tempo.

Se nell’essere anziani vediamo immediatamente il decadimento psico-fisico man mano che ci si avvicina alla "quarta età", è pur vero che molti vincoli etico-morali allentano il loro peso sulla coscienza, ed ecco che, parafrasando Schopenhauer, l’anziano gode dell’assoluta libertà di sfogliare a caso le pagine del suo libro. Assieme a loro, nella condivisione quindi di gioie e dolori, tenteremo una lettura della storia della vita dell’uomo attraverso un testo che rivendica il colore della "dignità", la dignità di sentirsi persone.

Le tecniche in oggetto quindi, a cui farò riferimento, rivendicano un soggetto che rispetta gli anziani per quello che sono, che riesce a convalidare i loro sentimenti, e che si ripropone di far in modo che essi raggiungano i loro scopi, non i nostri, attraverso l’empatia, la musica, la fiducia, l’ascolto e la com-prensione.