L’idea di istituire online gruppi di mutuo aiuto, mi è venuta constatando che, sempre più di frequente, persone che si trovano a fronteggiare un disagio sono, dagli odierni sistemi socio-sanitari e politici iperburocraticizzati, lasciate sole a gestire uno stress spesso insopportabile.

I bisogni ad esempio di famigliari che si trovano a dover gestire una situazione di disagio, quali ad esempio possono essere le varie demenze, un congiunto carcerato, un figlio handicappato, un famigliare o un amico alcolizzato, ma anche problemi che possono influire negativamente sull’umore individuale provocando depressione come ad esempio menopausa, pensionamento, un lutto o la nascita di un figlio etc, questi bisogni tendono a non emergere a livello sociale ed hanno a livello politico una considerazione pressoché nulla. Se da un lato infatti si riscontrano pochi interventi a livello politico, va pur detto che vi è una certa reticenza da parte di coloro che vivono il disagio dovuta principalmente alla paura di manifestare apertamente la propria condizione che, in una società adagiata sull’apparenza, potrebbe indurre l’opinione pubblica alla colpevolizzazione, seppur velata di ipocrisie, che si traduce in un sentimento di vergogna e, la vergogna come si sa, tende a celare, stendendo il suo velo purpureo, ciò che si vorrebbe non fosse mai manifesto.

I sistemi di Mutuo Aiuto tentano di trasformare le persone che domandano aiuto in persone in grado di fornirlo, passando esse stesse, dal ruolo di consumatori passivi a quello di attivi protagonisti.

"Sentire" il problema quindi, per poi imparare ad esprimere liberamente i propri sentimenti nella con-divisione, conoscere persone accomunate dalla stessa condizione, ci rende consapevoli che quei sentimenti cattivi o che ci appaiono incomprensibili, sono invece la normale condizione che caratterizza un ambiente di disagio. Ognuno nel gruppo riceve aiuto ma al tempo stesso da aiuto. Si tratta insomma di dare ma anche di darsi e, per far ciò, occorre inserirsi in questa sorta di "gioco" per assicurare ad ogni partecipante un sostegno emotivo. In questa ottica di inter-relazioni chi cerca di modificare una persona, in realtà, modifica se stesso nel rapporto con l’altro.

Il fatto poi di evidenziare la propria condizione ponendo l’accento su un destino crudele ed insostenibile, spinge la persona a ricercare azioni concrete per dar risoluzione a certi problemi. Un gruppo maturo ed autonomo può addirittura arrivare a suggerire vere azioni politiche.

Le Chat-line

Come si sa, le chat-line sono sistemi di comunicazione diretta tra utenti. Sono spazi virtuali chiusi in cui due o più utenti comunicano in maniera simultanea. Si comunica stando comodamente seduti nella propria abitazione o in un altro luogo in cui vi sia un PC ma condividendo lo stesso spazio virtuale. Ora, non è questa la sede per approfondire la differenza tra la valenza comunicativa reale e quella virtuale, posso solo premettere che la mia proposta parte dalla personale convinzione che la valenza semantica è pressoché uguale. Ecco perché ritengo che istituire gruppi di mutuo aiuto online possa avere gli stessi benefici di quelli che si avrebbero se si fosse "in presenza". Una normale diffidenza verso il modo d’impiego di certi mezzi mi pare quantomeno salutare, ma voglio rimarcare avendola di persona esperita, l’efficienza di questi contesti di comunicazione. Mentre risulta immediatamente intuibile la comodità del mezzo.

Sarà allo scopo utilizzabile gratuitamente una chat-line. Chi, quindi, volesse partecipare ad un gruppo di mutuo aiuto può contattarmi all’indirizzo e-mail m.marchet@tiscalinet.it spiegando la fonte del disagio, la motivazione alla partecipazione (se si vuole). Con molta probabilità le chat dei gruppi "MAGO" avranno luogo in orari post-cena, con inizio 20,30-21,00 fino alle 22,30-23,00. I giorni verranno concordati con i vari gruppi.