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Ha fatto tanto bene, nella vita! No, è il male assoluto
di Eva Zenith

Nel dopoguerra, quando qualcuno parlava male del Duce, c'era sempre chi ricordava il bene che aveva fatto prosciugando le paludi pontine e riuscendo a garantire la puntualità dei treni. Sono passati 60 anni è la mentalità comune non è cambiata.

Craxi è stato condannato in vari gradi di giudizio e si è reso latitante, ma non manca chi ne parla come di un grande statista cui è doveroso intestare strade o piazze.

Bertolaso, capo della Protezione civile, viene sospettato di aver favorito affari poco chiari, e i benpensanti ricordano quanto bene a fatto finora nelle emergenze. I camorristi di Napoli vengono arrestati e gli abitanti del quartiere insorgono urlando tutto il bene che hanno fatto ai concittadini ed ai parenti.

La verità è che non esiste chi fa del male in ogni momento della sua vita ed a tutti. Persino Hitler era un "tenero compagno" per la sua donna. Il serial killer era "tanto buono" con la sua mamma. Il peggior mafioso risulta spesso come padre affettuoso. Tutti coloro che sbagliano, tradiscono, delinquono, lo fanno in precisi momenti della vita che sicuramente comprende numerosi aspetti positivi. Questo significa che gli errori, i tradimenti, i crimini devono essere trascurati?

Questa mentalità ovviamente riguarda coloro che apprezzano, ammirano o sono semplicemente beneficiati dal soggetto che sbaglia o delinque. Questa coltre di "buonismo" viene stesa anche sugli eroi del passato. Alessandro Magno, Giulio Cesare, Napoleone, in quanto "padri" dell'Occidente sono santificati in toto e i loro massacri, nonchè i loro errori pubblici e privati, vengono trascurati.

Per i nemici vale la mentalità inversa. Quando uno sbaglia o delinque diventa la personificazione del male e viene additato come il detentore di ogni qualità perversa. Mussolini è stato per decenni il paradigma del male. Hitler, Stalin, F.Franco, Pol Pot, Mao Tse Tung, Fidel Castro, Saddam Hussein, Bin Laden, Mahmud Ahmadinejad, Kim Jong-il, in quanto nemici delle democrazie occidentali, costituiscono il pantheon moderno del Male e nessuno pensa che nella loro vita abbiano anche fatto qualcosa di buono o avuto qualche buona qualità.

Insomma, se sei dei "nostri" sei tutto buono e non puoi avere fatto nè errori nè crimini. Se non sei dei "nostri" sei tutto cattivo e non puoi avere fatto niente di buono in nessun aspetto della vita.


Nessuno risponde mai di niente? (Eva Zenith) stimolo estate2010

La strage di Capaci è del 23 Maggio 1992. La strage di via d'Amelio è del 19 luglio 1992. Si parla di un libretto rosso sparito. Si parla di trattative fra Servizi e mafia. Si parla di complicità dello Stato nelle due stragi.

Dal 12 aprile 1991 al 28 giugno 1992 il governo era guidato da Andreotti, il Ministero degli Interni era del defunto Scotti. Ministro della Giustizia era Martelli. Dal 28 giugno 1992 al 28 aprile 1993 è stato in carica il governo Amato. Il ministro degli interni era Mancino. Alla Giustizia c'è stata una staffetta fra Martelli e Conso.

Un cittadino semplice si chiede come mai questi potenti, alcuni ex ma altri ancora in sella, non vengono torchiati. E ' possibile infatti che 7 baroni in possesso delle massime cariche dello Stato a cavallo delle due stragi non abbiano niente da dire? Vogliono farci credere che non hanno saputo nulla?

Ammettiamo pure che sia vero: non hanno saputo nulla di rilevante. In un paese civile Capi di Governo e Ministri in carica mentre avvengono due stragi di poliziotti e magistrati, in cui è diffuso il sospetto che siano coinvolti pezzi di Stato, e che dicono di non saperne nulla sarebbero mandati nel deserto a meditare e fare penitenza. In Italia no, perchè ci liberiamo di simili cariatidi deve intervenire la morte.

Andreotti, Martelli e Conso sembrano andati in dorata pensione. Giuliano Amato, dopo le tragedie, è stato Presidente del Consiglio dei ministri (2000-2001); Ministro del Tesoro nei governi D'Alema I e II (1999-2000); Ministro per le riforme istituzionali nel Governo D'Alema I (1998-99, prima di tornare al Tesoro); Ministro dell'Interno nel Governo Prodi II (2006-08); Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Autorità "Antitrust") (1994-97); Vicepresidente della Convenzione europea (2001-03); Coordinatore del Comitato d'azione per la democrazia europea, detto «Gruppo Amato» (2006-07).

Nicola Mancino , dopo la vittoria elettorale di Romano Prodi e dell'Ulivo, è stato Presidente del Senato della Repubblica dal 9 maggio 1996 al 29 maggio 2001, durante la XIII Legislatura. È stato rieletto senatore con le elezioni politiche del 2006, sempre per la Margherita. Il 24 luglio 2006 lascia il Senato dopo 30 anni di attività parlamentare perché eletto dal Parlamento in seduta comune come componente del Consiglio Superiore della Magistratura, in seno al quale ricopre l'ufficio di vicepresidente dal 1º agosto 2006.

In Italia nessuno risponde mai di niente. Anzi, avere un alto incarico di responsabilità mentre avvengono stragi, losche trame di Stato, deviazioni dei Servizi, fa fare carriera !

Chi d'altro era sulla breccia nel 1992 senza accorgersi di nulla?

L'attuale Presidente della repubblica, Napolitano, el 1992 viene eletto Presidente della Camera dei Deputati subentrando a Oscar Luigi Scalfaro, eletto Presidente della Repubblica Italiana. Si trattò della “legislatura di Tangentopoli”. Nella gestione del lato politico della vicenda di Tangentopoli - pur avendo pronunciato un deciso intervento in memoria del suicida deputato Moroni - si consumò la sua rottura con Bettino Craxi. Nel processo Cusani, il 17 dicembre 1993, Craxi affermò: "Come credere che il presidente della Camera, onorevole Giorgio Napolitano, che è stato per molti anni ministro degli Esteri del Pci e aveva rapporti con tutta la nomenklatura comunista dell’Est a partire da quella sovietica, non si fosse mai accorto del grande traffico che avveniva sotto di lui, tra i vari rappresentanti e amministratori del Pci e i paesi dell’Est? Non se n’è mai accorto?". Secondo la sentenza sulle tangenti per la metropolitana di Milano Luigi Miyno Carnevale si occupava di ritirare la quota spettante al partito comunista e di girarle, in particolare, alla cosiddetta "corrente migliorista" che "a livello nazionale", "fa capo a Giorgio Napolitano".

Gianfranco Fini cosa stava facendo nel 1992? Il Segretario del Msi, un partito vicinissimo alla Forze armate e ai Servizi. Il Comitato centrale riporta Fini segretario a partire dal luglio del 1991, e là resterà fino allo scioglimento del Msi avvenuto nel gennaio 1995. Sulle stragi del 1992, nessuna informazione.

E D'Alema? Nell'aprile 1992, diventò capogruppo alla Camera del PDS dopo una vita passata nel PCI, il principale partito di opposizione. Anche lui poverino, non ha mai saputo nulla.

(Tutte e informazioni biografiche sono tratte da Wikipedia)

Stimolo primavera-estate 2010

Circo e zoo, animali e bambini (Eva Zenith)

Le polemiche sull'uso degli animali nei circhi e negli zoo sono l'ennesima prova dell'ipocrisia dei nostri tempi. Lo sdegno non è solo per il maltrattamento degli animali, che sarebbe una battaglia giusta e doverosa. L'ira degli animalisti riguarda il fatto stesso di usare gli animali, fuori dal loro contesto "naturale", per la didattica o lo spettacolo.

La prima obiezione a questa campagna di ipocrisia riguarda il concetto di ambiente "naturale" che nessuno ormai sa più come definire, vista la completa e progressiva trasformazione che ogni ambiente terrestre sta subendo.

La seconda obiezione è che da sempre il regno animale è stato asservito a quello umano per l'alimentazione, il lavoro, il divertimento, la compagnia. Gli uomini hanno sempre cacciato e mangiato gli animali (e lo fanno tuttora). Li hanno usati per arare, trasportare carichi, difendere le greggi e gli esseri umani, cavalcare, combattere (e lo fanno anche oggi). Li hanno usati e continuano ad usarli per allietare le feste e arricchire gli spettacoli; li hanno addomesticati per sentire il loro canto, godere dei loro sinuosi movimenti nell'acqua, sentire lo loro fusa, giocare con loro.

Ma la terza obiezione è la più importante. Gli sdegnati oppositori dell'uso degli animali nei circhi e negli zoo non mostrano lo stesso ardore per combattere l'uso dei bambini nei circhi e negli zoo televisivi. Si impietosiscono per l'innaturale condizione degli animali ma non fanno obiezioni all'innaturale condizione di bambini di 5 anni addestrati al contorsionismo o all'equilibrismo, di bambine di 8 anni truccate e vestite come prostitute per partecipare a gare di ballo, di ragazzini di 12 anni spinti a cantare canzoni d'amore per vincere la solita gara televisiva.

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