Svolgere una professione, o gestire un ruolo sociale e immateriale,
è un lavoro. Il concetto di lavoro è associato a quello di fatica, sforzo,
energia che viene spesa e deve essere reintegrata attraverso una qualche
forma di compenso. Ma esso è legato, anche, all'idea di competenza, cioè
di capacità prestazionale finalizzata.
Le scienze umane si sono, da sempre, molto occupate del lavoro materiale
e hanno, invece, investito poco nello studio del lavoro immateriale. Da
una parte, il lavoro immateriale creativo, intellettuale ed espressivo (l'arte
in genere) è sempre stato visto più come hobby, in quanto poco associato
alla fatica fisica, che come lavoro; dall'altra, il lavoro sociale è stato
considerato più una missione che un lavoro, a causa delle basse competenze
a esso associate.
Il Secolo XX è stato il secolo dello sviluppo del lavoro immateriale di
massa. Sono aumentati, in modo progressivo, gli addetti e i fruitori e,
parallelamente, questo lavoro è andato sempre più legandosi al compenso
ed alle competenze. Il Secolo XXI segna il sorpasso del lavoro immateriale
su quello materiale. I lavoratori dell'immateriale prevalgono numericamente.
Il mercato dell'immateriale supera quello dei beni materiali. I compensi
e le competenze legate all'immateriale distaccano di parecchie lunghezze
quelle del settore materiale. Addirittura, in molti casi, la situazione
è rovesciata: il lavoro materiale è diventato per molti un hobby, legato
a livelli modesti di competenza; mentre alcuni ruoli sociali, da sempre
legati alla sfera non lavorativa (pensiamo al genitore, al cittadino, al
volontario ecc.), sono diventati un lavoro caratterizzato da un alto grado
di fatica e dalla necessità di sempre maggiori competenze. Per certi versi
possiamo dire che anche essere consumatore, fruitore, cliente, utente è
diventato un lavoro, che richiede fatica e competenze.
Oggi i lavoratori dell'immateriale si trovano al centro della "rivoluzione
della luce". Siamo in presenza di un'ondata storica che vede il pianeta
centrarsi sulle idee, le immagini, le persone più che sui campi, le miniere,
i pozzi di petrolio: i lavoratori dell'immateriale da sempre privilegiano
quelle su queste e, dunque, si trovano nella condizione di essere l'avanguardia
della trasformazione. Cosa manca per un'assunzione piena di questo ruolo?
Tre cose cui PSICOPOLIS vuole dare un contributo.