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Intervista a Paolo Rusin, coordinatore delle Banche del Tempo di Milano e provincia (articolo tratto da "News per il Volontariato n.4 luglio 2001).

Cos'è una Banca del Tempo, quante ce ne sono a Milano e Provincia e quali sono le attività che svolgono? Lo abbiamo chiesto a Paolo Rusin, coordinatore delle Banche del Tempo di Milano e Provincia.
"La Banca del Tempo è un progetto innovativo - afferma Rusin - che si propone il fine di praticare e promuovere la solidarietà attraverso rapporti di reciprocità, senza distinzione di genere, età e reddito".
Da quanto tempo esistono e quali obiettivi perseguono?
" Le Banche del Tempo sono presenti da alcuni anni in Italia, seguendo l'esperienza di altri Paesi come la Francia, la Germania, l'Inghilterra. Offrono la possibilità di conoscersi e scambiarsi aiuti che riguardano la vita quotidiana. Negli scambi non c'è circolazione di denaro e la contabilità del tempo è registrata attraverso assegni speciali".
Quali sono i servizi più richiesti?
"La gamma dei servizi scambiati può essere ampia e dipende da cosa sono in grado di offrire le singole persone. Tra gli scambi più richiesti: la riparazione di un guasto elettrico, accompagnamento di bambini e anziani, lezioni di informatica, inviti a cena, conversazioni in lingua straniera, cura di animali e piante".
Qual è la filosofia che anima le Banche del Tempo?
"Riproporre in forma moderna i rapporti di buon vicinato che esistevano un tempo nelle case a ringhiera, nelle corti, nei piccoli paesi. La forza delle banche sta nel saper affrontare la solitudine, nel mettere da parte diversità e differenze per ritrovare lo spirito di una comunità solidale e aperta. Le attività si estendono su un arco di interessi e bisogni molto variegati che si ampliano in relazione alle richieste e alle risorse umane che si rendono disponibili. La banca, pertanto, è un luogo creativo. Un laboratorio dove ciascuno, in forma volontaria, può scegliere ciò che lo interessa e fare nuove proposte e iniziative".
A chi si rivolgono e dove sono più radicate?
" Sono un'opportunità interessante per chi abita in città. Le esperienze in corso dimostrano che hanno buone possibilità di inserirsi anche nei quartieri urbani dove contribuiscono a ricostruire le relazioni interpersonali. I dati a nostra disposizione dimostrano che 15 delle 47 banche milanesi stanno in città, mentre le restanti 32 sono nei comuni medio piccoli".
Quante sono le persone coinvolte e che età hanno?
"Dagli ultimi dati tra Milano e provincia sono 2 mila i soci iscritti per un totale di 50 mila ore scambiate. Un dato in difetto per la difficoltà di contabilizzare con precisione il tempo scambiato. La maggioranza degli iscritti sono donne, di un'età compresa tra i trenta e i cinquant'anni. Anche se partiamo dai ventenni per arrivare fino ai sessantenni".
Avete rapporti con le istituzioni locali?
" Per poter regolare i rapporti con gli enti pubblici, in particolare con la provincia di Milano, è stato formato un Coordinamento delle Banche del Tempo di Milano e provincia. Il suo scopo è di mantenere rapporti con le istituzioni pubbliche per progetti di formazione e informazione, promuovere iniziative di socializzazione, seminari e convegni, scambi fra banche del tempo e un servizio di consulenza e assistenza".