La sessuofobia di puritani, vetero-cattolici e neo-vittoriani 1
di Vanessa Gucci (V. anche 2 e 3 )
Il puritanesimo è un movimento sorto nell'ambito del protestantesimo calvinista inglese durante il XVI secolo. La spiritualità dei puritani era basata sulla valorizzazione dell'interiorità e della morale; essi si opponevano alle feste e alle rappresentazioni teatrali che avevano caratterizzato l'epoca elisabettiana (sotto il protettorato di Oliver Cromwell in Inghilterra vennero chiusi tutti i teatri e i luoghi di divertimento).
Il vetero-cattolicesimo è quello uscito dal Concilio di Trento (1545-1563) e durato fino agli anni Sessanta.
L'era vittoriana coincide col regno della regina Vittoria: dal 1837 al 1901.

Ciò che accomuna queste tre grandi correnti religiose e di pensiero è la sessuofobia, cioè la paura e il disgusto pubblici (nel privato le cose erano diverse) per ogni aspetto sessuale.
Mostrare i piedi, i polpacci, il collo era una provocazione. Imbarazzanti le cosce di pollo nel piatto, uno scandalo se la tovaglia non copriva le gambe del tavolo.
Nell'epoca vittoriana era considerato peccaminoso persino provare piacere durante l'atto sessuale. Risultato? La prostituzione era diffusissima. Durante l'epoca vittoriana le ragazze avevano atteggiamenti di modestia esasperati: ballare quattro volte con un giovanotto dava adito a chiacchiere, rimanere sola con lui in una stanza era uno scandalo. L'unica deroga era quando il gentiluomo doveva chiederla in sposa, ma anche questo spesso era fatto di fronte a un pubblico che doveva attestare che non le fosse saltato addosso durante la dichiarazione.

Se una poveretta veniva violentata era costretta a sposarsi su due piedi, perchè ormai compromessa. Quando andava bene le appioppavano un partito mediocre disposto a passare oltre il "peccatuccio" per soldi, quando andava male le toccava sposare l'uomo che l'aveva stuprata. Nel caso il futuro sposo avesse avuto dubbi circa la castità della sposa, poteva richiedere un "esame dell'imene". La ragazza era visitata da alcuni medici che ne controllavano l'integrità. Sottoporsi a questo esame era estremamente umiliante perchè si presumeva colpevolezza e in ogni caso, la donna era tacciata di comportamenti lascivi solo per il fatto che altri uomini, oltre al futuro marito, ne avessero esaminato o visto i genitali.

Risale a quel periodo la dicitura ancora oggi invoga di carne bianca, per indicare la carne proveniente da pollame e pesce. In origine questa descrizione era però riservata solo al lascivo petto di pollo, per sostituire la parola "petto" che era troppo osè per i canoni del tempo.

La gamba di un tavolo scoperta era un sacrilegio. Coprire, coprire tutto: zampe di leone dei mobili, i pomoli e gli appoggi di poltrone, tavolini, supporti eangoliere tutto camuffato affinchè le menti degli ospiti non indugiassero in pensieri sconci.

Ma erano tempo di grandi cambiamenti sociali. Le donne inneggiavano all'uguaglianza dei sessi, spuntarono lesuffragette e si parlò per la prima volta di femminismo.Non solo: i moti per le costituzioni in tutta l'Europa, l'abolizione della schiavitù, il diritto di voto, sono solo alcune delle battaglie che si combatterono in quel secolo, affinchè i diritti nonrimanessero solo sulla carta. Anche l'allargamento degli orizzonti (la stampa, il telefono, la radio) sono una conquista di quei tempi, così come quella del cielo e del mare.

Un orizzonte così vasto può essere una mèta ambita ma può anche far paura. I vittoriani, messi di fronte a simili cambiamentisi trovarono spiazzati, spaventati, tentarono di rimanere aggrappati a valori e comportamenti obsoleti per quei tempi. Si opposero perchè spaventati a morte specialmente i più conservatori (e all'epoca essere progressisti non era di moda). Per questo motivo molti comportamenti vennero estremizzati nella speranza che, codificando gli aspetti dell'esistenza, questa rimanesse immutata.

Quanti di questi comportamenti sono ancora in voga oggi, nell'Occidente post-moderno ossessionato dal "politicamete corretto"?