Prove
tecniche di totalitarismo di Mircea Meti
Da quasi mezzo secolo è in corso una mutazione dell'Occidente,
che sta gradualmente mettendo in soffitta i valori che l'hanno costituito.
La storia di una marcia durata secoli verso l'umanesimo, l'uguaglianza
e la libertà, iniziata ad Atene nel 5 secolo a.C e culminata
a Parigi alla fine del Settecento, ha vissuto nella sua pienezza
solo dopo due guerre mondiali e per solo mezzo secolo. Poi è
cominciato l'esodo che sta proseguendo di gran carriera nel XXI
secolo: dalla luce di Atene e Parigi alle tenebre del totalitarismo
di Washington e Berlino.
Il codice penale fascista "Rocco" è ancora
in vigore
Art. 278 Codice Penale. Offese all'onore o al prestigio del Presidente
della Repubblica. "Chiunque offende l'onore o il prestigio
del Presidente della Repubblica, è punito con la reclusione
da uno a cinque anni [c.p. 7, n. 1, 29, 32, 360; c.p.m.p. 8, 79]
(1).
(1) Articolo così sostituito dall'art. 2, L. 11 novembre
1947, n. 1317, di modifica al codice penale per la parte riguardante
i delitti contro le istituzioni costituzionali dello Stato. L'art.
4 di detta legge stabilisce che ai fini dell'applicazione di questo
articolo, alla carica di Presidente della Repubblica è equiparata
quella di Capo provvisorio dello Stato. Sulla tutela penale della
persona del Sommo Pontefice vedi l'art. 8 del Trattato reso
esecutivo con L. 27 maggio 1929, n. 810."
L'indebolimento delle aggregazioni intermedie
La mutazione è partita dalle aggregazioni intermedie, che
facevano da cuscinetto fra individuo e Stato. La famiglia, le associazioni
giovanili, i sindacati e i partiti, le parrocchie, le scuole e le
università hanno custodito per decenni l'educazione e la
socializzazione, l'acculturazione e l'integrazione sociale. Oggi,
dopo quasi mezzo secolo di pugni sotto la cintura, le aggregazioni
storiche hanno quasi azzerato l'autonomia, hano dovuto ridurre il
loro ruolo a figure retoriche e sono state sotituite in larga misura
dal Grande Fratello televisivo. Le frasi come "l'ha detto mio
padre...il parroco...il professore....il delegato sindacale"
sono state sostituite da "l'hanno detto in tv".
La sovranità regalata in sordina
Abbiamo dedicato l'intero Ottocento a conquistare una pur debole
sovranità nazionale, poi metà del Novecento per difenderla
dagli austriaci e dai tedeschi, e un'altra metà per difenderla
dall'invadenza americana (da ricordare il colloquio Moro-Kissinger
e poi Sigonella). Due secoli di tragedie, disastri e morti. All'alba
del XXI secolo, senza un referendum, abbiamo regalato la già
fragile sovranità politica ed economica alla moneta europea.
O meglio, a coloro che dominano in Europa e che per secoli ci hanno
occupato e derubato: Germania e Francia. Una Unione Europea che
è riuscita nell'impresa di unire due antagonisti storici:
il dio Denaro e il Dio Stato. Capitalismo e Statalismo hanno trovato
la loro unione solo in Europa e in Cina.
La neo-lingua che intrappola il pensiero
La neo-lingua che sostiene il totalitarismo prossimo venturo
assomiglia a quella orwelliana ma ha un diverso decalogo.
- Per fare in modo che solo l'elite degli illuminati possa capire:
- sostituire tutte le parole con sigle, abbreviazioni, acrostici
- sostituire l'italiano con il tecn-inglese
- fare largo uso del burocratese
- Riempire i media con informazioni incomplete, non verificate,
confuse e contraddittorie affinchè l'ipertrofìa
incontrollata azzeri la conoscenza
- Sostituire i fatti con le dichiarazioni (non conta fare qualcosa,
l'importante è dichiarare di farlo)
- Ogni affermazione può essere contraddetta da una dichiarazione
del giorno seguente, o dal comportamento (la coerenza non è
più una virtù)
- E' possibile mostrare e parlare di omicidi, squartamenti, violenze
e latrocinii....ma non di sesso
- Si possono criticare le persone, ma non le istituzioni
- Si possono criticare gli uomini, ma non le donne
- in tv, gli unici a poter parlare più di un minuto di
seguito sono: il Papa, Il Presidente della Repubblica e del Consiglio
- mantenere le promesse pubbliche è opzionale
- dire falsità in pubblico è una regola
I mass media: operatori carcerari.
Da Orwell: "Il teleschermo è un dispositivo tecnologico
presente nelle case di tutti i membri del Partito, così come
nei luoghi pubblici, nelle piazze e così via. Le sue funzioni
principali sono due:
- diffonde immagini e audio di propaganda: notiziari del Partito,
discorsi del Grande Fratello e così via. Viene descritto
come una "placca di metallo oblunga, simile a uno specchio
oscurato", e non ne viene specificato il funzionamento, quindi
non è chiaro se si tratti effettivamente di un televisore
a schermo piatto, o se l'immagine venga prodotta da un proiettore.
Solo i membri del Partito Interno possono spegnerlo, ma per poco
tempo, mentre quelli del Partito Esterno possono solo abbassarne
il volume, ma non del tutto.
- è in grado anche di funzionare all'inverso: contiene
un apparato di rilevazione in grado di trasmettere audio e video
dell'ambiente in cui è posto, come fosse una telecamera.
In questo modo, 24 ore su 24, il Partito può controllare
da vicino ogni suo membro, in modo da rilevarne ogni possibile
comportamento non ortodosso."
Queste regole sono applicabili a tutti gli schermi: della tv. del
pc e del cinema, che sono il braccio disarmato del totalitarismo.
L'asfissia di cultura, formazione e scuola
Nel 2011 (governo Berlusconi IV, ministro Istruzione Gelmini e ministro
Cultura Bondi), l'Italia era ultima in Europa per la spesa nella
cultura in percentuale della spesa pubblica (Islanda 7.4% - Italia
1,1%), ed era penultima per la spesa per l'istruzione (Svizzera
17,9% - Italia 8,5%): peggio di noi solo la Grecia col 7,9%.
E' plausibile che i Governi precedenti abbiano contribuito a questo
sfacelo, come è certo che i 7 ministri venuti dopo hanno
fatto anche peggio.
La UE non è ancora riuscita a mettere la mani sull'istruzione
primaria e secondaria, ma ci arriverà presto. Come prima
cosa, nei primi anni duemila, ha smantellato l'intero comparto della
formazione per gli adulti e il lavoro, trasformando una pratica
di crescita in una crescita di pratiche amministrative, burocratiche
e clientelari.
La pandemìa ha palesato il valore che la nuova cultura totalitaria
assegna a cultura, formazione e scuola: teatri, cinema e musei chiusi;
scuola aperte a singhiozzo.
I rituali democratici appannati
I Parlamenti e i Governi nazionali sono spinti ad una graduale irrilevanza:
sottomessi all'impero statunitense, al dominio europeo o alle scorrerie
dei mercati. I dibattiti parlamentari sono sostituiti da quelli
televisivi. I referendum sono resi invalidi da leggi successive.
Il Presidente della Repubblica, non è più super partes,
ma interviene pesantemente nella vita politica. Le leggi provengono
quasi soltanto dai Governi, e sono rese inapplicabili dall'assenza
dei Decreti attuativi. L'astensionismo progressivo condanna a perpetui
governi di minoranza. Le elezioni non sono più il "momento
sacro" della democrazia, ma fastidiosi adempimenti da rimandare
il più pssibile.
La legge è per i cittadini, per la casta vale l'arbitrio
Le leggi sulla sicurezza valgono per le imprese private, non per
la scuole e gli ospedali. L'obbligatorietà dell'azione penale
è a discrezione. I ricchi e potenti contano sulla prescrizione,
i poveri vanno in galera subito. Il precariato è combattuto
dalle leggi nel privato, ma è la regola nel settore pubblico.
Se non paghi il dovuto allo Stato vieni sepolto da interessi, more,
penali; se lo Stato non ti paga il dovuto ...pazienza! Se sei un
ingegnere, un medico o un imprenditore paghi per gli errori che
fai; sei sei un magistrato fai carriera.
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