CONVEGNO INTERNAZIONALE
"Servizio Psichiatrico pubblico e famiglie"
Cernusco sul Naviglio, 11/11/89
Al convegno hanno partecipato studiosi europei
e statunitensi che si sono interrogati in particolare sull'efficacia degli
interventi terapeutici rivolti alle famiglie in cui esiste una persona affetta
da malattia mentale. Goldstein dell'Università di Los Angeles ha
esposto alcune considerazioni sulle caratteristiche dei programmi psicoeducativi
che vengono offerti negli Stati Uniti ai familiari di malati di mente. I
suoi studi sono rivolti a indagare l'influenza che alcune variabili familiari
(Expressed Emotion, Affective Style) assumono sull'andamento clinico di
soggetti schizofrenici o affetti da disturbi dell'umore. Leff del Friern
Hospital di Londra ha parlato sul tema "approccio psicosociale ai pazienti
schizofrenici, a chi giova e per quanto tempo". L'autore propone un modello
psicosociale rivolto alle famiglie di pazienti schizofrenici: secondo i
suoi studi il lavoro terapeutico con le famiglie riduce significativamente
il numero di ricadute durante il periodo successivo alla dimissione dal
ricovero. I dati riferiti sono stati confermati da studi condotti nei paesi
occidentali, mentre sono apparsi meno significativi nei contesti caratteristici
dei paesi del terzo mondo. L'intervento di Leff ha precisato inoltre quali
sono le modalità più adeguate per coinvolgere le famiglie
nei programmi di trattamento. Hahlweg dell'Università di Braunschweig
ha compiuto una ampia revisione dei propri studi, dimostrando come il trattamento
combinato e parallelo dei pazienti schizofrenici con neurolettici e dei
loro familiari con tecniche psicoeducative abbia significativamente ridotto
la percentuale di ricadute, rispetto a gruppi di pazienti trattati con farmaci
neurolettici senza intervento dei familiari conviventi. Ciavaldini infine
(Grenoble) ha introdotto il tema da lui sviluppato in questo anni del "primo
colloquio e delle indicazioni alla terapia familiare analitica". L'autore
ha messo in luce gli "indicatori", evidenti sin dal primo colloquio, che
consentono di costruire la qualità e gli schemi di interazione familiare,
fino alla formulazione di una "diagnosi" sulla situazione della famiglia
allo scopo di avviarla ad un programma di trattamento sulla terapia familiare
analitica. Nel pomeriggio i numerosi relatori italiani che sono intervenuti
nell'ambito di due tavole rotonde sugli approcci "psicosociale e educativo"
o "psicoanalitico e sistemico", nonché di una sessione poster aperta
ai contributi esperienziali dei servizi attivati in Lombardia e sulle ricerche
in corso. Gli Atti saranno pubblicati entro l'anno sulla Rivista "Schizofrenia"
e si possono prenotare presso l'Associazione Ricerche sulla Schizofrenia
via Uberti 41, 20129 Milano (tel. 02/2282214 - 29402922).
Dr. Massimo Clerici