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ASSOCIAZIONI
& ISTITUTI
ASSOCIAZIONE PSICOLOGI BRESCIANI
Quando,
nel 1986, da un piccolo gruppo di noi nacque lidea di dar vita ad
un coordinamento provinciale degli psicologi, culminata poi nella istituzione
ufficiale dellAssociazione provinciali degli psicologi bresciani nel
novembre 1987, ci proponevamo tre obiettivi:
-
costituire un punti di riferimento organizzativo integrato ed unitario
per tutti gli psicologi residenti ed operanti nella nostra provincia. Nello
stesso tempo si trattava però di partecipazione nelle altre organizzazioni
professionali (SIPS) e sindacali (AUPI e Confederali), al fine di smuoverle
da una posizione di stallo ormai decennale e di scarsa aggregazione;
-
tutelare e valorizzare la professione dello psicologo
sia pubblico che privato, minacciata su più fronti e resa sempre più vulnerabile
a causa della mancanza di una sua regolamentazione giuridico-legislativa;
-
presenziare e contribuire ai vari livelli alla crescita
culturale della nostra provincia, sia promuovendo iniziative in tal senso,
che partecipando al dibattito culturale da quale in questi anni siamo stati
assenti.
A
tre anni di distanza tali obiettivi continuano ad essere attuali e per ognuno
di essi oggi possiamo registrare un diverso grado di realizzazione.
IL FRONTE ORGANIZZATIVO
Certamente
possiamo affermare che con la costituzione dellAssociazione, a cui
hanno aderito fino ad oggi più di 180 colleghi, è stato fatto un passo importante
e forse definitivo per rompere limmobilismo che caratterizzava la
realtà degli psicologi bresciani.
Anche la
SIPS e lAUPI hanno beneficiato di questo, registrando un largo aumento
di adesioni e dando segno di nuova vitalità.
A
conferma delle nostre aspettative, con lAssociazione si è realizzato
quel riferimento-coordinamento organizzativo unitario ed integrato per tutti
gli psicologi, sia pubblici, dipendenti che liberi professionisti, sia diversamente
occupati che in attesa di occupazione.
In
una vecchia cascina ristrutturata nel rione varesino di Bobbiate è nato
questo Centro che affronta i temi della non violenza, dellambiente
e dellemarginazione sociale. È stato realizzato dal Movimento Nonviolento
e dal Movimento di riconciliazione internazionale che, insieme ad altre
associazioni impegnate nel campo sociale (un centro diurno per giovani con
problemi) hanno dato vita al PROGETTO ARCOBALENO.
Il Centro
di documentazione nasce dallesigenza di qualificare limpegno
sui temi della pace, della non violenza, dellambiente, del volontariato
e di essere al servizio di coloro che intendono offrire delle opportunità
a chi è in situazione di disagio.
La dotazione
del Centro è costituita da pubblicazioni e riviste sui temi dellemarginazione
(handicap, anziani, tossicodipendenti, senza fissa dimora, carcerati) della
pace, della non violenza, dellecologia, dellambiente e della
religione.
Il Centro si
sostiene quasi esclusivamente con lautofinanziamento dei soci. Dallinizio
del 90 è in grado di garantire lapertura al pubblico due volte
alla settimana (il martedì dalle 17,30 all 19 e i giovedì dalle 15,30 alle
18,30.
Per informazioni Centro Documentazione don Milani, v. Macchi 12, Varese tel 313188.
Per
esercitare la professione di psicologo, ai sensi della Legge, sarà necessario
fare il tirocinio, il superamento dellesame di Stato e la conseguente
iscrizione allAlbo (come da art. 2 Legge 56/89).
Allesame di Stato sono ammessi tutti i laureati in psicologia
che siano in possesso di adeguata documentazione attestante leffettuazione
di un tirocinio pratico secondo modalità stabilite con decreto del Ministero
della P.I. (che dovrà essere emanato entro un anno dallentrata in
vigore della Legge 56).
In altri termini:
-
il tirocinio va effettuato dopo la laurea per un periodo
che dovrà essere definito dal decreto;
-
lesame di Stato verrà attivato ad espletamento
degli artt. 32 e 33 della stessa Legge e prevederà molto
probabilmente un accertamento dei concetti comuni di base della psicologia;
-
liscrizione allAlbo infine
abiliterà il professionista ad esercitare la professione di psicologo di
BASE, il quale deve poter operare in ogni settore ove sia prevista la figura
dello psicologo, in analogia a quanto avviene per i medici generici.
Allinterno
delle attività e degli impegni dellAUPI relativamente allapplicazione
della Legge 56/89, unattenzione particolare è stata rivolta allapplicazione
dellart. 35 sulla psicoterapia. Si è così ottenuta una Circola re
degli Assessori di buona parte delle Regioni, con le quali, oltre a disciplinare
tale attività si richiede alle USSL di rilasciare formali atti deliberativi
per il riconoscimento delle funzioni ed il proseguimento dellattività
terapeutica da parte degli psicologi interessati e direttamente coinvolti.
Ciononostante
pare che molti USSL non abbiano ancora rilasciato tali atti dovuti sotto
forma di deliberazioni.
Un ulteriore
interessamento dellAUPI nei confronti del Ministero della Sanità a
questo proposito ha ottenuto assicurazione di ulteriori e più precisi interventi
in merito per risolvere il problema.
Per informazioni: AUPI, c/o CIM via Montezovetto 13 Cuneo; sede centrale: v. Arenula 16 Roma, tel. 6870557.