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E CI PROVIAMO ANCORA .
Due
doverose parole ai Soci che non hanno ancora ricevuto l'ultimo numero del
'91: non siamo spariti! Abbiamo avuto qualche difficoltà più del solito
a far uscire il numero e quindi ci siamo trovati costretti a rimandare.
Non è un fatto straordinario per riviste come la nostra! Nell'area della
psicologia sono infatti molte le testate che non riescono a "tenere
i tempi". A noi è successo solo un paio di volte in 10 anni! Sì, con
questo numero del '92 si avvia l'undicesimo anno di pubblicazione del nostro
periodico e questo è motivo di orgoglio e insieme di preoccupazione. Orgoglio
perché, grazie anche alla collaborazione dei Soci più volenterosi, siamo
riusciti a far uscire questa rivista con notizie sempre più varie e, almeno
in termini di informazione, sempre più rispecchianti la situazione italiana,
dando spazio soprattutto, per quanto ci è possibile, alle esperienze e ai
problemi più significativi del panorama nazionale. Ma anche di preoccupazione
per il futuro perché sempre di più una rivista come la nostra ha bisogno
della collaborazione dei suoi Soci per essere interessante e ricca di proposte.
È certo un successo che siano riusciti, attraverso il giornale, a "mettere
insieme" professionisti provenienti da "aree teoriche" differenti:
tutti sappiamo come la psicologia, scienza ancora giovane, soffra dei problemi
del "campanilismo" che tendono a mettere i professionisti del
settore fra loro in competizione anziché in rapporto costruttivo. Non abbiamo
mai pensato che il confronto ed il dibattito siano elementi patologici portatori
di divisioni, riteniamo anzi che attraverso essi lo stesso conflitto che
potrebbe scatenarsi fra parti diverse, si possa vivacizzare e stimolare
l'evoluzione della psicologia stessa. Oggi in Italia esistono numerose "scuole"
di psicologia che fanno riferimento a teorie diverse e sono nate, in conseguenza
a ciò anche numerose Associazioni che ne raggruppano gli aderenti. Il nostro
interesse è di altro genere. Pur non volendo sostituire o entrare in competizione
con le Associazioni del settore che potremmo definire "di categoria",
come la SIPS, la FIP,o con associazioni sindacali, come l'AUPI, noi vorremmo
contribuire allo sviluppo della Psicologia Italiana in tutte le sue diverse
forme ed espressioni. Solo più avanti, crediamo, dopo una ricerca approfondita,
ed un confronto largo si potrà arrivare a delle conclusioni che consentano
di considerare la validità e l'utilità di certe impostazioni. Vorremmo quindi
che il giornale fosse utilizzato da tutti i Soci sia in modo passivo che
attivo. Passivo come lettori del nostro (di tutti noi Soci) giornale; attivo
come redattori dello stesso. Perché tutti noi possiamo offrire la nostra
esperienza e le nostre riflessioni ad altri, perché se ne servano come semplice
stimolo alla riflessione o anche perché le possano utilizzare concretamente
nella loro realtà operativa.
La Direzione della Redazione
di Noi Psicologia ritiene che questo undicesimo anno sia decisivo per il
futuro della rivista: è quindi essenziale la collaborazione di Voi tutti,
sia come Soci-abbonati, sia come co-redattori. Non si tratta
soltanto per noi di far meno fatica a comporre il giornale, ma si vuole
farlo diventare più attuale ed interessante per tutti.
Contiamo dunque sul vostro aiuto.
Margherita Sberna