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LA SIPS AD UNA SVOLTA

Con tutti i suoi limiti, il XXI Congresso della SIPS, tenuto a  Venezia, sembra aver segnato un punto di svolta. Anzitutto si tratta del primo Congresso della storia della SIPS, ordinato da un Comitato composto alla pari da accademici e professionali. In tal caso esso segna la fine di una storica discriminazione verso i professionali.
Poi si è trattato del primo Congresso della storia, nel quale i membri del CD hanno deciso di non occupare tutte le sedie di chiarman: una novità di stile che forse apre un’epoca in cui il distacco fa premio sulla voracità.
A Venezia è stato poi celebrato il definitivo riequilibrio fra la “psicologia dell’agio” e la “psicologia del disagio”. La psicologia clinica ha occupato uno spazio importante (il che è giusto) ma non tutto lo spazio. È apparsa con forza una diffusa “psicologia del benessere” (prevenzione, salute, sport, orientamento, creatività, formazione, religione, ecc.) che ha evidenziato tutta la sua importanza in ordine al “benessere della psicologia”.
Un altro segno di svolta storica è stata la approvazione di ben 4 nuove Divisioni Scientifico-Professionali: Religione, Sport, Orientamento, Psicodiagnosi e psicoterapia dell’età evolutiva. Le ultime Divisioni erano state varate nel lontano 1979 e tutti i CD di questi anni hanno svolto un ruolo di conservazione dell’esistente. Con queste 4 nuove Divisioni la SIPS e la psicologia italiana cambieranno.
Ora tutta l’attenzione è centrata sulle prossime elezioni del CD nazionale.
Non essendo passata la riforma statutaria, si tratterà di un CD interlocutorio, quasi “balneare”, chiamato a gestire una fase di transizione dal vecchio al nuovo. Tutti i giochi si puntano sul futuro Presidente. NOI PSICOLOGIA auspica tre cose, circa il futuro Presidente:
a – che non sia un medico (o almeno non sia iscritto all’Ordine dei Medici)
b – che non sia un Barone (o almeno sia un accademico-professionista)
c – che non sia un debole simulacro in balìa della Nomenklatura.