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EUREKA!

Le iniziative relative alla creatività rivolte alle aziende si vanno moltiplicando ed evidenziando l’interesse per questa capacità che si ritiene sempre più significativa per il nostro futuro lavorativo.
Lo scorso 29 giugno EUREKA, consociata dell’Istituto CIRM – che si occupa di ricerche di mercato, ha realizzato un Seminario avanzato di tecniche creative applicate all’azienda.
Se in effetti il tempo può parere poco va però sottolineato che l’impostazione del Seminario escludeva la partecipazione di neofiti, proprio allo scopo di ottimizzare i risultati.
La giornata prevedeva una breve introduzione teorica cui seguiva un intenso ed incalzante lavoro di gruppo (c’erano 7 diverse possibilità di aggregazione) dove i partecipanti potevano sperimentare nuove tecniche di creatività applicandole alla ricerca di soluzioni di alcuni loro  problemi.
Circa 80 i partecipanti provenienti sia dal mondo aziendale, sia da quelli del marketing e della formazione.
Nomi illustri anche, sia fra i relatori sia fra i conduttori. Fra essi va segnalato il “gruppo francese”, capeggiato da H. Jaoui che ha accumulato ormai un’esperienza piuttosto consistente nel settore aziendale.
Da segnalare anche il ricco materiale fornito ai presenti che, a parte il “da leggere” comprendeva un “set” di carte simboliche, ideate e realizzate da Nicola Piepoli, fondatore di Eureka. Queste carte, di cui è stato spiegato l’uso ai partecipanti, hanno lo scopo principale di stimolare la mente e di aiutarla a muoversi in  modo creativo, e ad elaborare idee sempre nuove ed alternative.
L’unico problema di occasioni come questa credo derivi dal rimpianto di non poter partecipare a tutti i lavori di gruppi, non tanto per risolvere più problemi, quanto per poter riavvicinare differenti ti pi di approccio ai problemi che certo dipendono dalle tecniche utilizzate, ma anche dalla sintesi “personale” che ciascuno ne trae.
Occasione di dibattito e di confronto da un lato, ma innegabilmente stimolo ad usare sempre di più meglio e più ampiamente il proprio cervello.

Margherita Sberna