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SOCIETA ITALIANA DI PSICOLOGIA
Tempo di elezioni, alla SIPS. Ovviamente
col solito ritardo e con le solite irregolarità. Parlo delle elezioni del
Direttivo Nazionale.
Le considerazioni da fare sarebbero numerose: segnaliamo quelle che ci paiono
più significative, tenendo presente che dal Congresso di Venezia non si
sono avute notizie ufficiali dalla Società a esclusione del materiale per
le votazioni, che pare è arrivato solo ad una parte ristretta
degli aventi diritto. Ci sono dunque una serie di problemi organizzativi
che pare siano impossibili da superare: posta che non arriva, elenchi dei
soci non aggiornati, soci morosi nono sollecitati adeguatamente o mantenuti
sine die fra i membri effettivi, sede inesistente sia per la
Società che per le sue differenti emanazione
e si potrebbe continuare.
Pare quasi che una volta assunta una carica nella SIPS il socio perda tutti
i contatti con la realtà e dimentichi che le poste italiane funzionano male,
che cè una differenza fra soci che versano la quota associativa e
gli altri, che lefficienza è un buon modo per invogliare i soci a
rimanere tali, e così via. Il risultato di tutto questo è subito evidente:
in Italia gli psicologi laureati sono ormai più di 20.000; di essi sono
presunti soci SIPS non più di 5.000; ma di questi ultimi, quanti versano
regolarmente la quota associativa? Pare un mistero.
Cè poi un secondo aspetto, certo connesso col primo, ma in qualche
misura più preoccupante: potremmo indicarlo come la legalità.
La Commissione Elettorale per lelezione di questo CD ha subito una
serie di traversie ai più per la verità ignote che lhanno
messa in condizione di agire ai margini della norma. Qualche esempio: a
campagne elettorali avviate, un gruppo di soci ha richiesto modificazioni
procedurali discutibili in tale fase di attività. Ciò nonostante la Commissione
le ha prese in esame ed una serie di discussioni conseguenti a questa situazione,
ha provocato le dimissioni di un membro. Ancora, la stessa Commissione aveva
fissato in termini perentori la data di arrivo dei voti perché fossero
considerati: ciò non ha impedito che la stessa, col senno di poi
proponesse al momento dello scrutinio di accettare come validi
tutti i voti inviati entro la scadenza indicata. In più, la Commissione
non ha richiesto ai candidati di indicare se si presentavano come accademici
o come professionisti e questo darà inizio a diatribe e discussioni in qualche
caso. Cè poi, ed è certo il più importante, un aspetto politico che
è particolarmente significativo e che pare non interessare nessuno. Dei
presunti 5.000 soci hanno votato solo 1.200 persone e i voti validi sono
stati 1.030. Lattuale Direttivo ha totalizzato il minor numero di
voti della storia della SIPS: Calvi 421; Spaltro 382; Lombardo 275; Tozzi
192; Sangiorgi 185; Mastrangelo 164. Per citare solo coloro che dovrebbero
governare la Società per i prossimi tre anni.
Va sottolineato che il nuovo Presidente è avvocato (o, se si preferisce,
psicologo) part-time e questo certamente rappresenterà un ulteriore handicap
sia per limmagine della Società, sia per la credibilità delle future
campagne a favore dello psicologo come professionista autonomo
ed indipendente.
È pur vero il famoso detto che i cittadini hanno i governati
che si meritano
..