In Italia si è recentemente acceso il dibattito sulla
Privacy, nel corso del quale molti esponenti politici ci danno
praticamente per "sorvegliati". Il Garante della Privacy,
Stefano Rodotà, ha in particolare lanciato l'allarme per
il diffondersi dei microchip, che ha definito veri e propri "guinzagli
elettronici".
Su questo tema il "New York Times" ha recentemente pubblicato
l'articolo di James Bamford "Big Brother is tracking you.
Without a warrant" in cui l'esperto in materia inizia dal
passato per mostrare un presente ormai tinto di fantascienza...
"Il cielo era quasin sgombro di nuvole il 19 Agosto 1960,
quando il Capitano Harold E. Mitchell partì dalle Hawaii
dentro al suo tozzo trabiccolo volante C-119. Intanto, nell'oscurità
dello spazio un satellite in orbita espulse una piccola pellicola
incapsulata che si indirizzò
verso la Terra. Quando raggiunse l'atmosfera più bassa
si aprì un paracadute e "l'oggetto" cominciò
una lenta discesa sopra l'Oceano Pacifico del Sud. Successe allora
che il Capitano Mitchell, come il principiante che acchiappa la
mosca con una sola mossa, urtò col suo veivolo l'oggetto
in caduta che finì
incastrato sul muso dell'aereo. Ebbene, proprio in quel buffo
istante nacque lo spionaggio satellitare, perché si scoprì
poi che la pellicola conteneva migliaia di foto del territorio
sovietico che l'Intelligence americana non aveva mai visto prima".
Quarantatre anni dopo immagini satellitari simili a quelle nraccolte
dalla "Central Intelligence Agency" americana sono disponibili
a chiunque abbia una carta di credito e mostrano un po' di tutto,
dalle riprese dettagliate dei siti nucleari in India alle foto
ad alta risoluzione della casa di una persona in una qualsiasi
parte del mondo. Avere in mano le riprese satellitari è
diventato facile come acquistare un romanzo da Amazon.com. Molte
di esse sono distribuite su Internet persino gratuitamente. Inoltre
la qualità della ricca iconografia in commercio è
ormai comparabile a quella ottenuta dal mondo dello spionaggio:
la scorsa settimana il Presidente Bush ha ordinato alle agenzie
governative di comprare quante più immagini possibili dalle
compagnie private, allo scopo di allargare la copertura su obiettivi
ad alta priorità. Per più di quarant'anni l'Intelligence
americana ha puntato i suoi satelliti quasi esclusivamente su
obiettivi stranieri, ma ora sta cominciando a controllare anche
i propri cittadini.
Per fare un esempio, lo scorso 4 Luglio un uomo aprì il
fuoco al check-in dell'Aeroporto Internazionale di Los Angeles,
uccidendo due passeggeri; la Federal National Imagery and Mapping
Agency, responsabile dell'analisi delle immagini spionistiche
satellitari, ricevette in tempo reale le inquadrature dall'interno
dell'aeroporto e tale supporto aiutò le forze di sicurezza
a fermare l'uomo, che fu ucciso durante gli scontri.
La tecnologia satellitare continua ad evolversi. Seguendo il piano
chiamato "Future Imagery Architecture", le agenzie dell'Intelligence
programmano di diminuire le dimensioni dei satelliti e aumentarne
il numero, oltre a fornire un supporto aereo e un sistema di coordinamento
da terra. Il livello tecnologico che si vuole raggiungere mira,
almeno potenzialmente, ad avere la totale e costante
sorveglianza dell'intero pianeta.
In realtà, la tecnologia satellitare è già
da tempo nelle nostre mani; basti pensare al navigatore per auto
o agli utilizzi che ne fanno le forze dell'ordine. Due casi singolari
sono quelli del presidente della Colombia, Alvaro Uribe, che tiene
un navigatore su se stesso per tutelarsi da rapine a attentati,
e l'intuizione dello
sceriffo di Spoken County (Washington) che, come in un film, durante
un caso di omicidio, ha fatto impiantare un piccolo dispositivo
satellitare sulla macchina del presunto assassino per tenere traccia
dei
suoi spostamenti, cosicché l'ignaro sospettato ha guidato
lo sceriffo fino al punto dove aveva realmente seppellito la vittima.
La preoccupazione di molti ora riguarda l'utilizzo non regolamentato
e giustificato di queste apparecchiature e, mentre qualcuno si
chiede quanto siamo vicini al Grande Fratello, gli organi di giustizia
stanno affrontando in tutto il mondo diversi casi che riguardano
l'ambito di legittimità dell'uso della tecnologia satellitare.
http://www.programmazione.it
Newsletter informativa N.128 del 26/05/2003