T-Group e influenze macro-culturali di Guido Contessa | ||||||
Come tuttte le pratiche psicologiche
e sociali, anche il T-Group risente dell influenze macro-culturali
del momento.
Nei suoi primi vent'anni anni (1946-1965) il T-group è stato influenzato dalla visione produttivistica e cooperativa del lavoro. Produzione e cooperazione erano a quei tempi al centro della cultura occidentale. Non ha caso in quegli anni ha prosperato negli Usa il National Training Laboratory - NTL che ha formato col t-Group oltre 40.000 managers. Le dinamiche di gruppo prevalenti erano centrate sulla performance e sulle relazioni efficaci. In questi primo periodo era normale che i gruppi arrivassero a realizzare compiti, risolvere problemi, progettare diversi modi di lavoro. Nei primi anni Sessanta, al suo sbarco in Europa ed in Italia,
il T-Group aveva un'orientamento aziendale: venne usato per la formazione
dei Quadri e per la sicurezza sul lavoro. Nel periodo dal 1965 al
1985 (le date sono meramente approssimative) il T-Group è
stato fortemente influenzato dai movimenti alternativi ed antagonisti.
Negli Usa ha seguito i mille rivoli della controcultura californiana
assumendo accenti variegati: dai gruppi di incontro ai nude groups.
Le dinamiche di gruppo più frequenti erano quelle fusionali,
ireniche e relative alle relazioni gioiose. In Italia il T-group
ha subìto l'influenza dell'ondata contestativa. I gruppi
che sperimentavano il T-Group erano portatori di comportamenti ed
atteggiamenti caratterrizzati da una forte energìa sessuale
e da una grande sensibilità verso i problemi del potere,
dell'autorità e delle norme. Intorno agli anni Ottanta i T-Groups hanno iniziato a registrare
un progressivo cambiamento che vedeva al suo centro il disagio.
Inizialmente ha prevalso il disagio sociale, che gradualmente è
diventato familiare e infine (ai giorni nostri) individuale.
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