Il frigorifero è l'elettrodomestico più diffuso nelle case dei padovani;
su 100 famiglie, infatti, ben 94 lo possiedono. Aumentare le conoscenze
su come è fatto, come funziona e come si utilizza quest'importante
apparecchio permette di ottenere più risultati contemporaneamente:
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ridurre l'inquinamento dovuto
all'utilizzo incongruo di energia elettrica prodotta
a mezzo di combustioni di masse fossili (carbone, petrolio e metano)
causanti, tra l'altro, l'immissione in atmosfera di anidride carbonica
(=> effetto serra), ossidi di zolfo ed azoto (trasformantisi
in atmosfera in acido solforico e nitrico => piogge acide)
e particolati carboniosi; |
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risparmiare denaro sulla
bolletta elettrica; |
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attenuare gli effetti d'immissione
in atmosfera di clorofluorocarburi (=> effetto
serra e buco nell'ozono). |
Dato che si tratta di un apparecchio funzionante 24 ore su 24, la
differenza tra i consumi di modelli vecchi e modelli nuovi (anche
se non grande), viene amplificata dall'esercizio continuodiventando
rilevante nell'arco dell'anno. E' opportuno quindi controllare le
caratteristiche tecniche, energetiche e funzionali degli apparecchio
al fine di acquistare, se del caso, apparecchi che a parità di costo
e prestazioni, consumano meno.
Si ritiene indicato, a tal riguardo, privilegiare macchine "pulite",
non contenenti cioè clorofluorocarburi (CFC¹) nè come fluido termovettore,
nè come gas di espansione dell'isolante. A questo proposito esistono
infatti frigocongelatori utilizzanti idroclorofluorocarburi (HCFC2 )
come fluidi di raffreddamento ed isolamento sottovuoto (privo cioè
di espanso polimerico). Da notare che per creare la porosità all'interno
dell'espanso di isolamento è necessaria una quantità di CFC fino a
5 volte superiore quella presente nel liquido refrigerante dello stesso
apparecchio.
1 I CFC sono gas che, grazie alla notevolissima inerzia
chimica, riescono a raggiungere uno strato atmosferico a quota molto
elevata denominato ozonosfera avente funzione di schermo sulla componente
ultravioletta della radiazione solare; tale radiazione può essere
sufficientemente energetica da scomporre molecole importanti quali
lo stesso DNA e quindi presentare effetto mutageno. Una sola molecola
di CFC riesce, grazie ad effetti catalitici, a distruggere fino a
100.000 molecole d'ozono.
2 Gli HCFC sono gas meno stabili chimicamente rispetto ai CFC; questo
impedisce agli stessi di raggiungere, in quantità importanti, l'ozonosfera.
In generale, comunque, relativemente al consumo di energia, la semplice
sostituzione di un frigo tradizionale (200 litri) con un nuovo modello
a basso consumo permette di ottenere un risparmio quantificabile in
circa 150kWh annui.
Esistono varie tipologie di frigorifero; moltissimi tipi di esigenze
possono venir soddisfatte dall'acquisto di un apparecchio piuttosto
che un altro. Si riporta di seguito una piccola panoramica dei modelli
più diffusi.
Monoporta: sono i più piccoli in commercio e possono essere dotati
o meno di una cella atta a conservare surgelati per periodi molto
brevi. Sono dedicati a famiglie che prevedono spese frequenti.
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Due porte: sono dotati di una cella
per surgelare e conservare gli alimenti per lunghi periodi. |
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Combinati: sono costituiti da un frigorifero
molto spazioso e da un surgelatore in grado di surgelare i cibi
e conservarli per lungo tempo. Possono essere dotati di motori
separati o meno. Questo fa si che il frigorifero possa essere
utilizzato anche parzialmente (solo frigo o solo congelatore). |
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No-frost (senza brina): sono dotati
di ventole integranti il normale raffreddamento statico; si ottiene
così un impedimento alla formazione della brina. |
Parametro fondamentale per la scelta di un frigorifero è la capacità
volumetrica interna dello stesso. A questo proposito può essere utile
la tabella riportata a fianco relazionante il volume interno del frigorifero
al numero di persone componenti il nucleo familiare.
Relazione tra nucleo familiare e capacità media del frigo
Nucleo familiare |
Capacità volumetrica consigliata (litri) |
1 persona |
100 - 150 |
2 - 4 persone |
220-280 |
più di 4 persone |
300 e oltre |
E' necessario ricordare che la gran parte del consumo elettrico di
un frigocongelatore è dovuto al ripristino della temperatura interna
successivo all'apertura dello sportello. Al diminuire, dunque, del
numero di aperture e della durata delle stesse, si riducono di pari
passo i consumi elettrici che possono crescere, in caso contrario,
di addirittura il doppio rispetto al consumo a porte chiuse. A tal
proposito può essere utile l'indicazione di massima del consumo elettrico
a porte chiuse di seguito riportata, dei frigoriferi e dei combinati
precedentemente illustrati.
Consumo a porte chiuse dei più comuni tipi di frigoriferi
e "combinati
Frigorifero
(200 litri circa)
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Monoporta
Due porte
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Consumo
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Costo totale
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24 ore
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Anno
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Anno
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kWh
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lire
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0,8-1
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290-365
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66.000-83.000
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1,4-1,6
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510-585
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116.000-133.000
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Combinato
(280/300 litri circa)
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Monomotore
Motori separati
No-frost
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1,4-1,6
|
510-585
|
116.000-133.000
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1,5-1,7
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545-620
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124.000-141.000
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1,5-1,8
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550-660
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125.000-150.000
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E' possibile, con opportune attenzioni, limitare il consumo di elettricità
e quindi aumentare il risparmio di denaro.
Nel seguito si riportano alcuni suggerimenti utili ad ottenere quanto
anzidetto.
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Posizionare l'elettrodomestico
nel punto più fresco della cucina lontano da ogni fonte
di calore e dalle fineste, in modo che non venga direttamente
colpito dai raggi solari; in questa maniera sarà necessaria
meno energia per raffreddare. |
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Più il frigorifero raffredda,
più corrente consuma. Nel frigorifero è sufficiente
una temperatura di 7° C; una temperatura inferiore,
ad esempio 5° C, oltre a non consentire un prolungamento
della durata di conservazione, aumenta i consumi di
circa il 15% sul dato di partenza. Se spinto al massimo
si consuma fino al 50% in più. Per un congelatore la
temperatura ottimale si assesta attorno a meno 18°C. |
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Evitare che il frigorifero
resti aperto a lungo e che le porte vengano aperte e
chiuse troppo frequentemente; come abbiamo già detto
il conusmo può anche raddoppiare. |
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Lo sportello del frigorifero
deve garantire una perfetta chiusura, in modo che non
passi calore dal locale circostante all'interno dell'apparecchio;
questo causa formazione di condensa e ghiaccio la quale
isola "dall'interno" il frigorifero aumentandone i consumi. |
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Non introdurre cibi caldi
nel frigorifero e nel congelatore per la stessa motivazione
espressa al punto precedente. |
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Se non provvisto di sbrinatore
automatico, sbrinare periodicamente (almeno due volte
l'anno) l'interno dell'apparecchio per evitare la formazione
di strati di ghiaccio troppo spessi (maggiori di 5mm). |
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Controllare periodicamente
che le fessure d'areazione sul retro del frigorifero
non siano ostruite dalla polvere, e tenere l'apparecchio
ad una distanza di almeno 10cm dal muro; tutto ciò per
consentire al calore asportato all'interno di poter
fuoriuscire senza ostacoli. |
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