Alla fine della Seconda Guerra
Mondiale alcuni sostenevano che le guerre facevano BENE!!
FONTE > http://xoomer.virgilio.it/parmanelweb/affare.htm |
Quando i carri armati di Hitler invasero la Polonia, negli USA c'erano ancora dieci milioni di disoccupati, mentre, grazie all'enorme sforzo chiesto all'industria dalla produzione bellica, nel 1945 i disoccupati erano scesi a soli due milioni: Gore Vidal, intellettuale statunitense decisamente fuori dal coro, sostiene che ancora oggi l'industria americana si regga sulle guerre, senza le quali inizierebbe a boccheggiare; questo spiegherebbe il fatto che, quando non ci sono conflitti in giro, il Pentagono si inventi qualche crociata in difesa della pace mondiale e , di fatto, metta in piedi una nuova guerra dal nulla: gli esempi, anche recentissimi, non mancano. Gli USA uscirono dalla guerra più forti, più competitivi e, soprattutto, indenni da un punto di vista infrastrutturale, rispetto ai competitori economici europei, prostrati dai sacrifici bellici, con gran parte degli impianti produttivi danneggiati ed una produzione industriale che raggiungeva a stento la metà di quella del 1939. La vecchia Europa si dibatteva tra i gorghi di un debito pubblico cresciuto spaventosamente (più o meno del 300%) e di un'inflazione che aveva aumentato il costo della vita di due volte e mezza rispetto a prima della guerra (non in Italia, in cui l'aumento fu del 2000%!). Questo diede agli Stati Uniti un vantaggio incolmabile, nonché
una supremazia finanziaria assoluta su tutto il pianeta. Forti di questa situazione, gli USA, già nel 1944, durante
gli accordi di Bretton Woods, riuscirono ad imporre il proprio punto
di vista in tema di politica economica ai propri partners (44 paesi):
questi accordi divennero operativi nel dicembre del 1945. Questa conferenza, che prese il nome di GATT (General Agreement
on Tariffs and Trade), si tenne a Ginevra, nel 1947 e sancì
l'abbassamento dei dazi doganali, l'illimitatezza delle importazioni,
l'abbandono del protezionismo e la pianificazione economica mondiale
a scansione periodica: insomma, una conferenza che potremmo definire
"su misura" per le esigenze degli USA. Grazie a questa politica di ricostruzione, nel 1950 l'Europa era pronta a diventare un grande mercato per gli USA; ma stava cominciando anche a diventare qualcos'altro. |
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