I primi interventi sulla Bacheca di AKKADEMIA Torna a Indice

Mirco Marchetti il 21/10/2004, alle ore 21 ha scritto:
SI MA, A QUAL FINE?
Peccato, pensavo di aver trovato un animatore di chat. Gli interventi nei forum? de gustibus, oppure oltre i gusti possiamo dire che ognuno li usa con certe finalità. Se è un appello, esso sarà breve, uno spot ugualmente, un ragionamento articolato sarà più lungo. Insomma dipende qual'è il fine che ci spinge ad usare la bacheca. Ogni fine è perfettamente sostenibile. Io non mi scoraggio per le cose, lunghe o corte che scrivono altri, semmai mi scoraggio per le fesserie che spesso io scrivo. Però partecipo e credo che i motivi per cui la gente non partecipi sono molteplici, uno è anche dovuto alla paura di esporsi e di conseguenza di prendersi delle responsabilità per ciò che enuncia, alcuni hanno anche il timore di "come" lo enunciano, altri, per lo meno mi è stato detto, temono confronti nel momento in cui in un forum si addensano pensieri troppo complessi ed articolati...Il fatto secondo me è che ci muoviamo in un mondo di assordante silenzioso rumore.

mattia il 21/10/2004, alle ore 0 ha scritto:
x mirco
C'è un fraintendimento. Io rispondevo allo "stimolo Autunno 2004". I miei gusti x i forum sono di interventi brevi.

zero il 19/10/2004, alle ore 9 ha scritto:
x adamus
non mi stò preoccupando molto del contenuto ma del metodo....in realtà stò cercando di agire in coerenza allo strumento che mi trovo davanti (psicopolis) che è estremente complesso; agisco dei movimenti cercando d'essere il più intuitivo possibile .....ho scritto questpo solo a posteriori poichè finchè agisci percepisci e quindi il processo del pensiero è integrato alla percezione di tutto il resto.

Mirco Marchetti il 18/10/2004, alle ore 8 ha scritto:
ABILE ARRUOLATO?
Allora..abile arruolato? Caro mattia, con il tuo "rispondo all'appello" intendi dire che dai la disponibilità nei tempi e nei modi che puoi stabilire, a fissare dei giorni in cui dai la disponibilità ad animare delle chat di Psicopolis? Per le tue perplessità riguardo lunghi interventi, e che forse mi coinvolgono in parte in prima persona, lascia che ti esprima il mio personale scetticismo. Frequento diverse bacheche, oltre quelle di psicopolis, e vedo che ognuno le usa come meglio ritiene. Appelli, piccoli annunci, inviti, piccoli trattati, lunghe riflessioni ecc.. Posso dirti che la costante non è la partecipazione, cosi come non lo è nella vita "reale". La gente non partecipa. La bacheca di akkademia è una delle più intense, e non mi pare che possa dirsi caratterizzata da brevi interventi rispetto alle altre ben più scarne. Un abbraccio, mirco

mattia il 17/10/2004, alle ore 17 ha scritto:
Presente!
Volentieri rispondo all'appello. Tenendo conto che la frequenza di accesso a Psicopolis e AKK dipende dal mio tempo libero e dalla mia vivacità (piuttosto appannata in qs mesi), devo dire che trovo sempre stimoli e nuove letture. Entrambi i siti sono interessanti e piacevoli ed ogni volta mi fanno desiderare di essere più partecipe e collaborativo. Gli aspetti deboli x me sono un paio: - interventi nei forum troppo lunghi - materiali a volte "doppi" nello stesso sito. Dal mio punto di vista soprattutto il primo elemento rallenta la partecipazione.

Mirco Marchetti il 17/10/2004, alle ore 14 ha scritto:
QUESTIONI DI METODO?
Neppure a me risulta chiara la tua proposta Zero. A mio parere manca un metodo. Siccome do grande importanza alle connessioni, siccome però non si utilizzano, e pensare che possiamo contare su bacheche, chat, e-mail, telefono.., occorre incentivare la comunità su questo fronte onde muovere differenti energie verso un obiettivo. Mi pare che quello dell'agire la comunità sia un obiettivo condiviso, i mezzi non mancano, manca un metodo. Comincio quindi con il fare una semplice proposta. All'indirizzo: http://www.psicopolis.com/apertura.htm vediamo una "chat veloce", ho appena visto che Zero vi è entrato ma non ha trovato nessuno. L'idea sarebbe di far trovare tutti i giorni ad una certa ora cittadini disponibili ad attendere qualche ingresso in chat. Oppure Akkademia potrebbe individuare degli "animatori di contesti web" (da me proposti a più riprese) e che, in determinati giorni della settimana, propongano iniziative che possano coinvolgere la comunità medesima. Credo che solo da movimenti sinergici possano nascere azioni appropriate. Per ciò che concerne il centralismo direzionale proposto da Zero, se non ho capito male, mi limito alla riserva di forti dubbi. Prima tenterei la via di un movimento autopoietico, via che ancora, seppur sia stata auspicata, Psicopolis non è stata capace di intraprendere. Un abbraccio, mirco.

adamus il 16/10/2004, alle ore 15 ha scritto:
Cosa vuoi sapere?
Zera, la tua domanda non e' chiara. Psicopolis non ha una direzione, ma i Primi dei sei Organismi possono decidere di darsela.

ZERO il 15/10/2004, alle ore 9 ha scritto:
Psicopolis
psicopolis deve essere un'entità acefala d necessità?

CGerola il 6/10/2004, alle ore 15 ha scritto:
Help
Caro Giulio, se chiedi aiuto sono lieto di aiutarti. Io per esempio inizio sempre a navigare da questo link che ho sul desktop: http://www.psicopolis.com/apertura.htm

Mirco Marchetti il 6/10/2004, alle ore 8 ha scritto:
DIS-ORIENTATO
Trovare quello che si cerca, non è mai un processo immediato. E forse è meglio cosi. Psicopolis è complesso, cosi come è complessa la società e questo se da una parte ci rende tutto meno lineare, dall'altra ci offre ulteriori possibilità. Mentre non capisco, caro Giulio, ma sarò "de coccio" pure io, quali difficoltà incontri alla partecipazione.

Giulio il 6/10/2004, alle ore 0 ha scritto:
CONFUSO
Sarò un poco "dé coccio", ma non riesco a muovermi con disinvoltura in Psicopolis. E' un esperimento innovativo e molto interessante, ma lo trovo dispersivo: è difficile orientarsi e riuscire immediatamente a trovare quello che si cerca. Forse il mio suggerimento è proprio questo: pensate che avete a che fare anche con gente che, come me, vorrebbe partecipare ma incontra qualche difficoltà.

Mirco Marchetti il 2/10/2004, alle ore 16 ha scritto:
CHAT IL 27/10/2004 ore 20,30
La data è il 27/10 .. ore 20,30. Se intanto qualcuno volesse mettere carne al fuoco sarebbe il benvenuto.

Admus il 2/10/2004, alle ore 14 ha scritto:
Quando e' la Chat?
La data e' il 6-10 o il 27-10?

Mirco Marchetti il 29/9/2004, alle ore 15 ha scritto:
Non basta
Allora, cominciamo col non autoconsolarci. Se cominciamo con il clima superficiale con cui affrontiamo la vita di tutti i giorni, allora va tutto bene. Ok, oggi si usa OK, al posto di "va bene". E' una semplificazione dettata dal mondo delle sintesi, il mondo di plastica in cui tutti noi siamo immersi, infastiditi daLLe narrazione e dai discorsi articolati bollati dai superficiali come loggorroici. Non si dice, "OK" il termine è pari ad un polimero di plastica, cosi come non si dice "x te", cosi come non mi piace si risparmi sui nomi: "le due Simone", ritengo queste prassi sintetiche ma consolidate poco affini al sociale, molto meglio per i polimeri ed i dati quantitativi. Allo scopo, se dovessi selezionare tecnici del sociale, beh..ne boccerei parecchi. Detto questo, e volendo da presuntuoso quale sono rimarcare le differenze che ci contraddistinguono, aggiungo che il giono 06/10/2004 alle ore 20,30 organizzo una chat line a tema "quale futuro per Psicopolis?". Vi attendo numerosi, propositivi ed argomentativi, toglietevi però dalla testa le sintesi, quelle hanno arricchito Bush, Bin Laden e Berlusconi. mirco

Wildwest il 29/9/2004, alle ore 14 ha scritto:
Tutto OK
Psicopolis e' OK, AKKADEMIA e' OK. Proposte? Ricerche e giochi via mail.

Mirco Marchetti il 25/9/2004, alle ore 13 ha scritto:
Bravi, condivido
Di Psicopolis e, nella fattispecie di Akkademia, penso bene. Penso che questa comunità abbia grandi potenzialità. Quello che ho appurato essere difficile è agire la comunità medesima. Occorre, secondo me, definire meglio nei contenuti le differenti istanze che caratterizzano psicopolis. Credo che il motore propulsivo possano essere le parti maggiormente interattive (bacheche e chat). Il compito di definire meglio le connessioni ed i movimenti sinergici, dovrebbe essere delegato a Synaptica. Questo organismo, a cui tra l'altro sono pure iscritto, dovrebbe creare nodi di connessione sia con l'esterno che all'interno della comunità medesima. A mio parere non sarebbe male individuare delle figure che assumano allo scopo il ruolo di "animatori di contesti virtuali". Da tempo in oltre, penso a dei ritrovi fisici, ambienti di discussione reali tipo "internet café", in cui gli utenti vengono divisi in stanze per gruppi di discussione monotematici. Mi rendo conto che questa proposta abbisognia di premesse e di risorse, ma io intanto la butto la'. Le connessioni comunque sono vitali e creano senso. Credo che le chat possano essere usate più di frequente, si potrebbero ad esempio creare dei gruppi di condivisione di obiettivi per ogni tema e/o proposta scaturita da qualche bacheca. A mio parere comunque, è necessaria una caratterizzazione nella specificità di ogni singola istanza. Akkademia ad esempio nasce volendo assecondare certe specifiche caratteristiche, casratteristiche che sono ben delineate nelle sue pagine ma che non trovano uguale specificità argomentativa, e ancor più marcate queste aspecificità sono nelle altre bacheche. Proporre dunque degli OT (Off Topic)per ogni bacheca?. Si potrebbe in oltre pensare, maghari a cadenza mensile, di organizzare degli incontri in chat con altre comunità virtuali e no esistenti. Di questo ad esempio potrebbero occuparsi i cittadini di Akkademia. A tal proposito, visto che sono iscritto alla mailng list di Articolo21, tempo addietro proposi loro, tramite e-mail, un incontro inter-comunitario su una chat di psicopolis, che avesse come tema il conflitto medioorientale. Purtroppo non ebbi risposta, ma può essere non abbiano ricevuto la mail. Avrei altre idee da sottoporre ma, al momento, mi fermo qui sperando in qualche risposta. Ho buttato un po' di carne al fuoco, non lasciamola bruciare. Vedo il motore, a volte mi pare di poterlo azionare ma, non riesco a trovare né la chiave, né la fessura in cui inserirla. Potremmo farlo solo assieme. Synaptica è il punto nevralgico al proposito. Ciao, mirco

Fiore il 30/5/2004, alle ore 0 ha scritto:
Varie telegrafiche
Prima di tutto spero che qualcuno abbia potuto essere di aiuto a Lucia. Se il peggio è accaduto, mi auguro non sia a causa delle difficoltà di reperimento delle informazioni o per la mancanza di quella "rete" di cui si parla tanto senza mai realizzarla. E questo mi riporta al contributo-stimolo di qs forum. L'immagine del formatore che si intravvede evidenzia un aspetto etico strettamente collegato ad un alto livello professionale. Si tratta di un modello astratto, quasi inesistente attualmente, o almeno scarsamete "sperimentato" da chi si occupa di formazione o ne è utente. Proprio qualche giorno fa in una trasmissione televisiva si parlava del boom che ha la formazione alla conoscenza di sé e "all'empowermen", ... per singoli interessati a miglioraersi così come per "aziendali" intenzionati a migliorare l'organizzazione e la produttività della loro azienda. In parallelo si mostravano immagini di platee (di allievi?) che eseguivano entusiasti e sorridenti esercizi corporei e di movimento, ma non era chiaro il rapporto fra parole e immagini. La mia idea di formazione richiama intimità, riservatezza, profondità, emozione/commozione. Sono cambiati sicuramente i tempi, ma l'uomo rimane un frattale della società in cui vive mentre la formazione dovrebbe essere uno spazio aperto e libero dove scoprire altre cose su di sè. Per poter avviare un cambiamento, dall'individuo alla collettività. Mi viene un dubbio: non è che per caso anche qs spazio di libertà si sta sempre più restringendo?

Mirco Marchetti il 16/4/2004, alle ore 21 ha scritto:
APPELLO PERVENUTOMI
"Non si chiedono soldi solo di fare girare questa notizia nella speranza di contattare qualcuno che conosce il problema... Grazie. Mi chiamo Daniele Brandani e ho una figlia di 2 anni di età che si chiama Lucia. Nell' Ottobre del 2001 abbiamo scoperto che Lucia ha un cancro. Si tratta più precisamente di un "endocarcinoma surrenalico secernente", una forma molto rara nei bambini. Purtroppo dopo 2 operazioni e la chemioterapia fatta (si tratta di un ciclo con Mitotane Associato a Etoposide, Doxorubicin e Cisplatino) non abbiamo avuto il minimo risultato ed il tumore continua a crescere ad una velocità spaventosa. Forse tu conosci qualcuno che potrebbe darci aiuto per affrontare questo tumore, forse tu conosci un amico che ha già avuto questa esperienza e se lo conosci digli di contattarmi al più presto, non ci rimangono che poche settimane! Se non lo conosci tu lo potrebbero conoscere i tuoi amici. Per favore fai circolare questa lettera." Grazie Daniele Brandani c/o Edizioni Bora S.n.c. Via Jacopo di Paolo, 42 40128 Bologna Italy cell: 348-711.25.95 Fax: 051-374.394 specificare per LUCIA BRANDANI

speranza il 16/4/2004, alle ore 2 ha scritto:
Prima che il giorno assimili le stelle...
.....Il potenziale del comunicanre maieutico è soltanto al suo inizio, in scala planetaria è da scoprire: contro ogni preteso monopolio annunzia la responsabilità di una nuova rivoluzione, immensa., per ogni prossima generazione. La fissità dell'ammaestramento unidirezionale, screpolata da secoli, comincia a vacillare. Guardare il mondo , tenendo presente le possibilità della struttura maieutica, un po' come il vedere di Galileo al nuovo telescopio. Ancora non sappiamo esattamente come sia comparsa la prima cellula, le condizioni ottimali di vita, come si siano formati il mutualismo, la coevoluzione ed il ricambio, l'organizzarsi del memorizzare e del coscientizzarsi: nel profondo ci ignota la natura della vita. Ma dell'albero della vita - i cui rami non potenziati rinseccano - iniziamo a intendere qualche aspetto. Profumando di miele, nell'autunno tra muro e muro a Modica s'incandidano campagne pullulanti di erbette cardellina Le angiosperme hanno avuto più tempo di noi per inventare e strutturare l'enorme loro nuova economia; cos le infiorescenze vegetali: per noi apprendere a comunicare più lento, ancora più complesso. Quanto difficile non impossibile. Ogni creatura ha una notevole capacità di autorigenerarsi.... Danilo Dolci >>>> Ma se ne differenziano per il simbolismo e la concettualizzazione: con le parole - che tengono a distanza gli oggetti - hanno la possibilità di creazione immaginaria. ..... e non solo... hanno la possibilità di "dare forma" alla creazione immaginaria liberando miliardi di "trigger ..benefici" che aiutano (.... l'Uomo e la Donna ) a tenere desta la loro "anima regale" pur nelle intemperie suscitate dagli uominidonne-primordialianimali che si aggirano voraci nei sentieri dell'essere...truccati da Uomini e Donne. Nadia Scardeoni LMD http://lmd.splinder.it http://dolcicastiglione.splinder.it/Prima che il giorno assimili le stelle, ogni mattina continuo a cercare nel mio silenzio, prima di impegnarmi nelle iniziative attive: so che accettare di disperdersi nella complessità di questo mondo è già morire dd

Mirco il 20/3/2004, alle ore 22 ha scritto:
Concordo
Seppur mi sforzi di superare la logica dicotomica destra-sinistra, caro Wild concordo con te. Credo l'uomo sia divenuto un sottoprodotto del mercato, e la cosidetta sinistra è perfettamente contigua a questa pseudologica...purtroppo. Ciao

Wildwest il 20/3/2004, alle ore 12 ha scritto:
Economicismo fallimentare
Caro Mirco, il tuo racconto mi ha fatto venire in mente l'Europa, che non funziona proprio perche' si e' sempe basata sulle quote latte e i piccolo commercio sottobanco.E' l'economicismo che continua a soffocarci da destra (il che e' normale) e da sinistra (il che e' triste)

Mirco il 19/3/2004, alle ore 17 ha scritto:
A21 Urbino e "GAS"
Carissimi, con Agenda21 Urbino era iniziato un discorso sui "GAS" (Gruppo Acquisto Solidale). In pratica, visto che anche all'interno di A21 Urbino era nata l'idea, ci eravamo uniti ad un gruppo che andava costituendosi. "Quando un gruppo di persone si riunisce per riflettere sui propri consumi e per acquistare prodotti di uso comune utilizzando criteri etici, da vita ad un GAS." L'idea ci parve buona, però al primo incontro iniziarono piccole incomprensioni. I più infatti si catapultarono nello stilare tabelle contenenti prodotti e produttori. Io, da parte mia, con pochi altri, ponemmo l'enfasi sulla parola gruppo. Chiedemmo di conoscerci meglio l'un l'altro e chiedemmo di con-dividere i valori. Chiedemmo insomma di divenire gruppo prima che acquirenti. Purtroppo fummo visti male. Questo è dovuto al fatto, almeno credo, che di quei 15 circa che eravamo al primo incontro, una decina già si conoscevano. Quindi, forse perché non compresero appieno sostennero di non avere nulla da condividere. Ora io credo che l'alternativa ai timbri ed alla buro-crazia risieda in un sistema solidale che pone l'affettività e la reciproca comprensione alla base di ogni rapporto, insomma io compero da un produttore della merce perché io e il produttore condividiamo dei valori, e non credo che iniziare parlando di acquisto ed economia possa essere il primo passo. Quindi, noi di A21 Urbino, siamo stati visti come aut-sider, forse pericolosi ed infastidenti dal gruppo maggioritario che si muove con una logica vettoriale e non circolare. Quindi, al momento, io mi sono dissociato da una logica che mi pare perfettamente contigua con la logica degli imperativi, degli imperi, dei vettori e delle rette. Avrei invece amato iniziare da una Carta dei valorio che potesse essere condivisa dal gruppo composto da consumatori e produttori. Siamo invece partiti con il fare la spesa da membri che manco si conoscono. Al momento quindi psicopolis si dissocia da questi GAS urbinati. Cosa ne pensate? Anche perché, non essendo il mio dono la sintesi, propria di momenti sintetici, e coltivando piuttosto l'antitesi (momento negoziale), potrei essere stato non molto chiaro. Chiedete pure o dibattete se credete. (mirco)

Francesca il 21/2/2004, alle ore 2 ha scritto:
Formare è ancora possibile?
L'intervento di A.Raviola mi ha ricordato uno scenario vibrante e vivace che condivido teoricamente, ma che, di questi tempi, caratterizza il contesto formativo secondo me sempre più raramente. In qs anni ci sono due forze ugualmente forti ma contrarie, che impediscono l'evento creativo descritto. Da un lato i singoli individui con difficoltà partecipano a percorsi formativi in maniera completamete spontanea. E quando accade, sono ambivalenti fra comportamenti superficiali e bisogno di terapia: insensibili o fragili, incapaci di trovare un equilibrio fra paure e desideri. In senso opposto, i cosiddetti "reality show" sembrano assorbire le proiezioni di chi cerca di vivere per interposta persona, godendo nell'individuare nei propri idoli le stesse debolezze e fragilità che sente in sè. Forse tutto questo è tipico dei momenti di decadenza e di passaggio.

wildwest il 6/2/2004, alle ore 1 ha scritto:
Appartenenza
Una comunita' e' anche un'appartenenza psicologica, un sentimento verso una entita' collettiva virtuale che non deve necessariamente "fare" qualcosa, per farsi "sentire". Akkademia e' un posto da cui passo ogni tanto per ascoltare e/o dire la mia (se mi interessa). Come una volta erano la mia piazza ed il mio bar: prima che scomparissero le lucciole!

mirco il 2/2/2004, alle ore 14 ha scritto:
comunicare?
In parte, caro Adamus, non so darti torto. Il fatto è che io non voglio una comunità perfetta, quello che mi auspicherei invece è un contesto in cui gli individui palesino, condividano e perseguano degli obiettivi. Le comunità vivono di comunicazioni. Si disse tempo fa di una "carta dei Valori", questo ad esempio poteva essere un presupposto per gettare le fondamenta comunitarie. E' pur vero che, nel 28° Lab. online, non siamo neppure riusciti a definire l'uomo, figuriamoci addentrarici nella definizione di una comunità. Insomma, io sento di appartenere a qualcosa (psicopolis) di cui però mi sfugge il fine: siamo qui riuniti, in questo contesto virtuale, per far cosa? Io credo che dall'immediatezza delle chat possa fluire il sangue, propellente per mettere in moto la comunità. Però alla fine, come rimarchi giustamente, si finisce per negarsi ad ogni carenza. Su quest'ultimo tuo passaggio occorre che io rifletta meglio.

Adamus il 2/2/2004, alle ore 11 ha scritto:
Comunita'?
Caro Mirco, tu esprimi una concezione idealistica della comunita', che potrebbe anche essere foriera di guai. Se si trattasse di un uomo, te la sentiresti di dire che lo e' solo se e' bello, alto, armonioso, per bene? L'uomo idale non esiste come non esiste la comunita' ideale. Noi siamo una comunita' finche' vogliamo e sentiamo di esserlo. Forse siamo una comunita' incompleta, deforme, esangue come la maggioranza degli essere umani e delle aggregazioni oggi, ma non possiamo negarci davanti ad ogni carenza che registriamo!

mirco il 29/1/2004, alle ore 19 ha scritto:
IL GIOCO
Ripeto, sono un sociologo ed un animatore. Come Sociologo rimarco che questa consuetudine evocante una comunità è fuori luogo. Psicopolis non è ancora una comunità..manca il più, il sangue ed i vasi comunicanti. Come animatore evidenzio la mia incapacità a svolgere questo lavoro in questo contesto. Se non riesci a far fare, che razza di animatore sei!? (Gradirei comunque tu riesca a cogliere anche il tono ironico e provocatorio che, strategicamente io uso). Per quanto concerne il lavoro con gli anziani, le mie pagine dunque, è vero, è molto che non le aggiorno e non termino ciò che ho iniziato, questo in parte è dovuto al fatto che oltre ad essere incostante, vengo catturato da mille idee e siccome sono di indole irrequieta, non mi sento mai pronto a definire un argomento perchè penso che ci sia sempre qualcosa che ancora non ho imparato. Quindi ogni tanto preparo una paginetta sugli anziani, ma il giorno dopo, tornando dal lavoro "sul campo" vedo che c'è sempre qualcosa da aggiungere. Il progetto mio sui PAI invece intendo inserirlo sulle pagine da me curate: "per una politica delle demenze". Ripeto, il fatto che poi io ritenga opportuno l'inserimento del T.Group quale momento formativo dell'intera equipe, probabilmente vedrà la possibilità di richiedere a psicopolis un professionista che conosca il T-Group e che mi faccia da supervisore. Sempre che vi siano finanziamenti per il progetto e sempre che la futura nuova amministrazione recepisca lo stesso, con uguale entusiasmo di questa amministrazione. Di questo scriverò nelle pagine da me curate su psicopolis tra non molto (per una politica delle demenze). Per il resto, caro Wild, senza voler sempre apparire come un falso modesto e con tutta l'immodestia che mi appartiene dico che dalla massa mi piace differenziarmi, credo di appartenere ad una frangia romantica che rivendica il gusto del racconto (oramai perduto) e il bello della melodia. Quindi non sono poi tanto diverso, ma neppure cosi uguale. Gradirei vedere altri impegnarsi e, perché no, scoprirsi un tantino di più. Cito da R.D.Laing: "Stanno giocando a un gioco. Stanno giocando a non giocare a un gioco. Se mostro loro che li vedo giocare, infrangerò le regole e mi puniranno. Devo giocare al loro gioco, di non vedere che vedo il gioco."

wildwest il 28/1/2004, alle ore 17 ha scritto:
Pagine sul sito
Mi riferivo alle pagine sul sito che avevi aperto nel tuo anno di Primato. Comunque l'intermittenza e' normale sul web: quanti credi che siano i Forum aperti da oltre due anni?

mirco il 27/1/2004, alle ore 18 ha scritto:
ci servirebbe un animatore
Hai ragione. Io avevo pure pensato ad un animatore di contesti online. Uno con competenze specifiche ma, se il "far fare" è uno degli scopi primari dell'animazione, e se il far fare è già di per sé difficoltoso in contesti in cui si è in presenza, figuriamoci cosa si possa fare qui! Tra l'altro avevo pensato pure di proporre un gioco di chat, un gioco di gruppo in cui, dopo due o tre incontri, il gruppo deve eliminare uno dei partecipanti palesando le motivazioni. Una sorta di grande fratello online, se può rendere l'idea meglio, però arricchito con altri stimoli. Questo sempre perché mi interessano le dinamiche di gruppo online, e pensando alla socio-chimica, mi piacerebbe osservare se hanno un fondamento più solido certe convinzioni che mi sono fatto nella dinamica dei rapporti online. Per far questo a volte mi metto a chattare su altri contesti, osservo, annoto, prendo spunti ma manca poi una riflessione con coloro che partecipano alle chat-line. Va detto poi che le chat-line che trovi sono spesso con troppi utenti, e ancor più spesso sono utenti che si frequentano da tempo, quindi non saltano all'occhio tutte le fasi caratteristiche della formazione di un gruppo. Detto questo, aggiungo che sono incostante. Forse la mia reazione di stizza è dovuta al fatto che in questo momento mi sento un inconcludente. Agenda21 prosegue i lavori sull'ambiente, il sociale non è stato toccato. In questo momento c'è un gran fermento, iniziative, incontri con altri comuni che portano avanti i Piani d'Azione Locale (PAL)..ma questo movimentismo compulsivo credo sia dovuto al fatto che tra breve ci saranno le elezioni..Per gli anziani invece ho da poco proposto un progetto per i PAI (Piani d'Azione Individualizzato). E' un lavoro d'equipe, cosi oltre ad aver apportato alcune modifiche al PAI tradizionale stesso, ho proposto che l'equipe (AdB, infermiera, medico, coordinatore, animatore, familiare..) sia formata attraverso T-Group ... Inizieremo a dar corso al progetto, che presenterà il comune in regione, tra breve.. Credo che alcune fasi di questo progetto le invierò sul lavoro con gli anziani, anche perché sono convinto che in certi contesti l'intervento individualizzato sia l'unico in grado di dare un senso, purché l'equipe valuti e faccia valutare il lavoro, il processo, il percorso ogni tre mesi circa e se il caso cambiare l'obiettivo che si era prefisso, quindi sappia fare autocritica. Ne riparlerò comunque, intanto però devo stimolare a fare i funzionari e i coordinatori, io sono solo un animatore... (mirco)

wildwest il 24/1/2004, alle ore 12 ha scritto:
La pazienza e' la forza !
Caro Mirco, capisco la tua delusione, ma voglio ricordarti che la vera forza sta nella pazienza. Akkademia e' un "aggregatore intermittente" come tutte le piazze d'Italia. La realta' e' governata da processi caotici, non regolari e continui. D'altronde nemmeno tu sei un'eccezione: che fine hanno fatto i tuoi contributi su Agenda 21 e sugli anziani?

mirco il 22/1/2004, alle ore 20 ha scritto:
io c'ero
Ieri, come proposto, ho atteso che qualcuno arrivasse. Sono stato connesso per oltre 45 minuti. Purtroppo non si è presentato nessuno. Anche questa mia proposta dunque è fallita. E' fallita perché non sono stato capace di costruire connessioni, né via mail, né via chat, né in alcun altro modo...Una comunità che ami definirsi tale, se mancante di connessioni, è un vuoto contenitore. Avevo riversato su questi lidi grandi speranze, purtroppo l'ennesimo fallimento mi induce a ripiegare su altri mezzi. Forse il mezzo è buono ma io non sono all'altezza, è per questo che ho deciso di dedicarmi a cose differenti, ad altri lavori, occorre che mi adegui ai tempi delle mazzette e delle corruzioni, ai tempi del revisionismo storico, dell'omologazione, del servilismo, del consumismo imperante. Un tempo ero un sociologo ed un animatore libero professionista, da oggi farò, se ne sarò capace, l'opportunista. Cordialmente, (mirco marchetti)

mirco il 14/1/2004, alle ore 20 ha scritto:
bene
Caro Adamus, sono lieto di aver ricevuto una tua risposta, sono invece dispiaciuto nell'evidenziare sia stata l'unica risposta. Non so, forse sono in ferie (beati loro se cosi fosse), forse sono disinteressati all'agire comunitario, forse semplicemente pigri. Fatto sta che è difficile far gruppo nel reale figuriamoci in un contesto virtuale. La diffidenza, forse, oppure non si riversano le giuste aspettative verso questi mostruosi, nuovi, mezzi. Non so. Io comunque mercoledi alle 21 ci sarò, magari saremo in due, magari sarò solo e farò un giro a vuoto..vedremo. Intanto tengo fermi gli elementi di discussione e indico nel link qui sotto il possibile luogo di incontro: http://pub13.bravenet.com/chat/show.php/1062291950 a presto, mirco.

Adamus il 7/1/2004, alle ore 15 ha scritto:
Ci sto...ma non so
Io sono ancora in vacanza e non so se trovero' un Internet Cafe'.....pero' ci sto!

mirco il 6/1/2004, alle ore 13 ha scritto:
AGIRE LA COMUNITA'
Riprendendo la proposta precedentemente espressa, invito tutti i cittadini di akkademia e di Psicopolis in genere a delle chat-line ad iniziare da Mercoledi 21/01/2004. La 1° chat avrà inizio alle 21 e avrà termine alle ore 23. Questa è la mia proposta che, ovviamente, sottopongo a Voi cittadini ed in primis al Primo Akkademico. Il titolo da me proposto è per l'appunto "Agire la comunità". Sono ben accetti spunti preparatori anche sul forum. Possiamo discutere dell'agibilità della stessa anche prendendo spunto dalla nuova proposta di riforma delle professioni intellettuali e della 276/2003. Per l'organizzazione degli incontri, per le adesioni, sarebbe opportuno sentire il Primo, oppure coinvolgere la segreteria, oppure, non so..potreste madare un mail a me m.marchet@tiscalinet.it ed io provvederò a pubblicare in bacheca i nomi dei partecipanti. Cosa ne pensate? (mirco marchetti)

corvo il 3/1/2004, alle ore 14 ha scritto:
sociologo
Se lo sono psicologia e sociologia, la Pedagogia è certamente scientifica specialmente nell'attuale società complessa, dove i meccanismi di comunicazione cambiano come ben sapete e la socializzazione dei bimbi, oggi , con le attuali agenzie educative non è organizzata in modo tale da poter dare un contributo gratificante allo sviluppo della personalità dell' individuo.

mirco il 23/12/2003, alle ore 19 ha scritto:
..mi associo
Mi associo agli Auguri fatti dal Primo. Tanti Auguri a tutti i concittadini Psicopolisiani e, nella fattispecie, a tutti gli akkademici. Un augurio particolare ed affettuoso a Wild West. Un abbraccio, mirco

PrimoAkkademico il 20/12/2003, alle ore 11 ha scritto:
A TUTTI I CITTADINI DI AKKADEMIA
Buone Natale e Buon Anno Nuovo a tutti gli Akkademici!

Comenius il 26/11/2003, alle ore 12 ha scritto:
Ancora sul tempo
Ammazzare il tempo di John Zerzan http://www.psicopolis.com/senato/zerzan/Zerzan001.htm

mirco marchetti il 24/11/2003, alle ore 21 ha scritto:
http://www.psicopolis.com/SINGErgopolis/ar/cybertempo.htm
Cari amici akkademici, ho appena terminato la lettura di "blunner" all'indirizzo indicato nell'oggetto e, che dire, mi ha stimolato e cosi di getto, mi è venuto alla mente che l'uomo ha una certa capacità di dominio sugli spazi. In fin dei conti da tempo si dice che le nuove tecnologie virtuali offrono un prolungamento dei nostri arti permettendoci di afferrare cose prima inafferrabili. Però l'uomo non ha alcun dominio sul tempo. Il tempo domina l'uomo. Noi vediamo gli spazi, riusciamo a deformarli, a renderli vicini o lontani a seconda delle esigenze..Noi, ma quello che mi assilla è che, quel "Noi" che vede è senza tempo. Tenta il dominio del corpo, dominio che forse un tempo possedeva, tenta di dominare l'agire di quel corpo sullo spazio. Ma quel Noi è fuori del tempo, è antecedente allo spazio che domina cosi come è antecedente al corpo che "usa" per muoversi in questo spazio. Quell'IO/NOI ha chiara la sensazione dell'esser-ci nel momento in cui incontra un Altro che lo vede. E' nel gioco di sguardi con l'Altro da sé che ci si sente scoperti, che si ha chiara la presenza del "nostro" corpo. E' forse per questo che, quel Noi, quell'IO se si vuole, sarà postumo allo spazio quando avrà lasciato il dominio del corpo. Ed ecco che solo allora il tempo non sarà più tiranno. Intanto ringrazio blunner, ospitato da Alberto Raviola con il post di cui sopra, e mi farebbe piacere se continuaste pure voi nella discussione. (mirco)

wildwest il 28/10/2003, alle ore 12 ha scritto:
coordinare
Avevo capto di dover solo coordinare l'Organismo. Non hai bisogno di alcuna autorizzazione.Puoi usare una chat sempre aperta da qui: http://www.psicopolis.com/psicopolis/novita.htm

mirco il 27/10/2003, alle ore 14 ha scritto:
Quale comunità?
Il dubbio, o amletico o volgare che sia, da le movenze al mio argomentare, lo nutre. Viva il dubbio dunque e a morte le certezze. Viva Galileo si acquieti Aristotile. Caro Wild, definiscimi una comunità ed io ti dimostrerò che psicopolis è poco più che un ammasso di concetti. La comunità è fatta di persone che comunicano tra loro, quindi che tra loro mettono in comune qualche cosa da con-dividere. Noi non condividiamo nulla poiché Noi non abbiamo ancora esistenza. Agire la comunità ha un senso solo se vi è una comunità di intenti. Tutti hanno idee, la cosa mi pare abbastanza semplice e scontata, pochi hanno però l'ardire di osare con-dividerle con Altri. Una comunità vive di comunicazioni, qui abbiamo movimenti solipsistici svincolati gli uni dagli altri. Come vedi, per te va bene com'è, per me occorre rendere la comunità agente. Se provassimo a condividerre i nostri punti di vista non ci resta per questo che la chat line. Psicopolis è una comunità a-cefala, nasce cosi, però occorre autoorganizzarsi per agire, per imbarcarsi in una impresa. Al momento Psicopolis gode di stasi, è individualista, e come fa notare "zero" non agisce. Mi dai dunque l'autorizzazione di indire la prima chat line a tema? Se si lo faccio subito, da domani metto all'ordine del giorno il tema e sollecito alla segreteria gli inviti. Fammi sapere. (mirco)

wildwest il 27/10/2003, alle ore 12 ha scritto:
La libertà non e' di moda
Caro Mirco, spesso non capisco i tuoi dubbi amletici. Ne' capisco lo stupore per una comunita' (Psicopolis) che secondo te non e' abbastanza viva. A me sembra piu' viva di tante altre. E non sento questa gran necessita' di "fare" (fare cosa?). Comunque per fare una chat non occorre alcun permesso: basta che ci si trovi a qualunque ora su una qualunque chat di Psicopolis (ce ne sono qua e la'). E per invitare gli altri basta usare una bacheca come questa o la mailing list della Segreteria.

mirco marchetti il 26/10/2003, alle ore 13 ha scritto:
COMUNITA' AGENTE
A mio parere una comunità è fatta di persone. Ovviamente, affinché Noi si possa esser distinti da una semplice massa, occorre ci si riconosca in delle unità di intenti. Dai vari interventi che, nel tempo, si sono ammassati nei vari forum di Psicopolis, la prima cosa che salta all'occhio è la dis-unità. Ognuno cammina per suo conto. A mio modo di vedere ciò è dovuto principalmente al fatto che, quasi mai si parla di Noi, nessuno conosce nessuno. Cosi tutti tutti tirano avanti per la strada propria. La comunità è fatta, lo ripeto, di persone, di storie di vita, di percorsi di senso, quindi di intenzioni con-divise o da condividere. Ma, notiamo che nel forum non abitano persone, piuttosto vi troviamo concetti privi o svincolati da una qualsivoglia matrice autoriale. E' per questo che in un post più addietro ho pensato di presentarmi dando conto di una sorta di biografia essenziale. Io dunque sono, ma vorrei un giorno arrivare a dire, Noi siamo. Mi rendo conto che un forum non è il luogo più adatto a far conoscenza di Noi stessi, dei nostri intenti, ma forse neppure è il luogo in cui risulta più facile "incontrar-Ci", o magari condividere azioni. Buttiamo giù a casaccio contenuti di senso in un contenitore che ci attrae nella forma ma che non sappiamo far funzionare proprio perché, nella spersonalizzazione, non può emergere né il senso comunemente condiviso, né se volete, una sorta di collante che possa far divenire questa miriade di egocentrismi scollegati una sorta di Noi con un fine da condividere. L'Idea della "Carta dei valori" era ottima, credo che il luogo più appropriato per condividerla sarebbe dovuta essere la chat ed un tavolo di lavoro settimanale in cui le varie sensibilità psicopolisiane si sarebbero dovute riunire. Abbiamo abbandonato il progetto dunque? Mi pare che emerse "L'Altro" quale valore fondamentale. Cosa ne dite dunque di incontrarci in chat sia per conoscerci che magari per lavorare, attraverso un approccio sistemico, alla condivisione di valori per psicopolis. "Quale futuro per Psicopolis?" potrebbe essere un tema di discussione per uno dei prossimi incontri via chat. Magari se lo si ritenesse opportuno, si potrebbe avvalersi durante questi incontri di uno dei tanti trainer di cui psicopolis dispone. Conosciamoci per diventare comunità. Né Io né Dio dunque, perché come ebbe modo a dire qualcuno: "beata la società che non ha bisogno di Eroi". Con affetto (mirco)

mirco il 23/10/2003, alle ore 13 ha scritto:
Action: Pro-pongo..
Pure io, caro zero, mi son trovato spesso a condividere alcune tue considerazioni. A tratti mi è parso di cogliere delle similitudini, delle affinità di intenti. Iniziamo da qui dunque. Premetto che questo forum è una sorta di bacheca, un luogo in cui ognuno affigge le proprie idee, le proprie perplessità, le proprie considerazioni. La comunicazione qui non è simultanea, occorre attendere. Non credo però che un forum di tal fatta possa mettere in atto sinergie orientate all'azione comunitaria, o comunque non è sufficiente. Al proposito va ricordato che le istanze di cui Psicopolis è composto, Senato, Akkademia, Corte, Artificia...etc, non sono immutabili e soprattutto si potrebbe pensare di aggiungerne di nuove. Esse sono comunque le articolazioni, gli organismi vitali, gli elementi di propulsione della comunità medesima. Abbiamo insomma un potenziale espressivo tra le mani ma, forse per miopia, forse per incapacità, forse anche per diffidenza, non riusciamo ad agire. Agire, azione, rappresent-azione. Parole che rimandano ad agente, attore. La parola Azione in senso più prettamente etimologico richiama all'atto, all'evento, all'impresa, all'opera, ad una iniziativa a delle gesta. La scenografia è psicopolis però mi par a volte di poter intravvedere delle affinità con i "Sei personaggi in cerca di autore" di pirandelliana memoria. Abbiamo la scena su cui muoverci, la scenografia, ma seppur il contesto sembrerebbe facilitante, non osiamo ma piuttosto siamo alla ricerca di un autore quasi che non ci sentissimo del tutto autor-izzati all'agire o comunque, quasi si attenda un'autorizzazione dall'alto. Abbiamo all'interno delle chat, dei sistemi di comunicazione immediata, usiamoli dunque. Che ne dite di "vederci" in chat, mettendo all'ordine del giorno un tema, ad es. "Agire la comunità" e tentare sinergie o azioni condivise, lungo le quali muoversi? Propongo dunque un giovedi dopo cena, ore 21-23. Si potrebbe tentare di coinvolgere la segreteria per poter raggiungere via mail tutti i cittadini in modo che possano per tempo dar adesione all'iniziativa. Ovviamente se si fosse in tanti, occorrerebbe spezzare i gruppi. Alla fine di ogni incontro qualcuno si farà carico di redigere una sorta di verbale e, attraverso il forum renderlo pubblico. Che ne pensa il primo akkademico? Cosa ne pensano gli altri?(mirco)

Adamus il 22/10/2003, alle ore 23 ha scritto:
Non capisco bene il problema
Zero, non capisco bene la questione che poni: vuoi spiegarti?

zero il 21/10/2003, alle ore 10 ha scritto:
agire la comunità
mi trova ancora una volta a condividere le visioni di mirco (come già feci in passato), e vorrei spendere due parole sull'azione....agire la comunità vuol dire per me saper cogliere gli stimoli intellettuati apportati ma contemporaneamente a questi stimili avere consapevolezza della realtà circostante (non virtuale), in questo modo lo stimolo e il confronto divengono startegie possibili che si tramutano in azioni concrete. Manca a psicopolis ancora una direzione per pesare di più per essere relamente comunità....come procedere? è un interrogativo interessante?

mirco il 29/9/2003, alle ore 19 ha scritto:
TESTO STIMOLO
Le professioni di aiuto fra concorrenza e solidarietà Il volume raccoglie una serie di saggi internazionali sul tema della trasformazione dei sistemi di welfare secondo le logiche neoliberali. Negli Stati dove la liberalizzazione si è già avviata, i dirigenti dei servizi e gli operatori sociali hanno dovuto rivedere profondamente i loro stili di lavoro cercando di coniugare la necessità di essere efficienti con l'esigenza di rispondere in modo appropriato alle attese degli utenti e delle comunità locali. Folgheraiter Fabio (a cura di), "La liberalizzazione dei servizi sociali. Le professioni di aiuto fra concorrenza e solidarietà", Erickson, 2003, 282 pp., euro 18,30 Ps. Io non l'ho ancora letto (mi è stato segnalato) ma, credo che gli argomenti in esso trattato, almeno mi par di capire, possano ulteriormente arricchire le argomentazioni sul lavoro sociale. mirco

mirco il 29/9/2003, alle ore 12 ha scritto:
IL FORUM
Caro wild, so che la mia vita c'entra poco con la pedagogia, anzi, forse non c'entra nulla. Però, se mi permetti, non credo che il forum debba essere monopolizzato da uno stimolo. Fai bene e plaudo al tuo tempismo non corrisposto invece agli altri organismi di psicopolis (eccezion fatta per il Senato), però credo che più sono gli stimoli che noi sappiamo proporre più corposa sarà la partecipazione. Come animatore ad esempio, nel momento in cui entro in un gruppo, io propongo, dissemino di stimoli il contesto in cui opero e, quindi, osservo quali stimoli vengono raccolti. Qui abbiamo una comunità virtuale in cui il numero degli iscritti cresce. Siamo però in pochi a tentare connessioni, e ci si rende conto pure che il tentare di "agire la comunità" è un'impresa assai ardua. Io credo che il nodo di questa rete virtuale possano essere i vari forum, ma ritengo occorra autoorganizzarsi e proporre prima di tutto una strategia operativa da condividere. Forse l'errore che ho fatto io risiede proprio nel non aver proposto che pochi stimoli, nel non essermi battuto a dovere per il funzionamento di Syntesis che invece avrebbe potuto avere un ruolo di programmazione strategica, visto che può operare la sintesi con-divisa delle varie istanze. Psicopolis è pieno di stimoli interessanti, quello che manca, a mio parere è una programmazione che riesca a cogliere strategie condivisibili per poter agire la comunità. Scusami ma, personalmente, a me non stimola particolarmente il tuo contributo, mentre sono interessato ad altri discorsi o confronti che, e di questo sono certo, magari interesseranno poche persone però, caro wild, permettimi di poterne parlare sul forum di discussioni che, lo ricordo, è di tutti e per tutti. Un abbraccio (mirco)

wildwest il 26/9/2003, alle ore 2 ha scritto:
Cosa fa un pedagogista?
Mirco, la tua vita e' un poema ma cosa c'entra col dibattito sulla pedagogia? C'e' qualcuno che vuole spiegarmi cosa fa in concreto un pedagogista?