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Università Statale di Milano, Facoltà di Lettere e Filosofia con Indirizzo Psicologico, Anno Accademico 2008/2009

TESI DI LAUREA di ROBERTA MIGLIACCIO
Relatore: Proff. F. Vanni / Correlatore: E. Funari

Traumi e disturbi che si possono manifestare durante l'età evolutiva

INDICE

Introduzione
cap 1: cos'è la psicologia dello sviluppo
cap 2: quali sono i traumi e le problematiche psicologiche che si possono manifestare durante la prima fase dello sviluppo (da 0 a 6 anni e mezzo).

Età neonatale ed infantile:
strategie per la loro risoluzione
cap 3: quali sono i traumi e le problematiche psicologiche che si posono manifestare durante la seconda fase dello sviluppo (da 6 anni e mezzo a 10 e mezzo).
Età infantile: strategie per la loro risoluzione
cap. 4: quali sono i traumi, e le problematiche psicologiche che si possono manifestare durante la terza fase dello sviluppo ( dai 10 anni e mezzo ai 14 e mezzo).
Età puberale: strategie per la loro risoluzione
cap. 5: quali sono i taumi e le problematiche psicologiche che si possono manifestare durante la quarta fase dello sviluppo ( dai 14 anni e mezzo ai !8 e mezzo).
Età adolescenziale: strategie per la loro risoluzione
Conclusioni
Bibliografia

 

Introduzione

Con questa mia Tesi intendo affrontare quali possono essere i Traumi ed i Disturbi Psicologici che si possono manifestare durante le Quattro Fasi dello Sviluppo(da zero a diciotto anni e mezzo). Voglio altresì affrontare quali possano essere le azioni che si debbano mettere in campo per la risoluzione (quantomeno parziale) dei problemi stessi.

Cap. 1 . COS'E' LA PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

Vi sono Quattro Fasi dell'Età dello sviluppo, per mezzo delle quali si descrive la crescita degli individui.

PRIMA FASE: ETA' NEONATALE ED INFANTILE (da zero a 6 anni e mezzo).
SECONDA FASE: ETA' INFANTILE ( Da 6 anni e mezzo ai 10 e mezzo).
TERZA FASE: ETA' PUBERALE (da 10 anni e mezzo ai 14 e mezzo).
QUARTA FASE:
ETA' ADOLESCENZIALE ( DAI 14 ANNI E MEZZO AI 18 E MEZZO).

Si intende per Psicologia dell'Età Evolutiva quella Specializzazione Psicologica che affronta i Traumi e le Problematiche Psicologiche correlate ad essi.

La Psicologia dello Sviluppo esamina il carattere; le emozioni; i sentimenti; gli affetti; le relazioni delle persone in Fase Evolutiva.

Tramite questa Disciplina Psicologica si può imparare a riconoscere quali sono i Problemi Psicologici ad essi correlati. Quali possono essere le Strategie e le Azioni da mettere in campo per la Risoluzione dei problemi.

E' questa quella Disciplina a cui compete la Gestione del Ruolo Materno e di quello Paterno.

Inoltre insegna ai Genitori come instaurare relazioni Sane con i propri Figli/E. Prima con il gioco; poi con i compagni di Asilo d'Infanzia; Scuola Materna; Scuola Elementare, Scuola Media; Scuole Superiori.

Capendo cosa sia la Psicologia dell'Età dello Sviluppo si può riuscire ad essere Genitori Capaci: comprensivi, affettuosi, autorevoli. Capaci di Educare.

Se si vuole avere una Prole, allora si dovrà comprendere quale debba essere il Ruolo della Madre e quale quello del Padre.

Solo così facendo si potranno crescere Figli/E che, un domani, saranno adulti civili, seri e responsabili. A loro volta, saranno capaci di procreare.

Cap.2 - QUALI SONO I TRAUMI ED I DISTURBI PSICOLOGICI CHE POSSONO MANIFESTARE DURANTE LA PRIMA FASE DELLO SVILUPPO.

STRATEGIE PER LA LORO RISOLUZIONE

I Traumi Psicologici che si possono manifestare durante le Fasi Evolutive degli individui sono generalmente dettati da un "Attaccamento Insicuro": ossia la Madre ed il Padre non sono stati capaci di far sentire ai loro Figli/E tutto l'amore che provano per loro. I Neonati hanno bisogno, da subito, di sentire il calore umano, l'affetto e l'amore dei loro Genitori.

Un "Attaccamento Insicuro" porterà i Neonati a soffrire della cosiddetta "Ansia d'Abbandono: la mancanza di punti di riferimento affettivi ed educativi.

Questi si sentiranno soli al mondo.

Un ulteriore Trauma Psicologico che si può presentare, è la mancata risoluzione del "Complesso di Edipo" , per i Bimbi, e del "Complesso di Eritrea", per le Bimbe.

Se i Genitori non sono stati in grado di assicurare ai propri Figli/E un "Attaccamento più che Sicuro", i Neonati non avranno punti di riferimento affettivi; a meno chè non ci sia stata la presenza dei Nonni che abbiano sostituito il Ruolo della Madre e quello del Padre. Diversamente potrebbe essere che Amici Intimi dei Genitori si siano presi cura della loro Prole, ed abbiano garantito loro un "Attaccamento veramente Sicuro".

Se ciò non avviene (ossia se i Neonati perdono i loro punti di riferimento affettivo ed educativo) si genererà in loro l'"Ansia d'Abbandono", che li porterà ad avere problemi affettivi, motori, intellettivi.

Un Trauma tipico di questa Fase dello Sviluppo è la Risoluzione del "Complesso di Edipo".

Durante i tre anni e mezzo della vita dell'Infante, il Padre dovrà far conoscere al proprio Bimbo tutto il suo mondo affettivo; cosicchè il Bimbo avrà interiorizzato tutto il suo amore per lui. Le sue emozioni; stati d'animo; relazioni.Per le Bimbe vale il contrario. Se il Bimbo, a questa età, avrà scoperto completamente tutto il mondo interno del Padre, esso avrà instaurato un "Attaccamento Sicuro". Per le bimbe: il contrario.Stante questi presupposti, a questa età il bimbo vorrà dare un bacio sulla bocca alla sua Mamma; poichè, essendo figlio di suo Padre, e sapendo che i genitori si baciano, vorrà provare a baciare la mamma, sposa del suo Papà: cioè la sua Metà in Amore. Per le bimbe vale il contrario. La Madre dovrà dire a suo figlio che non può baciarla sulla bocca, perchè è suo figlio, ma lo potrà baciarla il padre, essendo suo marito.Il bimbo, a questo punto, incomicierà ad essere Geloso del Padre, che vivrà come "Rivale in Amore".Per le bimbe vale il contrario. Questo è il periodo in cui i Bimbi/E sono dipendenti dal genitore dello stesso sesso; ma vorranno essere loro le Mogli ed i Mariti. La madre,a questo punto, dovrà scambiare il ruolo con il Padre: lei dovrà essere il punto di riferimento affettivo per il suo Bimbo ed il Padre quello Educativo. Per le bimbe vale il contrario.Invertendosi i Ruoli, I Genitori potranno trasmettere ai loro Figli ambedue i mondi interni (Padre/Madre) e i due Stile Educativi.La prole, a questo punto, sarà dipendente da entrambe i Genitori.

Verso i 5 anni 5 anni e mezzo, i Figli/E è possibile che diventino controdipendenti nei confronti del Padre/Madre, poichè vorranno spodestarli nel loro Amore Coniugale, e vorrenno sposare: i Bimbi, la madre; le Bimbe, il PadreA questo punto, il Genitore del sesso opposto dovrà dire a sua Figlia/o che essi sono troppo piccoli e che non si possono sposare parenti (nascerebbe, molto probabilmente, Prole Malata), e che loro sono troppo grandi per sposarli. Un giorno troveranno una Donna/Uomo che gli ricorderanno il mondo interno dellla Madre/Padre.E' probabile che in questa fase della Risoluzione del "Complesso di Edipo" e di "Eritrea" i bimbi non capiscano immediatamente che la differenza di età è tale da non consentirle/gli di vivere per tutta la vita insieme, ma tentando e ritentando a spiegare loro che questo non è il giusto modo di crescere Loro capiranno, e vorranno subito fare qualcosa con i loro genitori, i quali sono diventati i loro primi due punti di riferimento. (Entrambe Affettivo ed Educativo).Se succede questo: ossia se i Bimbi/E avranno un "Attaccamento sicuro" ed avranno risolto i "Complessi di Edipo e di Eritrea", questi diventeranno interdipendenti dai Genitori, ed incominceranno a vivere la loro vita indipendentemente, relazionandosi con i genitori secondo un rapporto Padre Figlia e Madre e Figlio, tale da essere vissuto dai bimbi come figli affettivi della Madre e le Bimbe del Padre. L'educazione sarà quella che avranno deciso di dare i Genitori (insieme) ai loro Figli.

Se ciò non dovesse avvenire si potranno manifestare i seguenti disturbi psicologici:

  • Scarso Appetito
  • Scarsa Motilità
  • Introversione

Se si presentano problemi di scarsa motilità, è bene stimolare i bambini a giocare: provando a muoversi, prima con la mano dei genitori, poi cercando di inventare giochi che li portino a muoversi da soli. Se si presentano problemi di scarso appetito, è bene inventare giochi di movimento, per aumentare la fame. Per l'introversione, credo si debbano stimolare i bambini ad entrare in relazione con il prossimo, inventando giochi di socializzazione.

E' inoltre possibile che si verifichino altri problemi, quali:

  • scarsa voglia di divertirsi
  • incapacità a stare in coppia od in gruppo
  • difficoltà nella memorizzazione
  • difficoltà a far di conto
  • difficoltà nell'ascolto
  • difficoltà nell'apprendimento

In questi casi è consigliabile l'ausilio di uno psicologo che cerchi di capire quali sono i motivi e le cause che dettano i precedenti problemi sù elencati.

Lo Psicologo dovrà verificare se i bambini abbiano un "Attaccamento Sicuro" e se essi abbiano risolto i "Complessi" sopra citati; poichè credo che tali problemi siano dovuti a questo, stante che se ciò non fosse, abbiamo tanti esempi di bambini allegri, vivaci, energetici e pieni di voglia di giocare.

E' probabile che i Genitori, in questi casi, abbiano invertito i loro ruoli, cosicchè i bambini non sono più in grado di riconoscersi nella coppia (dell'asilo; scuola materna; inizio elementari; e nel gruppo).

E' possibile che i bambini abbiano interiorizzato il mondo interno del genitore opposto (in primis) e non abbiano risolto i "Complessi. Diversamente, come detto poc'anzi, sarebbero indipendenti; quindi non si potranno verificare tali problemi.

Oltremodo sarebbero interdipendenti, poichè con la Risoluzione del "Complesso di Edipo" e del "Complesso di Eritrea" i Bimbi/E sarebbero in grado di ascoltare, proporre, rivedere, cambiare; con le persone con cui si relazionano.

Cap. 3 - TRAUMI E PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE CHE SI POSSONO MANIFESTARE NELLA SECONDA FASE DELLO SVILUPPO

STRATEGIE PER LA LORO RISOLUZIONE

Durante questa fase, le problematiche psicologiche ed i trauni che si possono manifestare sono più o meno gli stessi della fase precedente.

I bambini vanno a scuola; vengono inseriti in un gruppo classe; fanno nuove amicizie; si formano le prime coppie; si incomincia ad apprendere.

Se ciò non avviene dipende sempre da un "Attaccamento Insicuro" e da una mancata risoluzione dei "Complessi".

E' consigliabile uno Psicologo in classe che segua quegli individui che presentano problemi; e che questi abbia colloqui con i genitori.

Lo Psicologo dovrà chiarire ai genitori quali sono i ruoli Paterno e Materno e cercare di stabilire "Attaccamento Sicuro", onde evitare "Ansia di Abbandono".

Cap. 4 - TRAUMI E DISTURBI PSICOLOGICI CHE SI POSSONO MANIFESTARE DURANTE LA TERZA FASE DELLO SVILUPPO

STRATEGIE PER LA LORO RISOLUZIONE

Stante che credo di aver fatto capire che i Traumi e le Problematiche psicologiche dell'età evolutiva dipendono tutte da un "Attaccamento Insicuro"; da una mancata Risoluzione del "Complesso di Edipo" e da una generale Controdipendenza verso gli adulti i possibili problemi che si possono presentare in questa fase sono:

  • difficoltà a stare con ragazzi dell'altro sesso
  • creazione di gruppi femminili e maschili ristretti

ed inoltre le difficoltà fino a quì menzionate.

Ricordiamoci che la preadolescenza è il periodo in cui avviene lo sviluppo puberale: Incominciano ad essere presenti i primi stimoli sessuali. Se siamo in presenza di questi problemi, è bene, a mio parere, consigliare ai ragazzini la frequenza presso qualche CAG (Centro di Aggregazione Giovanile), ove vi sono Animatori ed Educatori che attraverso la loro Professionalità, e Competenza, possono creare gruppi secondo diverse attività. Relazioni piacevoli.Si impara a stare insieme, facendo qualcosa.

 

Cap. 5 - TRAUMI E PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE CHE SI POSSONO MANIFESTARE DURANTE L'ULTIMA FASE DELLO SVILUPPO

STRATEGIE PER LA LORO RISOLUZIONE

L'Adolescenza è la più critica Fase dello Sviluppo, poichè i ragazzi, durante questo periodo della loro vita, è molto probabile che rimangano controdipendenti verso il mondo degli adulti, al quale si stanno avvicinando.Incominciano a ribellarsi; a rifiutare l'autorità; possono accusare gli adulti di avergli costruito e presentato un mondo in cui non si riconoscono.Spesso tendono a crearsi un Gruppo ristretto di amici; ove il Leader non fa accedere altri compagni che la pensano diversamente da lui, ed il Gruppo fa scudo verso il Leader. Questi sono Gruppi molto chiusi, dove il collante che li tiene uniti sono:

  • la ribellione
  • la violenza (verbale e fisica)
  • l'uso di droghe ( forse anche "spaccio")
  • la totale chiusura verso l'esterno
  • l'abbandono scolastico
  • la mancanza di interessi
  • la mancata voglia di diventare indipendenti, sia psicologicamente che economicamente
  • il non rispetto delle regole civili e di normale convivenza (a parte nel Gruppo di Appartenenza)

Essi, facilmente, possono diventare Droup Out: sta a dire "a rischio". Le strategie che si possono mettere in atto sono:
  • cercare di frantumare il Gruppo Dei Pari, agendo su coloro che sono meno daccordo con il Leader
  • proporre loro di frequentare dei centri giovani; dove possono incontrare ragazzi più grandi di loro, che forse hanno qualcosa da trasmettergli. Quì possono imparare a relazionarsi correttamente e sperimentare attività che non avevano mai fatto prima. Discutere , con i più grandi, i propri problemi. Confrontarsi.

Si può consigliare a questi un Encounter, ove si parla dei propri problemi; dei propri sentimenti; emozioni; pensieri sul mondo che li circonda; sulla loro vita.

Inoltre si può proporre un "Laboratio di Dinamiche di Gruppo e di Comunità", coinvolgendo, oltre i ragazzi, amici e parenti. Insegnanti.

CONCLUSIONI

Spero che in questa mia piccola Tesi, io sia riuscita ad individuare quali possono essere i Traumi e le Problematiche Psicologiche che si possono manifestare durante L'Età Evolutiva.

Spero, inoltre, di aver trovato qualche possibile soluzione ai problemi elencati.

Conscia dei miei limiti ringrazio il mio Relatore (Proff. F. Vanni) ed il mio Correlatore (Proff. E. Funari).

Roberta Migliaccio

BIBLIOGRAFIA

- Psicologia (Corso Introduttivo) E.R. Hicgard/E.C. Atkinson/R.L. Atkinson (Giunti Editore)

- Manuale di Psicologia dello Sviluppo, Luigia Camaioni, (Il Mulino)

- La Nascita Psicologica del Bambino, Margaret S. Mahler/Fred Pine/Anni Bergman, (Bollati Boringhieri)

- Normalità, Salute e Malattia nel Bambino, M. Bertolini/G. Geitlinger/A. Guareschi Cazzullo, (Editiemme)

- Psicologia Sociale, Kennet J. Gergen/Mary M. Gergen, (Il Mulino)

- Teoria Dinamica della Personalità, K. Lewin, (Giunti Editore)

- Psicologia Sociale dei Gruppi, J.W.Thibaut/H.H. Kelley, (Il Mulino)

- Dinamiche di Gruppo (teoria e metodo del lavoro con piccoli gruppi), J. Luft, (CittàstudiEdizioni)

- Istituzioni di Pedagogia e Scienze dell'Educazione, Massa, (Editori Laterza)

- Le Misure del disagio psicologico, Paolo Crepet, (La Nuova Italia SCientifica)

- A che Gioco Giochiamo, Eric Berne, (Tascabili Bompiani)

- "Ciao!"... e Poi?, Eric Berne, (Tascabili Bompiani)

- Gioco e Realtà, D.W. Winnicott, (Armando Editore)

- Istruzioni per rendersi infelici, P. Watzlawick, (Feltrinelli Editore)

- Legami di Famiglia per amore, per odio, per sempre, Vera Slepoj, (Mondadori Editore)

- Il Mondo Incantato: uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe, Bruno Bettelheim, (Saggi/Feltrinelli)

- Elogio dell'Immaturità, Poetica dell'Età Irraggiungibile, Duccio Demetrio, (Raffaello Cortina Editore)

 

 

 

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