IDEATARI
Ruolo e competenze dei lavoratori dell'Immateriale |
|
L'idea di tempo libero è fuorviante. Il Soggetto non può alienare una parte del proprio tempo, rinunciando alla sovranità su di esso, in nome di un'altra parte su cui avrebbe la sovranità. La desovranizzazione del tempo, una volta accettato il patto faustiano del materialesimo, non può che essere totale. Lo scenario post-moderno si caratterizza per due grandi categorie di lavoratori: quelli che lavorano per il materiale (cose, oggetti, simulacri) e quelli che lavorano per l'immateriale (idee, legami, passioni). La post-modernità è la prima epoca nella quale l'Immaterialesimo sembra sul punto di competere col potere del materialismo. Gli ideatari sono al centro dell'onda immateriale. Possono essere l'avanguardia del processo di ri-sovranizzazione generalizzata del tempo, facendolo diventare tutto "libero". Oppure possono essere al servizio dello spossessamento del tempo, facendolo diventare del tutto "asservito". Il turismo può essere un insignificante spostamento di scenario, o può essere un decisivo scenario di spostamento. "Aistanomai" è il verbo greco che indica il sentire, ma è questa la radice delle moderne parole "estetica" e "movimento". Il turismo deve promuovere la "ex-stasi": ciò che i giovani, non trovando più nella vita quotidiana, cercano per via chimica. La distinzione non risiede solo nell'etica. E' anche un problema di competenze. Il sapere, saper fare e saper essere degli ideatari è insieme causa ed effetto della loro scelta di campo. Il core knowledge degli ideatari può essere ricercato nelle dimensioni minoritarie, marginali e represse nella Modernità, proprio perché gli ideatari sono alla testa dell'onda crescente di una nuova civilizzazione (l'Immaterialesimo):
Queste competenze riguardano la cognizione (sapere), la strumentazione (saper fare) e il comportamento (saper essere). Il problema è che l'apprendimento di queste competenze non può avvenire tramite agenzie e maestri della Modernità. Riferimenti bibliografici dell'autore su questo tema Contessa G.
"L'ANIMAZIONE" CittàStudiEdizioni, Milano, 1995 |