Abstract
This contribution tries to reconstruct Heideggers reflection
about alterity problem in Sein und Zeit and in the years from 1919
until 1928. The Mitsein doesnt represent the only existential
structure that makes the Dasein able to exist with others. Heidegger
speaks also about Fürsorge and, in Metaphysische Anfangsgründe
der Logik. Im Ausgang von Leibniz (1928), he suggests a
relationship between the originary temporality of the
Dasein and the other as you. So, the alterity problem
has an ontological significance because the Dasein and the other
are not two metaphysical subjects.
1. Le strutture dellalterità in Essere e tempo
1.1 Il mondo comune e lente come utilizzabile per gli altri
È opinione diffusa, confermata dalla scarsità di materiale
critico, quella secondo cui Heidegger ha trattato lalterità
per supplire preventivamente a eventuali e inopportune mancanze
della sua speculazione, relegandone il senso a mere esigenze di
completezza.
Lesserci apparirebbe incastonato in uninvalicabile dimensione
solipsistica e
realizzerebbe la sua apertura allessere in una condizione
di completo isolamento. Il problema dellaltro figurerebbe
così come un problema non affrontato da Heidegger.
Tuttavia Heidegger si occupa di tale problema e spiega che lalterità,
come altro esserci, è presente nel mondo. Infatti, in Essere
e tempo, laltro è introdotto subito dopo lillustrazione
della mondità e della struttura dellessere-nel-mondo
(In-der-Welt-sein), con la quale Heidegger chiarisce come lesserci
non si tenga in disparte rispetto al mondo, ma ne sia coinvolto;
allo stesso modo lesserci non può essere posto isolatamente
nel mondo: «Lanalisi dellessere-nel-mondo ha reso
chiaro che non è dato innanzitutto, e non è mai dato,
un soggetto senza mondo. Allo stesso modo non è mai dato,
innanzitutto, un io isolato senza gli Altri»1 . Nel mondo
ci sono gli altri e la possibilità per lesserci di
rapportarsi a essi è fondata ontologicamente: «il mondo
è già sempre quello che io con-divido con gli Altri.
continua >>>>>
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