HACKERLAB-Italia / L'unica idea davvero post-moderna oggi in Italia

Un po'antro del mago Merlino, un po' Bat-caverna, un po' magazzino di Mad Max: così si presenta l'hackerlab di Milano. L'iniziativa giovanile piu' geniale del decennio, che dovrebbe essere finanziata, coccolata e ospitata da tutti gli Enti Locali di buon senso vieve in un fatiscente edificio okkupato. però vive benissimo grazie alla generosità, la genialità e la gentilezza dei giovani che la fanno vivere. In cosa consiste l'HackerLab? 1. Riutilizzo di tutto il materiale informatico che viene buttato perche' i ritmi del mercato lo fanno ritenere obsoleto; 2. invenzione di soluzioni creative e informali; 3.spazio di smanettamento libero; 4. presenza di volontari geniali, in funzione di animatori-istruttori-assemblatori. Insomma qualcosa che andrebbe replicato in ogni quartiere di ogni città, come spazio di socializzazione, di alfabetizzazione informatica e di riduzione del famigerato skills-shortage italiano(mancanza di competenze).

AUTOPRESENTAZIONE DELL'HACKER LAB DI MILANO

Siamo un gruppo bizzarro, nato intorno ad una parola che in 50 avremmo definito in 100 modi diversi; eterogeneo, nato in provetta (una mailing-list), siamo una anomalia in una anomalia, un esperimento sociale nell'esperimento sociale, assenti da ogni topologia dello spazio fisico ed immateriale.Solo per il fatto di esistere meritiamo di resistere.

Il 9 giugno 1998, al CPA di Firenze, l’assemblea conclusiva dell’Hackit98 assegnava alle realta’ milanesi – Decoder ed ecn-MI – il compito di ospitare a Milano l’Hackit99. Dopo una prima serie di riunioni tenute di volta in volta in diversi spazi cittadini (Leoncavallo, Bredaoccupata, Cox18, Sqott, Deposito Bulk), veniva deciso di chiedere al Bulk di ospitare l’inizitiva. Da quel momento tutte le riunioni di preparazione del meeting si sono svolte al Deposito Bulk. Il successo dell’iniziativa e’ gia’ storia e anche il percorso seguito per realizzarla aveva via via aggregato nuove persone. Una volta terminato l’hackit ci siamo contati ed eravamo una trentina. Si trattava di un gruppo nuovo, nato in questo luogo dentro un’esperienza molto specifica.

Il LOA - hacklab MI, e’ una realta’ permanentemente in fase di costituzione. LOA e’ una citazione: i loa sono spiriti voodoo presenti con significativa frequenza nella letteratura cyberpunk, archetipi culturali incarnati nelle strutture della rete e della tecnologia, forze dell'inconscio collettivo. All'inizio di questa esperienza, abbiamo tentato di elaborare un manifesto,che abbiamo presentato all'assemblea del Bulk e che e' stato parzialmente rielaborato in occasione degli Stati Generali del Bulk tenutisi nel luglio 2000. In un anno di vita, le esperienze, gli interessi e le storie dei partecipanti al LOA si sono incrociate e mescolate, dando vita a diversi progetti, idee, deliri, smanettamenti, che hanno riempito le nostre giornate e che hanno dato sostanza alle nostre iniziative. Il prossimo anno si preannuncia ricco di cose da fare, di problemi da affrontare e di proposte da sostenere, dal confronto con le novelle leggi che tentano di chiudere la *dimensione rete* e in generale le possibilita' di autoproduzione e autoorganizzazione, alle proposte di obiezione di coscienza rispetto all'utilizzo di software proprietario nelle universita', dai corsi di UNIX e programmazione in C ai seminari sui piu' svariati argomenti.

Ogni martedi' verso le 22.00 ci incontriamo al Bulk, dove ha sede l'hacklab, in via Niccolini 36 (forse 34; con i numeri civici c'e' un po' di confusione da queste parti ;-). La nuova sede del Bulk, occupata a Capodanno e diventata operativa dopo lo sgombero da via Don Sturzo avvenuto il 2 marzo 2000, e' raggiungibile con i tram 29-30-33-14-12, gli autobus 94-41-52-51-70-3-4 e a dieci minuti dalla stazione FS Garibaldi della linea 2 delle MM.

Potete scriverci a loa@ecn.org o tentare di beccarci in IRC sul canale #hackit99 sul server di Isole nella Rete (www.ecn.org:6667)

ELENCO DEGLI HACKAB IN ITALIA