VIVERE SENZA BARRIERE
Convegno nazionale a Torino (13/14 ottobre 89) sui piani
di eliminazione delle barriere architettoniche. Nel giugno 1988 la consulta
per la Sanità dell'A..N.C.I. Piemonte (in accordo con la Presidenza)
decise di approfondire l'eventualità di organizzare un convegno sui
"piani di eliminazione delle barriere architettoniche" introdotti dall'art.
32 della legge 41/1986 (legge finanziaria). Questa esigenza maturò
per ragioni diverse. Innanzi tutto l'associazione dei disabili, ed in particolare
il comitato regionale per l'eliminazione delle barriere architettoniche,
da molti mesi sollecitavano Regione, A.N.C.I., Prefetti e Comuni ad applicare
e/o verificare l'applicazione del disposto legislativo; in secondo luogo
alcuni Comuni chiedevano all'A.N.C.I. informazioni circa i termini di predisposizione
dei piani; infine tra i commissari della Consulta per la Sanità emergeva
l'esigenza di arricchire il proprio programma di attività affrontando
il problema delle barriere architettoniche. Con questo insieme di obiettivi
è stato costituito un gruppo tecnico a supporto del lavoro della
Consulta, composto da progettisti e ricercatori impegnati da temo su tali
questioni. Insieme si è deciso di avviare innanzi tutto una indagine
per conoscere la situazione relativa all'applicazione dell'art.32 della
legge 41/86 in Piemonte, indagine che permettesse al contempo di cogliere
le modalità con cui erano stati eventualmente predisposti i piani
e le ragioni del contrario, ed i problemi incontrati. Sono pervenute ad
oggi 887 risposte (in un universo, lo si ribadisce, di 1209 Comuni). L'elaborazione
è stata svolta in tre momenti diversi, a quota 496 risposte, a quota
736 ed infine a quota 887. Dalla terza elaborazione sono emersi alcuni risultati.
I Comuni che hanno predisposto il Peba sono il 7,1%, quelli che lo hanno
in corso il 18,6%, quelli che non lo hanno redatto il 73,5%. Solo il 22,9%
di questi 887 Comuni ha già predisposto nel passato progetti di eliminazione
delle barriere architettoniche negli edifici comunali; se si considerano
solo i Comuni che hanno predisposto il Piano tale percentuale sale al 46%,
per quelli che lo hanno in corso la percentuale si attesta sul 30%. Questo
dato rivela che maggiore attenzione all'attenzione della legge vi è
stata laddove già si opera in questo settore da anni. Le ragioni
per le quali i Comuni non hanno predisposto i piani di eliminazione delle
barriere architettoniche sono diverse: mancanza di informazione, di risorse
economiche che di personale, ma anche perché molti di essi ritengono
che nel proprio Comune non vi siano barriere architettoniche o "non vi siano
handicappati" rivelando per lo meno una concezione molto restrittiva di
dati concetti. Una indagine simile a quella condotta per i Comuni è
stata avviata anche tra le sei province piemontesi e le sessantatré
U.S.S.L. I risultati finali e completi delle indagini sono stati presentati
nel convegno del 13 e 14 ottobre che si è tenuto a Torino presso
Torino Esposizioni. Segreteria ANCI Piemonte