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 A PROPOSITO DI …

Continuiamo anche in questo numero con "l'inchiesta" avviata sul mondo della psicoterapia, i suoi protagonisti ed i suoi fruitori.
Questa volta abbiamo cercato di esplorare la situazione utilizzando 4 domande - stimolo:
1-      come si possono avere informazioni sugli psicoterapeuti esistenti
2-      come si può compiere una scelta anche dal punto di vista dell'impostazione teorica dello psicoterapeuta e "controllarne" la veridicità
3-      quale sarà in Italia il futuro della psicoterapia (ci sarà un calo nell'utilizzo così come avviene negli USA)?
4-      quali sono  i disturbi più frequenti attualmente.

Come nella precedente occasione abbiamo intervistato psicoterapeuti di differente impostazione (qui elencati rigorosamente in ordine alfabetico: LUIGI  DE MARCHI - psicoterapeuta umanista reichiano, pioniere della ricerca psico-sociologica in Italia, fondatore della psicopolitica, noto anche per il suo impegno in campo sociale; FRANCA MAZZEI - psicoanalista di indirizzo neofreudiano, direttrice dell'Istituto Neofreudiano di Psicoanalisi di Milano; DIEGO NAPOLITANI - gruppo-analista, fondatore della SGAI (Società GruppoAnalitica Italiana), ha applicato nell'istituzione psichiatrica la psicoanalisi ed ha fondato e diretto nel '61 al '75 tre comunità psichiatriche; LUIGI FASCE - psico-socio-analista, fondatore dell'Associazione Ariele ed elaboratore della psicoterapia progettuale.
Ciò che mi pare particolarmente interessante è rilevare che, pur da punti di vista teorici diversi, alcuni "fenomeni" dell'area della psicoterapia sembrano poter essere osservati e interpretati in modo che pare comune per lo meno secondo certi parametri.
Ci piacerebbe che le nostre interviste riuscissero a stimolare un dibattito ed un confronto allargato, soprattutto in un momento come questo nel quale si parla di Albo e, più specificamente, di "Elenco speciale per gli psicoterapeuti". La nostra testata potrebbe essere così il veicolo per un confronto diretto fra opinioni che, pur diverse, consentirebbero di amplificare la riflessione su alcuni dei temi classici che da tempo tormentano "la psicologia del disagio".

A cura di Margherita Sberna