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A sei mesi dal mio ingresso
nel CD nazionale della SIPs mi pare necessario informare i miei elettori
sulla situazione, che è anche peggiore di come mi pareva quando mi sono
candidata.
Innanzi tutto non esiste una linea "politica" per il futuro dell'Associazione
con la quale confrontarsi: i "volenterosi" si danno da fare ma
piuttosto a caso, con ovvi risultati.
I problemi sembrano derivare anche da una interpretazione a mio parere ristretta
dello Statuto che prescrive un ricambio biennale del CD, idea pensata per
la continuità ma per ora totalmente fallimentare nei risultati anche per
le modalità di comportamento del Presidente. Marini infatti fonda la sua
azione su alcuni presupposti impliciti e per lui scontati piuttosto divergenti
dallo Statuto e dal Regolamento:
1- le
decisioni del CD precedente restano confermate,
2- per tutto il
resto sta a lui prendere una posizione e al CD ratificarla, a posteriori.
Per quanto riguarda il passato, sono perfettamente d'accordo
salvo per ciò di cui deve rispondere l'attuale CD (tipo bilancio preventivo
'96 mai approvato dall'attuale CD ma presentato all'approvazione dell'Assemblea
dei Soci come se
) . Forse Marini pensa che, dato che la parte di CD
che rimane confermata è numericamente la maggioranza, in pratica continua
a gestire la Società.
Per quanto riguarda poi il presente ed il futuro, la cosa è del tutto
diversa: la SIPs è un'associazione democratica non presidenziale, il che
significa che è il CD a governarla" e non il Presidente il quale ultimo
per la verità dovrebbe realizzare il mandato del CD. In realtà, per lo
meno lo scorso maggio, il CD si è trovato a ricorrere un Presidente che
agisce istintivamente e con scarsa considerazione del ruolo suo e del CD,
facendo danni qua e là, senza mai preoccuparsi delle conseguenze e soprattutto
con una lungimiranza politica del tutto nulla. Per fare degli esempi, non
esiste una linea di azione per l'affiliazione delle nuove associazioni ex
divisioni professionali: il Presidente decide quota e modalità; non esiste
una linea culturale: che vuole organizza come gli pare le giornate di studio,
convegni, congressi; in membri dell'INPPA (associazione di cui siamo partner
dell'AUPI) non sono neppure comunicati al CD e quelli del Comitato Organizzatore
del prossimo convegno EFPPA, nel '99, sono affiancati da altri di cui il
CD non è informato; i membri del Comitato Scientifico ordinatore dello stesso
Convegno sono una scelta autonoma e sempre riservata al Presidente, anche
in questo caso fatta senza logica o strategia alcuna. La cosa seccante è
il dover rispondere sull'esterno di comportamenti altrui sono solo non condivisi,
ma anche sconosciuti. Poiché non sono d'accordo su questa prassi che oltretutto
non pare portare nessun beneficio, non intendo rassegnarmi all'idea e cercherò,
per quanto mi è possibile, di riportare la situazione per lo meno alla legalità.
M. Sberna