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LA STRAZIANTE REALTA' DEL
BAMBINO ABUSATO,
UN DRAMMA CHE COINVOLGE L'INTERO NUCLEO FAMILARE
Sempre più frequentemente la stampa e la televisione
danno notizia di bambini sessualmente abusati in famiglia, a scuola, nei
centri ricreativi o in parrocchia. Questa tristissima realtà di sfruttamento
si sta manifestando nella coscienza collettiva anche nel nostro paese.
Certamente l'abuso sessuale compiuto sui bambini fa parte della storia dell'infanzia
; ma sembra che la civiltà consumistica esalti tali condotte. La necessità
di sperimentare sempre nuove sensazioni, perché non si è capaci di renderne
alcuna appagante, impone di ricorrere anche ad inusuali avventure.
Si tende, delle volte, a capire queste azioni affermando che il minore era
consenziente al rapporto sessuale. L'abuso sessuale non può essere circoscritto
al caso di violenza fisica o di minaccia di un male, ma deve necessariamente
comprendere anche tutti quei casi in cui non può esservi un libero e consapevole
consenso da parte del ragazzo proprio in funzione della sua immaturità o
del particolare rapporto di dipendenza psicologica che lo lega all'abusante.
La violenza non è solo quella fisica ma anche quella psicologica e in rapporto
bambino-adulto la "seduzione" da parte dell'adulto comporta necessariamente
una costrizione psicologica a cui il ragazzo non è mai in gradi di sottrarsi,
tanto più quando questa costrizione è sottile e velata. Soprattutto quando
poi l'adulto riveste nei confronti del bambino un ruolo di autorità, quasi
un modello, un appoggio, che rende così impossibile un rapporto paritario.
La reale entità delle violenze perpetrate sui minori è poco conosciuta;
infatti i genitori tendono a non denunciare il crimine, sia per ignoranza
che per paura. Ancor più sono rare le denunce nel caso di incesto per timore
che l'intervento giudiziario distrugga i legami e i meccanismi che tengano
insieme il nucleo familiare.
Il fatto incestuoso innesca nell'ambito familiare una serie di relazioni
false e anormali che inquinano tutti i rapporti, distruggendoli.
Nei bambini vittime di abusi sessuali sono riscontrabili crisi di ansia
acuta, sintomi fobici, come non uscire di casa, od ossessivi (rituali legati
alla pulizia personale), atteggiamenti seduttivi nei confronti dell'adulto,
incapacità scolastiche legate a profonde difficoltà sul piano affettivo-relazionale,
aggressività e incapacità di controllo.
Tutto è ovviamente aggravato quando l'atto è compiuto da un genitore. Gli
insegnanti hanno assoluto dovere di accorgersi della sofferenza anche nascosta
dei loro alunni, perché questi sintomi sono evidenti e se non si interviene
subito, si crescerà un adulto disperato e fortemente disturbato psicologicamente.
Le persone che entrano nel meccanismo dell'incesto vivono in una "cultura
della violenza". La famiglia è vista come un territorio da possedere
e da dominare, tutti i membri del nucleo subiscono, in modo diverso, queste
norme di sudditanza e di autorizzazione. L'abuso è legato non ha problematiche
di una persona sola, ma a complesse e spesso ignorate dinamiche di tutto
il nucleo familiare, sempre in qualche modo partecipe , anche se inconsciamente,
allo sviluppo di una situazione che porta all'incesto.
Un altro fenomeno agghiacciante, che spesso ha origine nella famiglia disturbata,
è la prostituzione minorile. La quale fiorisce non solo perché ci sono dei
"bruti" che sfruttano i bambini ponendoli sulla strada e privandoli
dei loro guadagni, ma anche perché ci sono molti "clienti" disposti,
anzi desiderosi, di avere rapporti sessuali con seggetti di età infantile
di ambo i sessi.
E' fondamentale un impegno di tutti nell'avvertire in pieno l'inaccettabilità
morale di questi gravissimi fenomeni di sfruttamento e avvertendo le responsabilità
collettive di ogni abuso che subisce un minore; infatti nessuno può vivere
tranquillamente immaginando la sofferenza e la degradazione dei ragazzi
intrappolati in giri squallidi e depravati
GAIA
VALMARIN
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