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NUOVE PROSPETTIVE PER LA PSICOLOGIA PRIVATA
INTERVISTA A … ALBERTO  MAZZEO COORDINATORE REGIONALE APPI

Cosa pensa del fatto che i servizi ed i professionisti privati saranno accreditati dalla Regione e che ogni singola azienda sanitaria deciderà autonomamente con quali soggetti fra quelli accreditati e per quale monte di prestazioni instaurare rapporti contrattuali?

L'apertura del mercato a psicologi privati è senza dubbio molto interessante ed in alcuni casi indispensabile per migliorare e la qualità delle prestazioni e l'efficienza dei servizi; non dimentichiamo però che il riconoscimento dello status di soggetto accreditato non garantisce la stipula di un rapporto contrattuale con le aziende USSL anche se tale condizione è indispensabile per una convenzione. A mio parere comunque il sistema sanitario pubblico non sembra veramente intenzionato ad aprire alla concorrenza, infatti analizzando gli elementi importanti di questo processo (a/l'accreditamento; b/definizione di metodi di verifica e di revisione di qualità; c/il tariffario nazionale di riferimento) il privato non appare al momento avere le condizioni ideali per essere competitivo. Già un primo elemento che non ci garantisce è l'approvazione del tariffario nazionale di riferimento, il trattamento economico è naturalmente vergognosamente inadeguato. L'APPI ha già provveduto ad inviare all'Ordine nazionale nonché alla sezione Lombarda una lettera in cui si denuncia come le collaborazioni libero professionali fra psicologi ed Enti pubblici contemplino un trattamento economico lesivo per la dignità professionale della categoria.

Cosa pensa del lavoro che sta svolgendo l'Ordine?

Sia l'Ordine, governato da colleghi già garantiti, che l'AUPI, sindacato degli psicologi, stanno lavorando in una direzione che non è proprio favorevole allo psicologo privato ma tutela soprattutto lo psicologo pubblico. Come tutti sappiamo gli interessi oggettivi degli psicologi privati divergono da quelli degli psicologi pubblici; per questo è necessario che i privati si aggreghino all'APPI per aumentare la nostra visibilità e la nostra forza per diventare fondamentali e per difendere i nostri interessi.

Quali sono i motivi per cui uno psicologo privato si dovrebbe iscrivere all'APPI?

Ribadisco è essenziale che ognuno lotti per difendere il proprio ruolo, il proprio lavoro, la propria professionalità; l'APPI si muove in questa direzione, noi privati dobbiamo mobilitarci, siamo la maggioranza dei votanti e saremo sempre di più, solo nelle sedi di Padova e Torino nella scorsa sessione di abilitazione all'Albo c'erano oltre 850 candidati.
Non solo ma soprattutto a questi futuri colleghi voglio dire che considerato che il Servizio Pubblico potrà offrire sbocchi professionali solo ad una minima parte di loro è necessario che contribuiscano a difendere i diritti e gli spazi della libera professione unendosi all'APPI; dobbiamo essere decisi, uniti e propositivi, far sentire la nostra voce in modo unitario nell'interesse della psicologia e degli psicologi.

QUALI SVILUPPI, QUALI MERCATI PER LA PSICOLOGIA?

L'APPI ha tra i propri obiettivi quello di tutelare e di espandere il mercato della libera professione psicologica in tutti i settori. L'APPI mira dunque ad aumentare e ampliare gli spazi ed i ruoli della professione psicologica. È importante riflettere su tutte le potenzialità della categoria. Occorre aumentare la visibilità della professione di psicologo, siamo presenti ma poco percepiti, occorre indebolire lo stereotipo dello psicologo visto come un piccolo Freud, occorre arricchire l'immagine sociale che vede lo psicologo essenzialmente ed unicamente come psicoterapeuta.
Lo psicologo ha avuto nel 1989 il suo riconoscimento giuridico ed ora ha il suo diritto/dovere di contribuire allo sviluppo del paese, della società che chiede più psicologia, più psicologi specializzati e competenti nei vari settori. E dunque occorre valorizzare la professione, la professione di psicologo socialmente utile, operatore del cambiamento, esperto della relazione, promuovere il ruolo dello psicologo nei problemi sociali. Non dimentichiamo gli anziani, i minori, gli handicappati, gli extracomunitari, i nomadi. Sono molteplici i contributi che lo psicologo può e deve fornire sul piano educativo, delle scelte di vita, del benessere personale, su quello lavorativo, ovunque c'è bisogno di competenze psicologiche; la psicologia è ormai presente in tutti i settori ma non sempre viene lasciato allo psicologo il giusto spazio, il giusto ruolo. La psicologia deve riaprirsi di spazi e di mercati lasciati da altri, rendere visibili le proprie competenze e combattere per il riconoscimento della propria professionalità. Sono molteplici gli ambiti in cui operare, la psicologia deve intervenire ed occuparsi dei settori del lavoro, del benessere dello sport, della pubblicità, dell'arte, della creazione artistica e letteraria, della psicodiagnosi, della formazione, della valutazione e selezione, del counseling, del turismo, della mediazione familiare, della sicurezza stradale, dell'handicap, della riabilitazione, qualità della vita, della sicurezza, dell'organizzazione e dell'azienda.
In quest'ottica l'APPI comincerà dal prossimo numero una serie di interviste a diversi professionisti specializzati nei diversi campi di intervento, per sensibilizzare gli individui alle diverse sfaccettature della professione psicologo e per fornire soprattutto ai giovani e futuri professionisti indicazioni utili per costruire in modo efficace il loro futuro.