TG2 e caporalato

Che il TG2 fosse un covo di stupidità e malafede, lo sapevamo. Ma lunedi 4 luglio alle 8.30 si è superato. Lo speciale sul caporalato è stato impostato sul concetto che la responsabilità del fenomeno è dei caporali. La situazione di schiavitù di circa mezzo milione di immigrati non è la prova provata dello scopo reale della “solidarietà” del Governo: fornire manodopera sottopagata agli imprenditori. Non è la prova che abbiamo una legislazione vergognosa che non riesce a controllare i latifondisti. Non è la prova che molti imprenditori agricoli sono schiavisti. Non è la prova che le autorità di controllo del territorio sono o idiote o colluse. No, la schiavitù agricola è la prova della malvagità del caporalato!

Pubblicato in Rai2

La vergogna del TG1, del TG2, di Vespa e di RAI3 sulla Brexit

Martedi 21 giugno il TG1 della sera finge di fare un servizio sulla Brexit. La vergogna è che intervista o cita 7/8 personaggi potenti, tutti contro la Brexit. A favore della Brexit? Nessuno. La sera dopo, il 22 lo stesso accade col TG2, con un servizio anche più lungo del primo e tutto solo contro la Brexit ! Il 23 Vespa fa una serata penosa anti-Brexit: Il 24 mattina RAI3 commenta la Brexit con ospiti solo tifosi del “remain”. Unica goduria per noi spettatori: vedere le facce impaurite e sconcertate dei leccapiedi del regime ! E una conferma: le ricerche sulle opinioni politiche sono solo strumenti di manipolazione del consenso.

Possibile che la Commissione di Vigilanza, presieduta da un 5stelle, non faccia niente di fronte a questi abusi, coi nostri soldi ?

I Tg della manipolazione – 4

L’Europa viene presentata come una macchina burocratica: ma si evita di ricordare che è governata dal centro-sinistra e quindi sostenuta anche dal partito del premier italiano. Si critica l’Europa come se fosse un oggetto estraneo e non come un’istituzione politica sorretta da una maggioranza di cui anche l’Italia fa parte.

I Tg della manipolazione – 2

Per riempire i tempi ed evitare di dare notizie “sgradite”, i TG si concludono con una marketta artistica (libri, disco, film da vendere) e con una commemorazione (l’anniversario del bikini, la festa della mamma, i 400 anni dalla morte di Shakespeare, ecc.)

I Tg della manipolazione – 1

Tutti i telegiornali fanno finta di dare notizie, ma in realtà fanno pubblicità a cose ma soprattutto idee. Non vogliono informarci, ma convincerci. La sfacciataggine di un Capo di Governo che fa apertamente il testimonial della Apple, durante i TG, è solo la parte minore del problema. Attraverso un uso accorto della sintassi e degli aggettivi, le notizie non sono mai neutrali, cioè non presentano solo fatti asettici, ma solo finalizzati a manipolare, omettere, travisare, convincere.
La stessa scelta delle notizie tutte uguali è una spia del ruolo manipolativo dei TG. Come mai 6 telegiornali danno/omettono ogni giorno le stesse notizie? Il Papa, il Presidente della Repubblica, e il Presidente del Consiglio sono sempre le prime notizie, ogni giorno, qualsiasi banalità facciano o dicano. Per i primi due le notizie sono arricchite da aggettivi entusiastici, senza mai un dubbio o una sfumatura velatamente critica. Per il terzo, una volta su tre, vengono date anche le reazioni delle opposizioni, ma con molta meno enfasi.

"Storie" manipolate del TG2

Sabato 14 maggio Storie ha dato un esempio vistoso del ruolo manipolativo della TV. Prima un servizio sulla Brexit che non da informazioni sui perchè dei SI e dei NO, ma si schiera apertamente con i NO intervistando solo i sostenitori di questa posizione. Subito dopo, un melenso servizio sulla Danimarca, definito non si sa da chi “il Paese più felice del mondo”. L’intero peana che descrive la meraviglia di vivere a Copenhagen dimentica di dire che la Danimarca è un Paese della UE che NON ha adottato l’euro.

Pubblicato in Rai2

Mediaset miope

I canali Mediaset non solo fanno pubblicità all’Italia in tutto il mondo, ma pieni come sono di inserzioni commerciali, promuovono i prodotti italiani nel mondo. Che motivo c’è di trasmettere programmi a pagamento, o addirittura oscurarli, all’estero?