La grande bellezza

E stato messo in onda su Canale 5 “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Prendete un bel po’ di Fellini da “8 e mezzo” ad “Amarcord”: lo stupore circense e i visi da “mostro”; i pretini e le suorine; il generone borghese romano; l’artista di mezza età in crisi; la comparsa del sacro nel finale. Prendete “La terrazza” di Scola, e i dialoghi di Bergman, e trasferiteli negli anni della vacuità. Prendete il cromatismo pittorico di Peter Greenaway e l’algida composizione delle immagini di Tinto Brass. Aggiungete una Roma segreta mai vista e una musica del tutto insolita ….e avrete un premio Oscar. Chi pensa che il cinema sia contenuti è sconcertato. Chi pensa che il cinema sia immagini è entusiasta.

Nemico pubblico fantastico

La trasmissione in seconda serata di Rai2 è la migliore trasmissione satirica di tutta la tv. Forse va in onda sulla Rai a insaputa dei boss. Giorgio Montanini è un piccolo genio “politicamente” scorrettissimo e perciò portatore di una boccata di aria fresca. Basta leggere la sua biografia. E’ probabile che sarà cacciato presto.

Pubblicato in Rai2

TG senza fatti

Tutti i TG sembrano disinteressarsi ai fatti. Sono le dichiarazioni e non gli eventi a fare notizia. Ogni TG di ogni giorno presenta a turno le parole del Papa, del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio. Non ci dicono quello che fanno, come lo fanno e perchè lo fanno: ci dicono solo del fiato che emettono. Ogni tanto i TG si occupano anche della casa reale inglese che ha preso il posto nel cuore di tutti gli italiani, dopo che hanno preso giustamente a calci la casa reale italiana. Matrimoni, nascite, corna del reale parentado britannico finiscono per essere fra le poche “notizie” che danno i TG.

Registi e operatori televisivi incapaci

Si fa uno dei rari programmi sugli animali domestici. I cani e i gatti vengono ripresi al volo e di sguincio, in compenso la telecamera è fissa sul faccino o faccione del conduttore, che parla, descrive, consiglia e ammonisce. Trenta minuti di conduttore e tre minuti di animali. Poi ci sono le trasmissioni sull’arte, i castelli, le antiche dimore, le case chic. L’operatore fissa la camera sul conduttore che sproloquia mentre l’oggetto del programma (l’arte) è sullo sfondo, ripreso in particolari inutili; oppure il conduttore descrive qualcosa e l’operatore ne riprende un’altra.

La bufala della tv digitale

Quando ci hanno rifilato la riforma della tv digitale (l’unica riforma dei governi Berlusconi), ce l’hanno venduta come l’avvento di un’era con centinaia di canali. Hanno dimenticato di dirci che i soli canali nuovi sarebbero stati quelli a pagamento. I nuovi canali gratuiti sono di tre tipi. Ci sono i canali che fanno solo pubblicità e vendite online. Poi ci sono i canali che hanno solo 5/6 programmi che mandano online decine di volte, sempre quelli ripetuti all’infinito. Infine ci sono i gruppi di canali associati fra loro, che mandano un programma una sera sul canale A, la sera dopo sul canale associato B e la sera dopo ancora su un altro canale C. Intanto, la terza sera il canale A manda in onda quello che il canale C ha mandato in onda tre sere prima. E così via. I canali sono tanti….i programmi pochissimi.

Questo programma può nuocere ai minori

La frase viene in genere messa in calce ai titoli di testa di serie tv gialle o poliziesche. Come CSI, dove i sospettati vengono trattati duramente e il cattivo viene sempre punito entro 45 minuti. Non viene invece messa in calce a “Uomini e donne” che è una mostruosità dal punto di vista educativo. Di più, è una trasmissione che spaccia volgarità e ricette sicure per l’infelicità.

“Uomini e donne” ha una versione adulti ed una giovani. E’ spacciata come “reale” mentre si vede a occhio nudo che è una sceneggiata di infimo livello. I partecipanti sono un gruppo di comparse che nessun film accetterebbe: vecchietti strappati alle case di riposo e playboys attempati, ormai inadatti alle spiagge riminesi; giovani disoccupati e casalinghe frustrate; vecchie massaie e contadine sottratte al tombolo. Tutti motivati ufficialmente dalla ricerca dell’anima gemella. I partecipanti maschili della versione “giovani” sono tutti con la divisa militar-capitalista: jeans e t-shirt. Le partecipanti femminili di entrambe le versioni (a parte dai 70 in su) si vestono quasi sempre ispirate alla mondo delle professioniste stradali: minigonna ascellare, tacchi a spillo, e push-up. C’è anche un pubblico, sugli spalti, che è scelto fra cittadini che hanno ascendenti appartenuti alla Santa Inquisizione. La conduttrice (la prima attrice) oscilla fra uno svagato assenteismo, sfoderato quando i partecipanti si insultano, e un moralismo basato sui luoghi comuni di Liala. Poi ci sono le “spalle”, cioè i figuranti che appoggiano la conduttrice. Una pescivendola vestita da bambola bisquit è incaricata di lanciare anatemi, invettive, insulti. Un tipo patibolare, lontano cugino della famiglia Addams, lancia anche lui anatemi, invettive, insulti, ma con un tono da oltretomba. Nella versione “giovani” c’è anche una spalla di solito molto bella, con l’abbigliamento e l’eloquio tipici delle lavoratrici dei viali.

Tutto questo apparato, che ha il solo pregio di essere a costo infimo, serve a veicolare messaggi mostruosi alle giovani menti dei nostri figli. Il decalogo dei “valori” veicolati da “Uomini e donne” è più o meno il seguente:

1. Se baci o solo approfondisci la conoscenza di una donna, devi sposarla
2. Se non vuoi corteggiare qualcuno che si dichara disponibile, sei debole di mente
3. Se vuoi corteggiare qualcuno che si dichiara disponibile, stai solo fingendo
4. Se ti stanchi di qualcuno, vuol dire che fin dall’inizio della relazione mentivi
5. Se conosci qualcuno, non puoi contemporaneamente conoscere qualcun altro
6. Se preferisci frequentare le donne giovani, sei un vecchio porco
7. Se preferisci frequentare gli uomini benestanti, sei una donnaccia
8. Qualunque cosa tu faccia o dica, devi spiegarne il motivo e superare l’esame della piazza
9. Se fai l’amore con qualcuno e non ti piace non puoi dire che “scopa male”, ma devi inventare un motivo qualsiasi e superare l’esame della piazza

Puro veleno per le menti dei minori !

Talent e people show: la tv del risparmio

C’era un tempo in cui la tv faceva spettacoli con attori veri, cantanti veri, ballerini veri. I professionisti facevano gli shows ed i telespettatori li ammiravano. Poi è arrivata la tv del risparmio. Gli spettacoli con professionisti costavano troppo, quindi sono nati i people shows e i talent shows.

Si prendono una decina di disoccupati, meglio se burini e meglio se con qualche fanciulla disinibita; oppure una ventina di minorenni con genitori assatanati; oppure un gruppo di aspiranti artisti; oppure una decina di relitti abbandonati in trasmissioni precedenti e voilà: il gioco (lo show) è fatto. Il vantaggio è che tutti vengono pagati con con una ciotola di riso e la promessa che diventeranno stars. Naturalmente, si risparmia anche sui testi. Non servono scrittori, romazieri, parolieri: gli “attori” si affidano all’ italiano dialettale (perlopiù romanesco) che usano tutti i giorni.

Le storie sono tutte inventate ma vengono spacciate come vere, a differenza di quelle artistiche che sono tutte sostanzialmente vere ma vengono dichiarate come “invenzioni”. Come tutte le storie inventate, si basano su questioni sempre identiche: competizione, gelosia, lotta, peccato, perdono, agnizione. Ma mentre nelle storie d’arte vera le trame narrative si svolgono sempre in scenari diversi, nei talents o people show i contesti sono sempre gli stessi. La gara, con il tormentone sforzo-giudizio-promozione o bocciatura, e strascichi sempre identici Oppure la confessione, con urla, pianti, abbracci. Cambiano le facce ma le frasi sono sempre le stesse. Sono emozionato ma felice di essere qui; la giuria o il pubblico sono meravigliosi; non credevo di farcela; ho coronato il mio sogno (nei Talent shows). Invece nei people shows: ti ho abbandonato o tradito…perdonami; non sei vera…io sono vero!; cerco il padre che mi abbandonato o il fidanzatino di 50 anni fa.

La TV che promuove la droga

Forum ha ripescato un vecchio programma tipo anni 80. Ha invitato un bellissima fanciulla che ha preso un pasticca di estasi anni fa ed ha rischiato la vita, ma ora sta bene e gira per le scuole a sconsigliare gli studenti. Una tossicodipendente bella pasciuta che vive in comunità con la figlia e sta finendo il suo programma. Un’altra ex- tossica che sta bene e dice di essere uscita dal tunnel e che vuole riprendere il suo ruolo di madre delle due figliolette. Naturalmente il giudice le da ragione.

L’intera puntata è un ottimo spot a favore del consumo della droga. Cosa impara il tossicodipendente che vede la trasmissione? Che ci si può drogare per anni, poi uscirne, fare qualche apparizione televisiva, e riprendere la vita di sempre. Fantastico! Perchè smettere oggi, allora?

Forum non fa vedere le migliaia di madri e fratelli o figli che hanno dovuto seppellire i loro parenti. Non fa vedere i tossici sdentati e con le braccia piene di buchi o i nasi spappolati dalla coca. Non fa vedere i giovani resi semi-dementi dalle pilloline di vari colori. Non fa vedere quelli che si sono presi l’Aids attraverso siringhe sporche. No, questi non fanno audience !

Risatine ebeti

Avete notato che le mezzebuste dei TG finiscono quasi sempre con un risolino ebete? E’ evidente che non riescono a credere alle bufale che vogliono farci bere !

Basta canone RAI !

Paesi dove è stato abolito il Canone TV: (fonte)
  1. Olanda, 
  2. Ungheria, 
  3. Bulgaria, 
  4. Spagna, 
  5. Belgio fiammingo, 
  6. Lussemburgo, 
  7. Lituania, 
  8. Lettonia, 
  9. Polonia, 
  10. Estonia, 
  11. Bielorussia, 
  12. Ucraina, 
  13. Moldavia, 
  14. Russia, 
  15. Turchia.
Paesi dove si continua a pagare il canone Tv, ma non c’è più la pubblicità:
  1. Francia,  Danimarca,  Svezia, Norvegia,  Finlandia.