Le follìe della RAI

Il direttore generale della Rai, Lorenza Lei, non ci sta a guadagnare meno dei vicedirettori e dei suoi predecessori. Da 420 mila euro voleva passare a 730 mila euro di stipendio. Ne avrà “solo” 650 mila. (Hitto Ogami)

Aboliamo il canone e privatizziamo la RAI

Sono tutti pazzi !!!!

In questo periodo di crisi, è in arrivo un’altra “tegola” : il Consiglio di Amministrazione della Rai ha deciso, all’unanimità, di chiedere al Ministero dello Sviluppo Economico la somma di 1 miliardo e 300 milioni di Euro a titolo di risarcimento danni.

Il motivo? Negli ultimi anni la Rai ha speso – per sostenere gli obblighi come servizio pubblico – più di quanto ha incassato a titolo di canone. La somma richiesta è pari, appunto, alla differenza tra le due ” voci ” appena menzionate.
Il CDA dell’Azienda di Viale Mazzini è del parere che il Ministero dello Svuluppo Economico avrebbe dovuto aumentare il canone o ridurre le spese relative ai contratti di servizio; poichè ciò non è avvenuto, la responsabilità del “gap” è da imputare al Dicastero retto dal Ministro Paolo Romani. A breve la Rai invierà al Ministero una lettera di diffida, chiedendo il pagamento della somma sopra menzionata entro 60 giorni.

L’Adrai – organizzazione dei dirigenti della TV pubblica – ha accolto con entusiasmo la notizia, diffondendo una nota nella quale dichiara che “L’azione intrapresa è una dei punti qualificanti che i dirigenti ritengono essenziale per la stessa sopravvivenza del Servizio Pubblico televisivo”.

Roma, 21 ottobre 2011/Avv. Daniela Conte (fonte)

Non tutte le crisi vengono per nuocere!

La Rai in crisi chiude le sedi all’estero (fonte)

Risparmi nelle diverse strutture, valorizzazione del patrimonio e interventi sulle sedi di corrispondenza. Sarebbero queste – secondo quanto si apprende – le linee di azione che il dg Rai Lorenza Lei intende seguire per ripianare il passivo per il prossimo anno che si aggira, secondo le previsioni, sui 100 milioni di euro, anche per gli esborsi di Olimpiadi e Europei di calcio. I risparmi strutturali sulla gestione interna e la riduzione delle sedi di corrispondenza ammonterebbero a circa 60 milioni di euro l’anno, mentre la vendita degli immobili dovrebbe consentire di coprire la restante parte del passivo del 2012. Nella lista dei palazzi di proprietà che potrebbero essere ceduti ci sarebbe anche Palazzo Labia a Venezia e strutture di Torino. Le misure sono state illustrate nel preconsiglio del cda, che ha proseguito il dibattito dopo la riunione di mercoledì pomeriggio. Il voto è previsto per martedì prossimo. Non si è discusso dei palinsesti invernali, che saranno presi in esame in una riunione che dovrebbe essere convocata per giovedì prossimo.

I tagli all’estero
Secondo fonti di viale Mazzini interpellate da Globalist, i tagli dovrebbero riguardare soprattutto Rai Corporation, che sarebbe quasi del tutto cancellata, esclusa la gestione di due o tre sedi di corrispondenza. Netto ridimensionamento per la sede estera di Londra, considerata eccessivamente costosa.
Nel piano inoltre sarebbe prevista la chiusura delle sedi di Madrid (attualmente vacante) dell’ufficio dall’Africa (Nairobi) di quello del Sudamerica (Buenos Aires) e della sede di Nuova Dheli in India.
A forte rischio, ma la decisione non è stata ancora presa, le sedi dell’area mediterranea di Beirut e Istanbul.
Altre voci parlano di un taglio dalle attuali 15 sedi all’estero a meno di dieci e degli attuali 26 corrispondenti ne rimarrebbero meno di 15.
(Hitto Ogami)

Privatizzazione RAI

L’11 Giugno del 1995, invece, il 54.90% degli italiani ha votato in favore della privatizzazione della RAI, attraverso l’abrogazione della norma che la definisce come “pubblica”.
(http://it.wikipedia.org/wiki/Referendumabrogatividel_1995)
Vedi la sentenza della Corte Costituzionale di approvazione del quesito referendario per la privatizzazione della RAI: http://www.radioradicale.it/sentenza-7-95-corte-costituzionale
Nel Giugno del 2007, nonostante numerosi tentativi di riforma, ultimo dei quali la cosidetta “legge Gasparri”, il presidente dell’antitrust Catricalà, nella sua relazione annuale, dovrà ancora indicarne la privatizzazione come “la strada maestra”, dato che tale riforma non ha mai avuto luogo (http://www.radioradicale.it/rai-catricala-privatizzazione-resta-strada-maestra) (Roy Batty, Ian Solo, Hari Seldon)

La gara del becero squallore

“Italia sul 2”, un programma del primo pomeriggio su RAI2 vince la gara del becero squallore che in tv ha molti concorrenti. Un pomeriggio si parla di omicidi, un pomeriggio si parla di chirurgia plastica, un pomeriggio di matrimoni ed uno di famiglie reali: il resto sono pettegolezzi. Il massimo della diseducazione possibile, da proibire ai minori. (Ian Solo)

Aboliamo il canone e privatizziamo la RAI
Pubblicato in Rai2

La fabbrica della disinformazione: il TG2

Intervista all’ambasciatore libico sui piani di Gheddafi per inondare Lampedusa di immigrati. Il simil-giornalista non chiede se l’ambasciatore è stato messo lì da Gheddafi, il che ne farebbe un complice. Tre o quattro mesi fa, quando ancora non era chiaro chi fossero i ribelli libici e quali ragioni avesse Gheddafi per reprimerli, nessuna intervista all’ambasciatore. Gheddafi è cattivo e basta!

Pubblicato in Rai2