Ancora una volta i TG fanno una figuraccia

I TG (tutti) dopo il diluvio parigino hanno dato di sè un’immagine vergognosa. Informazioni pochissime sepolte da un mare di melensa retorica. Ancora oggi non sappiamo quanti sono i feriti (molti dei quali definiti gravissimi ) e che fine stanno facendo. Il giorno dopo la strage i colpevoli erano già ricercati e non c’è stato un TG che ci ha spiegato come hanno fatto, e come mai non sono riusciti a saperlo il giorno prima.
Sfilata di leaders muscolari, tipo cow boy texano, con una sola parola d’ordine: guerra !!! Nessuna opinione prudente viene fatta passare nei TG.

TG come melassa di veline

Ormai tutti i TG sono uguali: stesse notizie nello stesso modo. Ogni giorno la solita parata: Renzi, Mattarella, e il Papa che ci rifilano le stesse banalità che ci hanno somministrato tutti i loro predecessori. Al punto che è difficile distinguere Renzi da Letta, Monti o Berlusconi; Mattarella da Napolitano; il Papa in carica dal Papa emerito.

Quinto potere, di Sidney Lumet, 1976

“Non serve dirvi che le cose vanno male, tutti quanti sanno che vanno male. Abbiamo una crisi. Molti non hanno un lavoro, e chi ce l’ha vive con la paura di perderlo. Il potere d’acquisto del dollaro è zero. Le banche stanno fallendo, i negozianti hanno il fucile nascosto sotto il banco, i teppisti scorrazzano per le strade e non c’è nessuno che sappia cosa fare e non se ne vede la fine. Sappiamo che l’aria ormai è irrespirabile e che il nostro cibo è immangiabile. Stiamo seduti a guardare la TV mentre il nostro telecronista locale ci dice che oggi ci sono stati 15 omicidi e 63 reati di violenza come se tutto questo fosse normale, sappiamo che le cose vanno male, più che male. E la follia, è come se tutto dovunque fosse impazzito cos’è? che noi non usciamo più. Ce ne stiamo in casa e lentamente il mondo in cui viviamo diventa più piccolo e diciamo soltanto: “Almeno lasciateci tranquilli nei nostri salotti per piacere! Lasciatemi il mio tostapane, la mia TV, la mia vecchia bicicletta e io non dirò niente ma… ma lasciatemi tranquillo!” Be’, io non vi lascerò tranquilli. Io voglio che voi vi incazziate. Non voglio che protestiate, non voglio che vi ribelliate, non voglio che scriviate al vostro senatore, perché non saprei cosa dirvi di scrivere: io non so cosa fare per combattere la crisi e l’inflazione e i russi e la violenza per le strade. Io so soltanto che prima dovete incazzarvi. Dovete dire: “Sono un essere umano, porca puttana! La mia vita ha un valore!” Quindi io voglio che ora voi vi alziate. Voglio che tutti voi vi alziate dalle vostre sedie. Voglio che vi alziate proprio adesso, che andiate alla finestra e l’apriate e vi affacciate tutti ed urliate: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!”. Voglio che vi alziate in questo istante. Alzatevi, andate alla finestra, apritela, mettete fuori la testa e urlate: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!” Le cose devono cambiare, ma prima vi dovete incazzare. Dovete dire: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!” Allora penseremo a cosa fare per combattere la crisi, l’inflazione e la crisi energetica, ma Cristo alzatevi dalle vostre sedie, andate alla finestra, mettete fuori la testa e ditelo, gridatelo: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!”

Tv pericolosa

“La televisione sta insegnando per tutto il tempo. Fa più educazione delle scuole e di tutte le istituzioni di insegnamento superiore.” Herbert Marshall McLuhan

TG vergognosi

Per giorni tutti i TG hanno spacciato il SI e il NO greci come testa a testa, citando imprecisati sondaggi. Poi il SI ha preso più del 60% e nessuno si è scusato della pacchiana manipolazione. L’ennesima vergogna del regime velinaro.

Inflazione buona?

I gazzettieri televisivi sono talmente asserviti al regime che stanno spacciando come un “sintomo di uscita dalla crisi” il fatto che i prezzi stanno aumentando. Sono felici di sapere che stanno uscendo dalla crisi quelli che per il rincaro dei prezzi devono rinunciare ad una pagnotta, una mela e mezz’etto di gorgonzola.

Dal film “Quinto potere”, Sidney Lumet, 1976

“….. Perché meno del 3% di voialtri legge libri, capito? Perché meno del 15% di voi legge giornali o riviste! Perché l’unica verità che conoscete è quella che ricevete alla TV! Attualmente, c’è da noi un’intera generazione che non ha mai saputo niente che non fosse trasmesso alla TV. La TV è la loro Bibbia, la suprema rivelazione. La TV può creare o distruggere presidenti, papi, primi ministri. La TV è la più spaventosa, maledettissima forza di questo mondo senza Dio, e poveri noi, se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati ….. Quindi ascoltatemi. Ascoltatemi! La televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti, la televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni e giocatori di calcio! Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere. Quindi se volete la verità andate da Dio, andate dal vostro guru, andate dentro voi stessi, amici, perché quello è l’unico posto dove troverete mai la verità vera. Sapete, da noi non potrete ottenere mai la verità: vi diremo tutto quello che volete sentire mentendo senza vergogna, noi vi diremo che Nero Wolfe trova sempre l’assassino e che nessuno muore di cancro in casa del dottor Kildare e che per quanto si trovi nei guai il nostro eroe, non temete, guardate l’orologio, alla fine dell’ora l’eroe vince, vi diremo qualsiasi cazzata vogliate sentire. Noi commerciamo illusioni, niente di tutto questo è vero, ma voi tutti ve ne state seduti là, giorno dopo giorno, notte dopo notte, di ogni età, razza, fede… conoscete soltanto noi! Già cominciate a credere alle illusioni che fabbrichiamo qui, cominciate a credere che la TV è la realtà e che le vostre vite sono irreali. Voi fate tutto quello che la TV vi dice: vi vestite come in TV, mangiate come in TV, tirate su bambini come in TV, persino pensate come in TV. Questa è pazzia di massa, siete tutti matti! In nome di Dio, siete voialtri la realtà: noi siamo le illusioni! Quindi spegnete i vostri televisori, spegneteli ora, spegneteli immediatamente, spegneteli e lasciateli spenti, spegnete i televisori proprio a metà della frase che vi sto dicendo adesso, spegneteli subito!!!”

TG senza fatti

Tutti i TG sembrano disinteressarsi ai fatti. Sono le dichiarazioni e non gli eventi a fare notizia. Ogni TG di ogni giorno presenta a turno le parole del Papa, del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio. Non ci dicono quello che fanno, come lo fanno e perchè lo fanno: ci dicono solo del fiato che emettono. Ogni tanto i TG si occupano anche della casa reale inglese che ha preso il posto nel cuore di tutti gli italiani, dopo che hanno preso giustamente a calci la casa reale italiana. Matrimoni, nascite, corna del reale parentado britannico finiscono per essere fra le poche “notizie” che danno i TG.

Registi e operatori televisivi incapaci

Si fa uno dei rari programmi sugli animali domestici. I cani e i gatti vengono ripresi al volo e di sguincio, in compenso la telecamera è fissa sul faccino o faccione del conduttore, che parla, descrive, consiglia e ammonisce. Trenta minuti di conduttore e tre minuti di animali. Poi ci sono le trasmissioni sull’arte, i castelli, le antiche dimore, le case chic. L’operatore fissa la camera sul conduttore che sproloquia mentre l’oggetto del programma (l’arte) è sullo sfondo, ripreso in particolari inutili; oppure il conduttore descrive qualcosa e l’operatore ne riprende un’altra.

La bufala della tv digitale

Quando ci hanno rifilato la riforma della tv digitale (l’unica riforma dei governi Berlusconi), ce l’hanno venduta come l’avvento di un’era con centinaia di canali. Hanno dimenticato di dirci che i soli canali nuovi sarebbero stati quelli a pagamento. I nuovi canali gratuiti sono di tre tipi. Ci sono i canali che fanno solo pubblicità e vendite online. Poi ci sono i canali che hanno solo 5/6 programmi che mandano online decine di volte, sempre quelli ripetuti all’infinito. Infine ci sono i gruppi di canali associati fra loro, che mandano un programma una sera sul canale A, la sera dopo sul canale associato B e la sera dopo ancora su un altro canale C. Intanto, la terza sera il canale A manda in onda quello che il canale C ha mandato in onda tre sere prima. E così via. I canali sono tanti….i programmi pochissimi.