I killers della lingua italiana by Hitto Ogami

Le tv hanno lanciato da tempo una guerra alla lingua italiana. Un misto di servilismo e stupidità.
La sala di comando della Costa è la “control room“. La moda si chiama “fashion“. Fascino si dice “glamour“. Non si usa la parola fallimento, ma “default“. I titoli dei film e persino dei giochini televisivi sono rigorosamente in inglese. Nessuno in tv dice “passo passo” ma “step by step“. Non si dice più “24 ore”, ma “acca 24” così tutti capiscono. Solo le massaie usano la parola “pettegolezzo”; i raffinati mezzibusti dicono sempre “gossip“. Noi poveracci diciamo ancora “governo”; i velinari dicono “governance“. In televisione non ci sono cose “di moda”, solo cose “trendy“. Perchè usare la becera locuzione di “tappeto rosso” quando si può più elegantemente “red carpet“? Le vecchie e rassicuranti “voci” sono fuori moda in tv: ci sono solo “rumors“. Nessuno in tv dice che i biglietti (meglio, i “tickets“) di uno spettacolo sono esauriti: dicono che lo “show” è “sold out“.

Reality show

Dicesi reality show uno spettacolo che prevede un gruppo di soggetti insignificanti, che recitano malissimo un copione delirante, scritto da e per deboli mentali.

Democrazia nazista su DMax

AIRPORT SECURITY CANADA (vedi sito )
Quali procedure garantiscono la sicurezza negli aeroporti? Ritorna il programma che ci porta dietro le quinte dei principali aeroporti, con una stagione ambientata in Canada, per scoprire in cosa consiste il lavoro quotidiano di chi opera per garantire la sicurezza delle frontiere, impedendo l’ingresso nel Paese di criminali e fuorilegge.

Sul canale DMax (Discovery Media) va in onda questo programma da vedere per chi studia il fenomeno dell’immigrazione. L’Italia è un colabrodo buonista, il Canada è una versione moderna del nazismo.

Grazie La7

Sabato sera La7 ci ha fatto un gran regalo. “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” è un capolavoro del 1970 diretto da Elio Petri ed interpretato splendidamente da Gian Maria Volonté e da Florinda Bolkan. Vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 23º Festival di Cannes e del Premio Oscar al miglior film straniero 1971.

Era l’epoca in cui ancora facevamo scuola nel mondo.Aldilà della trama splendida, il film offre uno spaccato di come erano l’Italia, la polizia, il crimine, la politica negli Anni Settanta.

Ottimismo criminale delle tv

Una rete ha fatto tempo fa un servizio sulla novità dei Sardex, senza accennare alla illegalità di un sistema di scambi economici senza iva e senza tasse.

Ieri sera Le Iene hanno seguito un povero cassintegrato suggerendogli un part-time presso un call center (illegalissimo!). E poi anche la produzione e la vendita porta-a porta di biscotti fatti in casa. Abbastanza per fargli ricevere una visita dei NAS (per le mancate garanzie di igiene), di Equitalia (per l’assenza di partita Iva, fatture e registrazioni), nonchè dei vigili comunali (per assenza di licenza).

Oggi il canale di Feltrinelli ha fatto un servizio su due stranieri che hanno costruito in proprio, con l’aiuto di amici, una vera villa con giardino. Evidentemente questa Rete non è al corrente del fatto che ci sono vignaioli accusati di sfruttamento, frode ed evasione fiscale per aver vendemmiato con l’aiuto di zii ed amici.

Tutti questi servizi criminalmente ottimisti vogliono far vedere una realtà che non esiste