Elemosina televisiva

Se un povero barbone ti chiede l’elemosina, viene arrestato per accattonaggio. Come mai non arrestano i conduttori televisivi che in ogni programma chiedono soldi per le iniziative “benefiche” più strane?

Tv teocratica

Per favore, c’è qualche iraniano che può dirmi quante volte al giorno l’ayatollah appare nella tv di quel paese teocratico?
Tanto per sapere se supera il record del papa che, nello stato laico e democratico chiamato Italia, appare una volta al giorno su almeno 7 telegiornali.

Pupazzi e inquisitori non giornalisti

La7 questa sera alle 20,30 ha mandato “In onda”, un programma di sedicente approfondimento giornalistico, che è stato un perfetto specchio dello stato dei mass media oggi in Italia. Due conduttori, Nicola Porro e Luca Telese, hanno processato il ciccione Fiorito, capogruppo Pdl del Consiglio regionale del Lazio, affiancato dall’avv. Taormina.
Nicola Porro ha fatto tre domande di cui almeno due cretine. Telese ha fatto il Torquemada, infilando decine di domande sul personale, senza alcuna documentazione attendibile. Telese crede di essere un magistrato inquirente, non un giornalista, ma sarebbe pessimo anche in quel ruolo. Fiorito, che sicuramente è uno squalo da basso impero, ne è uscito come un gigante.

Le questioni veramente interessanti potevano essere affrontate con domande da veri giornalisti interessati alla verità politica:
1. chi sono i gruppi politici che hanno votato di dare 20 miliomi di euro l’anno ai Consiglieri?
2. quali sono i nomi dei membri della Presidenza del Consiglio Regionale, che dovevano dare le linee guida e fare i controlli sui fondi erogati?
3. chi ci può dare garanzie sul fatto che tutti i gruppi della Regione Lazio e di tutte le altre Regioni non facciano quello che faceva Fiorito?
4. la Finanza, tanto occupata a perseguire caldarrostai e baristi, quanti controlli fa annualmente sui Consigli regionali?

Purtroppo non avremo mai queste risposte, grazie ai giornalisti de La7.

Tv e stupidità

“La televisione ha senza dubbio contribuito alla pubblicizzazione della stupidità, diffondendo l’imbecillità ha inoltre consentito la volgarizzazione dell’ignoranza.” Carl William Brown