La pubblicità: ultimo educatore 2

Esiste un sito (Shopify) che genera automaticamente slogan pubblicitari per ogni prodotto. Digitando la parola “integratori” trovi 1.076 slogan, nessuno dei quali si propone di informare. Tutti ti spiegano che se non li usi non puoi vivere.

Un grande impatto lo danno le immagini fisse, dei cartelloni stradali e della carta stampata.
“Fatti la cubana!” invita la birra Tinima, mostrando una fantastica donna di colore in bikini.
“Fatti il capo!” dice un liquore amaro tifoso del MeToo, con la foto di una bocca che lecca un rompighiaccio. Un culo femminile con infilato un 2 di picche è il messaggio di un famoso liquore di amaretto.
“Solo carne fresca!” suggerisce una pizzeria mettendo in mostra un torso femminile in bikini, circondato da spiedini e bistecche.

Il peggio però viene dall immagini in movimento della tv.
Famigliole felici, bianche ed eterosessuali, che informano su quale sia la “vera” famiglia.
Massaie taglia 40 che spolverano i mobili, insinuando che le ciccione non fanno niente.
Bambini felici solo se vestono abiti di marca: se non li vesti così non sei in buon genitore.
Giovani che ballano o fanno sport. Lo studio è inutile e non fa buona pubblicità.
Donne di bellezza straordinaria, che sembrano dee, se si profumano. Compra il nostro profumo e sarai come Charlize Theron.
Giovani rigorosamente palestrati, sempre a petto nudo. Le tette degli uomini sono consentite, quelle delle donne no. E, se non sei profumato, sei una pippa.
La vecchia diventa accettabile perchè gira in minigonna, ora che ha comprato il giusto pannolone. (FONTE)