RAI1 e Me Too

Questa notte RAI1 ha mandato in onda Frontiere, sul tema delle molestie alle donne. Già il fatto che si parli solo delle molestie alle donne e non di quelle verso gli uomini è segno di parzialità. Ma questo è un dettaglio.
La puntata è stata un elenco di interventi a favore del movimento MeToo, con una sola voce dubbiosa: quella della intelligente Katia Ricciarelli. E una fuggevole citazione dell’apposizione della Deneuve. Ha dominato lo sproloquio della becera Asia Argento, senza che si sia detta una parola sulle sue molestie ad un giovane attore americano. Nessun cenno all’affare tutto italiano di Brizzi, forse perchè è stato assolto. Poi si mescola la storia di Bill Cosby, che drogava le donne e le violentava da svenute (questo sì da carcerare), con quella di chi ha dato un pizzicotto al culo di una dipendente.

Ma il massimo dell’indecenza è stata la voce (senza voce contraria) di alcune donne che teorizzano l’obbligo degli inquisitori a “prendere come verità le denunce” di molestie fatte dalle vittime. Come se non avessimo mai visto donne accusare il marito innocente di pedofilìa o l’ex amante di violenza, per pura vendetta.
L’ideale di queste MeToo è il ritorno dell’Inquisizione, dove bastava l’accusa di una beghina per mandare al rogo “la strega” o “lo stregone”. O il ritorno alla vecchia Alabama, quando bastava accusare un “negro” di aver toccata una bianca, per impiccarlo.

Tv e telematica sono i nuovi padroni

The Truman Show è un film del 1998 diretto da Peter Weir. La pellicola è una satira fantascientifica, ispirata alla moda allora nascente di raccontare la vita in televisione attraverso i reality show. Il protagonista vive una vita artefatta e di cartone a beneficio del voyeurismo televisivo. The Circle è un film del 2017 scritto e diretto da James Ponsoldt e mandato in onda questa settimana da vari canali. Descrive un mondo terrificante al quale siamo ormai vicinissimi: telecamere satellitari grandi come biglie, vite mandate online 24 ore su 24, e Soul Search, un sistema che trova chiunque sul pianeta in meno di 20 minuti: fine della privacy e fine della libertà. Tutto il pianeta controllato da un’impresa privata, più di quanto oggi lo è dalle banche.

The Circle dovrebbe essere testo scolastico, e sollevare un profondo dibattito culturale….se avessimo ancora una cultura.

Fuori dal Coro sembra un coito interrotto

La puntata dell’11-0-19 di FUORI DAL CORO ha mostrato i difetti comuni di tante trasmissioni di “denuncia”.
A parte il dettaglio di un conduttore che è troppo aldisopra delle righe, e che maltratta gli ospiti sgraditi (una consigliera della Regione Sicilia è stata zittita), il problema principalke è che la denuncia è solo emotiva e scandalistica, e si ferma alle vere questioni politiche. E’ totalmente assente la coscienza di una catena delle responsabilità.
Il primo servizio è sulle false ONG che rubano i soldi dello Stato. Nessuna parola e nessun nome su chi ha dato i soldi ed ha mancato di controllare: i Prefetti e i dirigenti prefettizi, le ASL, i Ministeri degli Interni e della Sanità cosa hanno fatto? I politici che hanno permesso queste ruberie dovrebbero essere banditi dalla politica, ma Mario Giordano non lo dice.
Il secondo servizio è sulle pensioni e i vitalizi d’oro. I giornalisti fanno la penosa richiesta agli intervistati, di rinunciare spontaneamente ai loro diritti, ma tralasciano di dirci i nomi di quali politici hanno deliberato questi privilegi: magari qualche mummia è anocra in servizio attivo. E dimenticano di farci l’elenco dei Ministri e dei Governi che non hanno fatto nessuna legge per eliminare queste piaghe.
Il terzo servizio è su Bibbiano, ma la musica non cambia. Undici rapitori di bambini fanno un sequestro in tv e la Magistratura non arresta nessuno? I magistrati complici dei sequestri sono ancora al loro posto? Cosa ha fatto il CSM, col suo benemerito Presidente? E il Garante dell’Infanzia? Cosa ha fatto il Ministro della Giustizia, oltre a essere premiato con la ricoferma nel governo giallo-rosso? In un Paese civile (ma l’Italia non lo è) sarebbero incriminati il Presidente dalla ASL, l’Assessore Regionale alla Sanità, i Ministri della Giustizia e della Sanità, e magari anche il Presidente del Consiglio, se è vero che il sistema Bibbiano è presente in ogni Regine. Ma FUORI DAL CORO non parla di queste “inezie”.

Quando la tv disinforma

Su RealTime c’è una trasmissione dal titolo “Vite al limite”. Presenta la cura di soggetti in sovrappeso (dai 250 chili in su) ad opera di un tal dott.Nowzaradan. La cura medica sembra piuttosto precisa: analisi approfondite, visite d’emergenza, ospedalizzazioni per dieta controllata, fisioterapia, operazione di riduzione dello stomaco. Il processo, che inizia con un foglio-dieta di 1000 calorie al giorno, è alternato con grandi cazziatoni del dottore che ricorda continuamente ai pazienti che si stanno suicidando col cibo. Tutto qui.
L’idea che viene lanciata è che per uscire dall’obesità severa basta cambiare abitudini alimentari, fare del moto e sottoporsi ad un’operazione di bypass gastrico. E che, per convincere i pazienti a seguire l’iter previsto, basta la paura indotta dalle reprimende dell’esperto.

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Mister Nessuno al TG5

Chi cadmio è Benedetto Della Vedova ? Non è parlamentare italiano, non è parlamentare europeo. E’ segretario di +Europa, che non ha nessun eletto. Allora perchè una sera sì e una no sproloquia al TG5? Diamo la parola ai terrapiattisti, che hanno più elettori.

24: Live Another Day

RAI4 il venerdi sera manda la seconda serie di 24, una delle più belle storie di spie e d’azione mai viste. Da ammirare soprattutto una sceneggiatura che sembra un cronografo di precisione. Dovrebbe essere film di testo per le scuole di sceneggiatura: Così finiremo di assistere a film italiani dove lei ama lui, lui ama lei, e poi si lasciano.

Martin Lutero vive!

Questa sera “Diritto e rovescio” di Rete4 ha mandato un dibattito grottesco sulle speculazioni affaristiche di Medjogurje. Il più accanito avversario era un prete assatanato più radicale di Lutero nel condannare il “mercimonio”. Patetici poi quelli che “Lourdes è una cosa diversa……”

Report: manca sempre qualcosa


Report è la prima trasmissione giornalistica della intera tv italiana (seguita a distanza dalla seconda: Le Iene). Offre servizi impeccabili con un linguaggio comprensibile, malgrado l’osticità dei temi che tratta. Ciò detto, non possiamo non notare che manca sempre qualcosa.

Il verminaio delleTerme. Vorremmo conoscere i nomi e i partiti dei sindaci, delle Regioni, delle ASL e anche dei Ministeri che invece di vigilare, chiudono gli occhi.
Se un chiosco di panini non segue le regole fiscali o dell’igiene arrivano i NAS, il Ministero della Sanità, la Finanza e chiudono l’esercizio e magari arrestano il gestore. Centinaia di Terme basate sull’illegalità, sul rischio isismico e sanitario continuano ad operare come se niente fosse.

La girandola dei soldi pubblici regionali imboscati da sodali della Lega, con la complicità di notai e commercialisti. Vorremmo sapere dove sono la Finanza e l’Agenzia delle Entrate, cosa fa la magistratura, come si pongono gli Ordini professionali. Vorremmo conoscere i nomi della Regione che hanno fatto da sorgente ai soldi spariti.

La truffa dei diamanti. Vorremmo sapere come mai i dirigenti di banche che hanno realizzato la truffa, facendosi anche corrompere, non sono carcerati o inquisiti.
Vorremmo sapere cosa faceva la Banca d’Italia, mentre le banche truffavano i clienti.

L’evazione dei grandi operatori turistici. Vorremmo sapere come mai la Finanza non si occupa di scambi commerciali in nero, invece di controllare i gelatai. E come mai nessun governo ha trovato il tempo di tassare questi mega-evasori.

I medici stanno scomparendo. Vorremmo conoscere i nomi dei Ministri che 2-4-6 anni fa non sono riusciti a prevedere questa emorragia. Vorremmo conoscere i nomi di coloro che non vogliono aprire gli accessi all’università e alle specializzazioni.