Proposta

Cacciare via tutti i giornalisti velinari dei TG RAI e Mediaset, e avere solo 2 telegiornali. Uno della RAI, gestito da Gabanelli & friends. E uno di Mediaset, gestito da Le jene.

La farsa e i servi

La farsa del giro di poltrone del governo GentiRenzi è aumentata dallo stile dei giornalisti del TG1 e del TG2. Intervistano gli oligarchi stando o in ginocchio o sdraiati.

La diseducazione televisiva

Frasi senza senso ripetute all’infinito…..
“In montagna bisogna essere preparati”. Inutile parlare dei maestri di sci e degli istruttori di alpinismo che muoiono.
“Le donne devono denunciare ogni tipo di violenza”. Non citando le decine di povere vittime, morte dopo aver denunciato.
“I terremotati non saranno lasciati soli”. Facendo finta di non sapere che i precedenti disastri ancora aspettano gli aiuti.
“Gli imprenditori devono denunciare gli estorsori”. Non contando quelli che l’hanno fatto e si sono rovinati.
“E’ un dovere votare nei referendum”. Sorvolando sui referendum che la casta ha ignorato e contraddetto. Compreso quello sulla Costituzione.
“Invece di emigrare fate una start-up”. Dimenticando le centinaia di start-up fallite per burocrazia, tasse e mancanza fondi.
“Insegui il tuo sogno…si realizzerà”. Facendo sentire fallite milioni di persone che hanno visto i loro sogni calpestati.

Su Cielo un film di 45 anni fa

« Se continua così, vedrai che fanno l’antimafia pure pe’ Milano! […] La chiamano mafia, ma oggi sono…sono bande. Bande in lotta e concorrenza fra di loro. La vera mafia non esiste più » (Don Vincenzo – dai dialoghi del film) Milano calibro 9 è un film noirpoliziottesco del 1972, scritto e diretto da Fernando Di Leo, con Gastone Moschin, Barbara Bouchet, Mario Adorf e Philippe Leroy, uscito in Italia il 25 febbraio 1972.

A parte una Bouchet meglio della Monroe, questi film ci danno uno spaccato della mentalità e del costume di mezzo secolo fa ( in certe cose uguali ad oggi).

Grazie, Crozza

Non perdetevi mai una puntata di Crozza delle meraviglie. Crozza è l’unico comico-satirico della televisione italiana. La puntata di stasera, venerdi 9 dicembre è un capolavoro.

In tv il marketing vince sempre

Renzi va sul TG2 come testimonial dell’Apple. Babbo Natale fa il testimonial della Esselunga. Papa Francesco sul TG5 benedice un film sulla sua vita (magari punta a diventare santo da vivo). I due TG chiudono con una marchetta sull’ultimo disco di Tiziano Ferro.

Perchè paghiamo dei giornalisti in tv?

Le immagini dei disastri? Vengono da YouReporter. Le ricerche sulla società o sui consumi? Arrivano da istituti privati, perlopiù ignoti. Le notizie di politica estera? Veline della CIA. Per riempire i buchi, leggono i titoli di giornale oppure i post sui social media. Questi sedicenti giornalisti sono talmente annebbiati dal loro compito di leggere veline, che non sanno cosa sia la realtà: non hanno previsto le primavere arabe, la Brexit, Trump, e il trionfo del NO.

Il talk show meno peggio

Tutti i talk show sulla politica sono penosi e vistodamente “venduti”. Si salva solo “La gabbia” de La7, che ha il merito di dare voce a visioni del mondo meno allineate. Sarebbe migliore se si liberasse del tutto della zavorra dei “portaborse” del regime. Ci sarà mai un talk show sulla politica, senza politici ma solo con studiosi, registi teatrali, architetti, imprenditori, poeti?

Merito o emozioni?

Si aggirano fra tutte le reti diversi cosiddetti “talent show”, alcuni addirittura basati sullo sfruttamento dei minori. Sono praticamente uguali (sono tutti nipotini del vecchio “La corrida”) per cui non si capisce perchè hanno nomi diversi. Ma tant’è. La filosofia enunciata da questi è la ricerca del “valore”, del “talento”, della “voce”, cioè il trionfo del merito al posto della classica raccomandazione. Lo svolgimento e le finali di questi “talent” tuttavia, sono la prova provata che la commozione, la pietà, la lacrima, la sventura valgono molto di più del talento.
Se ha un qualche handicap, vai di sicuro in finale. Se sei orfano, ex tossico, immigrato, vai tranquillo in finale. Se ti presenti con un bimbo (figlio, nipote, paziente) è fatta: vai in finale. Se proprio non hai nessuna di queste qualità, prova a dire che fai l’infermiera di malati terminali, l’educatore di bambini affetti da malattie rare, il volontario in uno dei disastri italici: forse vai in finale.
Se sei uno qualsiasi, hai avuto un’infanzia normale, fai il geometra e non hai figli non importa che tu sia bravo: non vincerai mai.

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.

Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione! Noam Chomsky: lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media (fonte)

Su questo punto i media hanno fatto capolavori. Il cancro non è causato dall’inquinamento, ma dal fumo di individui non solo suicidi ma anche assassini. L’inquinamento non è causato dalle industrie, ma dai cittadini che usano auto vecchie e non vogliono cambiarle. Il problema dei rifiuti non è causato da amministrazioni inefficienti che non sanno o non vogliono differenziare e riciclare, ma dai cittadini riottosi a fare la “differenziata”. Se non si fanno più bambini è perchè le nuove generazioni sono egoiste, non perchè la legislazione ha ucciso il ruolo di genitore e i servizi per la famiglie sono inesistenti. (scarica intero .pdf)