Il TG2 senza vergogna

Il servilismo e la partigianeria dei TG RAI tocca vette inarrivabili col TG2 di domenica 20-11 sera. All’apertura viene annunciato un “vivace scambio” fra Landini (FIOM) e Renzusconi (“quello che fa senza vergogna il testimonial di Apple, gira per il mondo con Vladimir Luxuria, e fa l’imitatore di Crozza”). Il servizio consiste nel solito sproloquio di Renzusconi con una fugace immagine di Landini che guarda, muto. Tutto qui. Bel lavoro, RAI!

Pubblicato in Rai2

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.

Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti … Noam Chomsky: lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media (fonte)

Non esiste programma di “intrattenimento” televisivo nel quale non scroscino applausi per soggetti analfabeti, che ruttano e scoreggiano, o che fanno gesti come mangiare il borotalco o tuffarsi su un cactus spinoso. Viene diffuso il termine “secchione” per lo studente impegnato, ma non c’è un termine per indicare lo studente idiota e perdigiorno. La avventure delle confraternite dei colleges americani, basate sul bere o drogarsi fino allo svenimento, vengono proposti come films o serie di gran successo. (scarica intero .pdf)

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.


Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori”.
Noam Chomsky: lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media (fonte)

Non è un caso che i programmi televisivi dedicati alla comprensione dei nuovi mezzi di comunicazione (pc, telefonino, rete) siano vicini allo zero. Centinaia di programmi insegnano a fare i dolci, ma nessuno spiega cosa sia una Url o come funziona un antivirus. (scarica intero .pdf)

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.

Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti. Noam Chomsky: lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media (fonte)

Di fronte al terremoto l’intervistatore non chiede “chi ha fatto il collaudo del vostro palazzo?” ma “cosa ha provato vedendo suo figlio morto?”. Di fronte al dibattito per la Presidenza Usa (cioè per il nuovo imperatore d’Occidente) pochi segnalano che il confronto è stato un gradino sotto a quelli condominiali, ma tutti analizano l’abbigliamento, la postura e la gestualità dei contendenti. Di fronte alle centinaia di Madonne che sanguinano, non si intervista il medico che ha fatto l’analisi del “sangue”, ma il povero genitore con figlio disabile che piange e prega. (scarica intero .pdf)

Giornalisti tv: braccia rubate all’agricoltura

Giornalisti estero. Basta seguirne uno per sapere cosa pensa la CIA: non serve wikileaks. Tutte le notizie sull’estero sono incomplete o false. Non accade mai che durante una crisi con un Paese “non asservito” all’impero, il giornalista interpelli l’ambasciatore o una voce che non sia filo-americana: Avete mai sentito intervistare l’ambasciatore russo, o siriano, o coreano, o ungherese o egiziano?

Giornalisti economici. La azioni salgono o scendono. Perchè? Ma è ovvio, salgono quando avviene qualcosa che piace al regime, e scendono quando succede qualcosa che al regime non piace. Seguendo i giornalisti economici sarete sicuri di fare i miliardi.. Saliranno se vincerà la Clinton e se la Gran Bretagna ripensa alla Brexit: in caso contrario scenderanno. Approfittatene !

Giornalisti dello spettacolo. Lo spettacolo è un settore tabù per la critica. Capita di sentire critiche al governo, ai magistrati, agli imprenditori, ai sindacati, ma non avete mai sentito dire che l’ultimo cd del cantante è noioso, l’ultimo film del regista è una bufala, l’ultimo libro dell’auore è scritto male. I servizi sullo spettacolo non sono mai giornalistici: sono solo markette per l’industria culturale.

Giornalisti del calcio. Se volete capire cosa sia il benpensantismo, la retorica, il pettegolezzo e l’istigazione alla violenza dovete seguire un giornalista televisivo del calcio. Vengono assunti solo se posseggono una forte nevrosi ossessiva.

Giornalisti dei talk show “simil-politici”. Il loro scopo sarebbe far parlare gli ospiti in modo che i telespettatori si facciano un’idea. I più subdoli invitano a parlare solo quelli che diranno ciò che piace loro. I più smaccati fanno parlare per 10 minuti gli amici, e per 12 secondi i non-amici, facendo subito vedere la tesi che sostengono. I più incapaci invitano 20 ospiti e poi non riescono a non farli parlare tutti insieme. Poi ci sono i giornalisti-predicatori-nascosti: che non riescono a fare domande che abbiano meno di 100 parole. E infine i giornalisti-predicatori, che arrivano a parlare più di tutti gli ospiti messi insieme e fanno domande a risposta obbligata.

Giornalisti di moda. Questi sono un’appendice irritante di quelli dello spettacolo. A Milano, a Parigi o a New York non c’è mai una sfilata ridicola o patetica o banale. E’ tutta una sequenza di aggettivi iperbolici e di vergognose machette. In peggio, questi giornalisti non sanno che la moda è stata inventata in Italia o in Francia. Il loro italiano è zoppicante, ma per sembrare più raffinati ci ammorbano con una sequela di termini inglesi come trendy, cool, smart, fashion, make up, outfit, swimwear…..

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.

La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”). Noam Chomsky: lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media (fonte)

In perfetto stile totalitario (come facevano nazismo, comunismo e fascismo) i mass media danno sempre meno informazioni e sempre più “educazione”. Scopo dei media di regime non è informare ma educare: insegnarci non solo cosa comprare ma anche come vivere. Trasmissioni e riviste insegnano a cucinare, a usare i cosmetici, a vestirsi, a curarsi, a viaggiare. I canali trelevisivi sono le moderne maestrine e la platea è una classe elementare. (scarica intero .pdf)

4- La strategia del differire.

Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento. Noam Chomsky: lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media (fonte)

E’ in questo modo che ogni giorno la tv ci spaccia l’Europa come un destino. Per tutti (governo compreso) l’UE è disastrosa, ma “è necessaria”. Perchè? Non viene detto. Oppure perchè uscire dall’Ue sarebbe catastrofico. Perchè? Non viene detto. I gazzettieri non mancano mai di segnalare con euforìa la promessa che fra 1 o 2 anni ci sarà la diminuzione di una tassa o l’aumento di un’elemosina. Addirittura si è arrivati a gioire perchè l’anno prossimo NON sarà aumentata l’Iva. (scarica .pdf)

3. La strategia della gradualità

Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta. Noam Chomsky: lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media (fonte)

La strategia della gradualità non viene usata solo per far digerire riforme e interventi non commestibili. Viene anche usata per osannare il governo in carica. Questo, per definizione non risolve alcun problema, ma viene lodato dai media se reclamizza una variazione dello 1%. Il malato Italia ha il cancro in fase terminale, ma la tv gongola perchè lo scorso semestre la febbre è scesa di un grado, facendo intravvedere un trend postivo (fino all’anno prossimo, quando si saprà che la discesa della febbre non era di un grado ma solo dello 05%). (scarica intero .pdf)