Qualcuno sa dirci che fine ha fatto questa iniziativa?
GIACIMENTI CULTURALI, FIRMATI CON LE AZIENDE TRENTASETTE PROGETTI - 22 gennaio 1987, pagina 15 (fonte)

Sono stati firmati stamani i contratti dei giacimenti culturali, quelli cioè tra i ministri del Lavoro De Michelis, dei Beni culturali Gullotti e i responsabili di 37 aziende di informatica che hanno visto approvati e finanziati i loro progetti. I singoli piani, secondo il capitolo di legge, serviranno a catalogare, raccogliere, descrivere (e dunque, dicono, valorizzare economicamente) il patrimonio archeologico, archivistico, storico e artistico italiano.

I 536 miliardi impegnati dovranno dare lavoro a 3828 disoccupati, e consentiranno, o almeno così ci si augura, che le imprese acquisiscano esperienza di software nel mondo dell' arte in modo da diventare competitive sui mercati internazionali. Alla firma, che è stata apposta progetto per progetto nella sede dei Beni culturali, erano presenti non solo gli staff direttivi dei due ministeri, ma gli amministratori delegati o i responsabili delle imprese interessate dall' Ibm, alla Jacorossi, all' Olivetti, all' Iris... Unici assenti erano i giornalisti, che inspiegabilmente il ministro Gullotti non ha voluto alla cerimonia, e gli intestatari dei due piani non ancora accettati. I progetti passati al vaglio dei nuclei di valutazione erano infatti in origine 39. Quelli della Fiat Engeneering per la catalogazione nel Piemonte e quello delle confederazioni Cgil Cisl e Uil per una schedatura elettronica dei beni artistici e storici del Veneto, per ora, non sono stati giudicati completi, ma verranno presto ripresentati. L' intera operazione di vaglio, firma e controfirma è iniziata alle 9 del mattino ed è terminata alle 14,30. Ora i trentasette progetti, approvati dal Cipe in agosto, saranno finanziati con i fondi previsti dalla legge finanziaria per gli anni 86-87, secondo una formula che, dopo le opposizioni in aula, non sarà più ripetuta negli anni venturi.

Anzi da quel che sembra, la prossima Finanziaria dedicherà ben 2100 miliardi non alla catalogazione ma al recupero e al restauro del patrimonio artistico e storico. Tuttavia adesso i 37 progetti sono operativi: ci vorrà un mese per la registrazione alla Corte dei Conti e poi le imprese prenderanno in considerazione le migliaia di domande di assunzione arrivate, domande che sono state tante, troppe: al consorzio Iris che offriva 300 posti di lavoro, per esempio, sono giunte più di 2000 richieste.

Prima di mettere alla catalogazione i 3828 nuovi assunti le aziende dovranno selezionare e formare i ragazzi, un impegno per cui riceveranno la prima tranche di finanziamento. I posti toccheranno a giovani con meno di 29 anni, diplomati o laureati, iscritti alle liste di collocamento da almeno un anno: i loro contratti avranno una durata da due a tre anni e saranno collocati come prevede la legge, per il 62 per cento, nelle regioni del Mezzogiorno.

(SUSANNA NIRENSTEIN)