Testi di Sintropia (Fonte) 1 - 2 - 3

 

Il progresso scientifico si basa spesso su scoperte contro-intuitive, ad esempio:

Ø       era intuitivo immaginare la Terra piatta, mentre era contro-intuitivo immaginarla rotonda;

Ø       era intuitivo immaginare il Sole che ruota attorno alla Terra, ma contro-intuitivo immaginare la Terra che ruota attorno al Sole.

Andare contro ciò che è intuitivo può portare a rotture, come accadde a Galileo che nel 1616 fu condannato all’isolamento perpetuo e costretto a rinunciare alle sue scoperte. Va notato, tuttavia, che Galileo trovò i suoi principali oppositori proprio nel mondo accademico e universitario dell’epoca: i filosofi aristotelici.

Oggi assistiamo ad una situazione analoga:

 

Ø       è intuitivo immaginare che il tempo scorra dal passato verso il futuro, ma contro-intuitivo immaginare che passato, presente e futuro coesistano.

LE CAUSE COLLOCATE NEL FUTURO: Cronologia di una scoperta

o        Nel 1928 Paul Dirac dimostra l’esistenza dell’anti-elettrone, una particella simmetrica all’elettrone che, invece di muoversi dal passato al futuro come l’elettrone, si muove in senso inverso: dal futuro al passato. Dirac notò che l’equazione relativistica dell’elettrone ammette due possibili soluzioni: quella degli elettroni con energia negativa (o dei potenziali ritardati, nei quali le onde divergono da cause collocate nel passato) e quella degli elettroni con energia positiva (o dei potenziali anticipati, nei quali le onde convergono verso cause collocate nel futuro).

o        Nel 1930, tramite lo studio dei raggi cosmici, Anderson conferma l’esistenza degli anti-elettroni.

o        Nel 1942 Luigi Fantappiè dimostra che le onde divergenti (cause collocate nel passato) sono governate dal principio dell’entropia, mentre le onde convergenti (cause collocate nel futuro) sono governate da un principio simmetrico a quello dell’entropia, da lui denominato sintropia

o        Nel 1944 Luigi Fantappiè pubblica la “Teoria unitaria del mondo fisico e biologico” nella quale dimostra che i sistemi viventi rientrano nella categoria dei fenomeni sintropici, attratti da cause collocate nel futuro.

RICERCA SCIENTIFICA: la metodologia relazionale 

o        Nel 1944 Luigi Fantappiè dimostra che il metodo sperimentale è in grado di studiare unicamente gli aspetti entropici della realtà, in quanto richiede la manipolazione delle cause. Le qualità dei fenomeni sintropici e dei sistemi viventi risultano perciò collocate al di fuori della scienza sperimentale.

o        Nel 1843 John Stuart Mill, in “Sistema di logica deduttiva e induttiva”, mostra che è possibile individuare relazioni tra fenomeni utilizzando il metodo delle variazioni concomitanti, metodo che consente di studiare relazioni di qualsiasi natura, sia entropiche come sintropiche.

o        Nel 1983 Ulisse Di Corpo presenta i primi software di analisi statistica che consentono di estendere l’attività di ricerca scientifica ai fenomeni sintropici.

SCIENZA E RELIGIONE: la fine di un dualismo

La rivoluzione scientifica iniziata con le opere di Newton e Galileo ha avuto come esito la divisione della cultura in due: da una parte la scienza sperimentale, in grado di studiare le cause collocate nel passato e quindi gli aspetti entropici della realtà, e dall’altra la religione, dedicata allo studio delle finalità e degli aspetti sintropici, come ad esempio l’anima e le morale. L’inserimento della sintropia nella scienza implica il superamento di questa dualità e il ricongiungimento della scienza con la religione, cambiamento che Fantappiè descrive nel modo seguente:

Vediamo ora, in conclusione, che cosa si può dire per la vita. Quello che distingue la vita dalla non vita è dunque la presenza, negli esseri viventi, di questi fenomeni sintropici, finalistici, come fenomeni tipici della vita. Ora come si considera essenza del mondo entropico, meccanico, il princi­pio di causalità, è naturale considerare essenza del mondo sintropico il principio di finalità. Quindi l'essenza della vita è proprio in questo princi­pio di finalità. Vivere, in sostanza, significa tendere a fini. In particolare, nella vita umana, che aspetto prendono questi fini? Quando un uomo è attratto dal denaro, si dice che «ama» il denaro. L'attrazione verso un fine, per noi uomini, è sentita come «amore». Noi vediamo dunque che la legge fondamentale della vita umana è questa: la legge dell'amore. Non sto facendo una predica sentimentale; io vi sto esponendo dei veri e propri teoremi dedotti logicamente da premesse sicure, ma è certo meraviglioso e forse commovente che, arrivati ad un certo punto, quelli che sono teoremi parlino anche al nostro cuore!

Il profondo impatto emotivo e culturale della nuova visione dell’universo derivante dalla fisica quantistica è testimoniato anche dai lavori di Fritjof Capra che, tra l’altro, riporta alcune vicende personali come la difficoltà di Einstein ad accettare l’esistenza di connessioni non locali e la risultante fondamentale importanza della probabilità:Fu questo il tema della storica controversia con Bohr negli anni venti, nella quale Ein­stein espresse la sua opposizione all'interpretazione della teoria quantisti­ca data da Bohr con la metafora "Dio non gioca a dadi." Alla fine della controversia Einstein dovette ammettere che la teoria quantistica, nel­l'interpretazione di Bohr e di Heisenberg, formava un sistema di pensie­ro coerente.

David Bohm, nel suo testo sulla teoria quantistica, offre alcune interessanti analogie fra processi quantistici e processi di pensiero, arrivando alla tesi che grazie alla meccanica quantistica l’universo comincia ad assomigliare sempre più ad un grande pensiero che non ad una grande macchina.

Ilya Prigogine, premio Nobel per la chimica ed esperto di termodinamica dei sistemi complessi, formulò nel 1967 il concetto di strutture dissipative, cioè strutture in grado di mantenersi lontane dalla morte termica. A tal fine Prigogine inserisce un nuovo livello non riducibile alla dinamica o alla termodinamica, livello analogo alla sintropia di Fantappiè. Nel suo libro La Nuova Alleanza, Prigogine presenta questo livello come un nuovo paradigma epistemologico in grado di riunire scienza e religione.

Infine, Fantappiè afferma che oggi vediamo stampate nel grande libro della natura - che, diceva Galilei, è scritto in caratteri matematici - le stesse leggi di amore che si ritrovano nei testi sacri delle principali religioni. “[…] la legge della vita non è dunque la legge dell'odio, la legge della forza, cioè delle cause meccaniche, questa è la legge della non vita, è la legge della morte; la vera legge che domina la vita è la legge dei fini, e cioè la legge della collaborazione per fini sempre più elevati, e questo anche per gli esseri inferiori. Per l'uomo è poi la legge dell'amore, per l'uomo vivere è, in sostanza, amare, ed è da osservare che questi nuovi risultati scientifici possono avere grandi conseguenze su tutti i piani, in particolare anche sul piano sociale, oggi tanto travagliato e confuso. […] La legge della vita è dunque legge d'amore e di differenziazione, non va verso il livellamento, ma verso una diversificazione sempre più spinta. Ogni essere vivente, modesto o illustre, ha i suoi compiti e i suoi fini che, nell'economia generale dell'universo, sono sempre pregevoli, importanti, grandi.”