IL CONCETTO DI SÉ IN PROSPETTIVA CULTURALE
di
ELENA ANTONELLI e VITTORIO RUBINI (Università di Padova) tratto da GIORNALE ITALIANO DI PSICOLOGIA / a. XXVI, n. 1, marzo 1999   Parte 1 - 2 - 3

Parte 3

significativamente tra di loro (2.45% e 2.26%). L'introduzione dell'età come covariante ha tuttavia annullato l'effetto dell'interazione[F(l,1000) = 3.38, p = .066]. È la maggior età degli uomini sposati adessere correlata al numero maggiore di ruoli lavorativi da essi menzionati (p = .085, t = 2.70, p = .007).

Ruoli politici. I ruoli politici sono pure citati in numero significativamente maggiore dai maschi rispetto alle femmine [F(l,1001)= 31.65, p = .000], come mostra la tabella 2.

Ruoli etnico-geografìci. Per questa subcategoria non è stato registrato alcun effetto significativo dei fattori considerati o delle loro interazioni.

Attributi psicologici puri. Il sesso ha infatti sortito un effetto significativo [F(l,1001) =5.99, p=.015]; contrariamente alle nostre attese, sono le femmine ad autodescriversi maggiormente tramite queste caratteristiche (tab. 2).

Interessi-preferenze. Per questa subcategoria degli attributi psicologici, i risultati hanno evidenziato un effetto significativo del sesso[F(l,1001) =34.40, p = .000]: la tabella 2 mostra che gli uomini, nell'autodescriversi, si riferiscono più spesso delle donne ai loro interessie preferenze. Anche lo stato civile ha prodotto un effetto significativo[F(l,1001) = 4.02, p = .045]: sono i single ad autodescriversi maggiormente tramite i loro interessi.

Credenze-opinioni. Il sesso ha prodotto un effetto significativo[F(l,1001) = 17.71, p = .000] a favore dei maschi anche per questacategoria di risposte; l'effetto principale viene però specificato dall'interazione significativa  tra  sesso e stato civile [F(l,1001) =4.67,p = .031]. I confronti post-hoc hanno dimostrato che i maschi sposatihanno prodotto un numero di autodescrizioni in termini di credenze-opinioni significativamente maggiore rispetto a tutti gli altri gruppi(2.06%) e che anche i maschi single si differenziano significativamente (1.52%) sia dalle femmine sposate che dalle femmine single (rispettivamente .63% e 1.00%).

Ruoli sociali più formali e «pubblici» (Sociale 3). Infine, si è ottenuto un effetto principale significativo del sesso [F( 1,1001) =45.06, p = .000], a favore dei maschi, per la somma dei ruoli sociali più formali e pubblici (Sociale 3, si veda la tab. 2). Per essi anche lo stato civile ha fatto  registrare un effetto significativo  [F(l,1001) = 19.23,p = .000]: sono gli sposati a menzionare più spesso tali ruoli. Anche inquesto caso l'analisi della covarianza, avendo come covariante l'età, haannullato l'effetto dello stato civile [F(l,1000) = 1.88, p = .17]. È l'etàmaggiore degli sposati ad essere legata al più elevato numero di riferimenti a tali ruoli (= .10, t = 3.30, p = .001).Riassumendo si può affermare che le numerose differenze riscontrate tradonne e uomini convalidano le nostre attese e l'ipotesi diMarkus e Oyserman (1989) di un autoschema di connessione-interdipendenza più marcato nelle femmine che nei maschi e viceversa perl'autoschema di separazione-indipendenza. L'unico dato che non depone a favore di un autoschema di separazione-indipendenza più accentuato negli uomini riguarda gli attributi psicologici puri, che descrivonol'individuo nella sua unicità. Si è visto infatti che, contrariamente alle nostre aspettative, sono le donne ad aver impiegato piùspesso tale tipo di attributi nelle loro autodescrizioni, forse perchésono alla ricerca di un'identità diversa, maggiormente basata sulleproprie caratteristiche di persona, rispetto a quella, prescritta e privilegiata per anni, fondata suoi ruoli di moglie e di madre.Le differenze rilevate tra sposati e single non sorprendono: i primi,probabilmente perché hanno costruito una propria famiglia, si riferisconomaggiormente ai loro ruoli familiari (e anche alla globalità deiruoli che denotano relazioni strette con gli altri) e i secondi, invece, ailoro ruoli sentimentali. Il numero più ampio di riferimenti ai propriinteressi e preferenze da parte dei single è forse invece dovuto almaggior tempo libero di cui essi usufruiscono.               

b) Confronto tra settentrionali e meridionali

Ruoli familiari. Per quanto riguarda questa subcategoria, si è vistonel paragrafo precedente che ha prodotto un effetto significativo l'interazione tra sesso e cultura, con maschi e femmine del sud che hanno riportato valori intermedi tra i valori espressi dai maschi e dallefemmine settentrionali.

Ruoli sentimentali. La cultura d'appartenenza non ha prodotto alcun effetto significativo.

Ruoli amicali. Come si è visto in precedenza, l'interazione a tre livelli ha prodotto un effetto significativo: sono i maschi single meridionali a citarne più di ogni altro gruppo (1.78%, tab. 1).

Ruoli sessuali. Non si sono registrati effetti significativi legati alla cultura d'appartenenza.

Attributi di comunione. Anche per questa subcategoria non è stato rilevato alcun effetto significativo della cultura d'appartenenza.

Attributi definiti. In questo caso si è prodotto un effetto significativo del fattore cultura [F(l,1001) = 4.13, p = .042]; come si vede dallatabella 2, sono i settentrionali, contrariamente alle nostre attese, amenzionare in numero più elevato questo tipo di autodescrizioni.Ruoli sociali indicativi di relazioni intime con gli altri (Sociale 2).Come già notato, l'interazione tra sesso e cultura ha prodotto un effetto significativo. Ripetendo lo stesso pattern prodotto per i ruoli familiari, le donne settentrionali menzionano questo tipo di ruoli più di qualsiasi altro gruppo, gli uomini settentrionali meno di tutti, mentre idue gruppi di soggetti meridionali si collocano a livello intermedio.

Ruoli lavorativi, politici ed etnico-geografici. Per queste subcategoriela cultura d'appartenenza non ha prodotto alcun effetto significativo.

Attributi psicologici puri. La cultura d'appartenenza ha prodotto un effetto principale significativo [F(l,1001) =21.08, p=.000]: come sipuò vedere dalla tabella 2, in conformità con le nostre attese, sono isettentrionali ad impiegare maggiormente queste caratteristiche perdescrivere se stessi.

Interessi-preferenze. Si è ottenuto un effetto significativo della cultura [F(l,1001) = 21.07, p= .000]: la tabella 2 mostra che, in questocaso, sono i meridionali a preferire questo tipo di autodescrizioni rispetto ai settentrionali.

Credenze-opinioni. La cultura d'appartenenza ha prodotto di nuovoun effetto significativo [F( 1,1001) = 6.08, p = .014]: anche per questacategoria i meridionali hanno fornito un numero maggiore di risposte dei settentrionali.

Ruoli sociali più formali e pubblici (Sociale 3). I risultati sono ancora contrari alle attese: infatti i riferimenti a questi ruoli compaiono in misura significativamente maggiore [F(l,1001) =5.58, p = .018] nelle autodescrizioni dei meridionali (si veda la tab. 2).I risultati emersi non convalidano la nostra attesa di un autoschemadi connessione-interdipendenza più sviluppato nei meridionali e di unautoschema di separazione-indipendenza prevalente tra i settentrionali.  In  particolare i  dati relativi ai  riferimenti ai  propri  ruoli familiari ecomplessivamente ai ruoli sociali indicativi di relazioni intime con gli altri, se da un lato confermano l'attesa che gli uomini settentrionalisiano il gruppo più individualista, d'altro lato non la verificano perquanto concerne le donne meridionali; infatti il gruppo maggiormentecollettivista è costituito, come si è visto, dalle donne del nord. Il datorelativo ad un maggior numero di autodescrizioni in termini di ruoliamicali da parte dei maschi single meridionali potrebbe deporre a favore di un maggiore collettivismo al sud, tuttavia il numero estremamente basso, in senso assoluto, di questo tipo di risposte ne rende ardua la conferma. Inoltre, con l'eccezione degli attributi psicologicipuri (menzionati in numero maggiore dai settentrionali), si è visto chespesso, per le categorie e subcategorie indici di un autoschema di separazione-indipendenza, i risultati ottenuti vanno in direzione oppostaalle nostre attese.                   

DISCUSSIONE

Un primo obiettivo che il nostro lavoro si prefiggeva, di caratteredescrittivo, era quello di analizzare da che tipo di contenuti è caratterizzata la concezione di sé di individui adulti. Si può innanzitutto osservare che le componenti del concetto di sé consistono prevalentemente in tratti di personalità: infatti la categoria di autodefinizionepiù frequentemente menzionata (nella misura del 44.63%) è stataquella degli attributi psicologici puri, indicativi dell'individualità dellapersona e del relativo profilo psicologico descritto indipendentementedall'interazione con persone o situazioni. In questo senso i soggettiitaliani si allineano con quelli delle culture occidentali di matrice individualista, più portati ad autodefinirsi attraverso tratti di personalitàche attraverso l'appartenenza a gruppi sociali, come avviene inveceper le culture maggiormente collettiviste (Jones et al., 1972; Cousins,1989; Prentice, 1990). A livello generale la connotazione in terminiprevalentemente individualistici del concetto di sé è ulteriormente suffragata dalle percentuali elevate di autodefinizioni inerenti i propri interessi e preferenze e le proprie attività e abitudini.Non è tuttavia il ritratto di un individuo isolato e chiuso in se stesso che si delinea dai nostri dati: infatti una delle percentuali più elevate di risposta riguarda gli attributi di comunione, cioè le caratteristiche di personalità che predispongono l'individuo ad instaurare e soprattutto a mantenere relazioni strette con gli altri. Anche i ruoli sociali, nel loro complesso, compaiono abbastanza frequentemente nelleautodescrizioni:  la  percentuale  riscontrata  nel  nostro  campione(12.67%) si colloca tra quelle ottenute nella ricerca di Cousins (1989)dagli americani e dai giapponesi, rappresentanti di una cultura eminentemente individualista gli uni, e collettivista gli altri. La percentualedi risposte sociali, inoltre, si avvicina a quella rilevata per i greci(15%) da Triandis et al. (1990), convalidando quanto sostenuto daquesto autore (Triandis, 1990) che, lungo il continuum collettivismo-individualismo, vede la cultura italiana vicina a quella greca.Volendo sintetizzare, si può suggerire che l'autodescrizione dell'italiano che emerge da questa ricerca sembra rispecchiare la sua appartenenza ad una cultura definibile come «individualistica con tratti collettivistici».A questo proposito, si può ribadire, innanzitutto, che esistono molte forme  composite di individualismo e di collettivismo(Triandis, 1990), che la loro natura può variare in contesti culturalidiversi e che le culture possono incoraggiare una mescolanza di individualismo e di collettivismo, sottolineando la rilevanza situazionaledell'uno o dell'altro (Oyserman, 1993). In altri termini, come ha notato Schwartz (1992), questa dicotomia in parte oscura differenze importanti tra i vari tipi di individualismo e di collettivismo e facilital'assunzione erronea che i valori collettivistici e individualistici formino sindromi coerenti che sono opposte l'una all'altra. Questo autore,in una breve rassegna (Schwartz, 1992), ha infatti dimostrato che isottotipi di individualismo e di collettivismo non necessariamente covariano e che talvolta non sono in opposizione.In secondo luogo è necessario osservare che, pur esistendo ancorain Italia una sindrome familistica, questa sembra in corso di modificazione: «...il nuovo familismo non è più uguale al vecchio. Per esempio, è diverso il modo in cui vengono percepite e vissute le gerarchieall'interno della famiglia, con conseguenze sui processi di socializzazione: i valori dell'obbedienza e della gerarchia fanno spazio a quellidella discussione e dell'accordo, in famiglia e perciò nella società»(Bagnasco, 1996, p. 9). Pare quindi, che, pur persistendo il valore attribuito alla famiglia, venga dato sempre più spazio ai bisogni dei suoisingoli membri.La prevalenza di attributi di personalità riscontrata nel nostro lavoro non implica neppure che il concetto di sé emerso dalle autodescrizioni dei soggetti sia un'entità indifferenziata: infatti essi si sono definiti anche tramite le loro caratteristiche fisiche, le situazioni esistenzialiche vivono, il loro modo di essere a seconda dei vari contesti. Questirisultati mettono in evidenza che, come proposto da diversi autori(Markus e Wurf, 1987; L'Ecuyer, 1990), il concetto di sé è un'entitàmultidimensionale e complessa, in cui la varietà dei contenuti riflettela complessità della persona e la cui ricchezza senz'altro non sarebbeemersa se avessimo impiegato uno strumento a risposte chiuse.Le ipotesi relative all'influenza dei modelli culturali sui contenutidella concezione di sé sono state convalidate parzialmente.Per quanto concerne il genere, infatti, i dati hanno comprovatol'esistenza, suggerita da Markus e Oyserman (1989), di un autoschemadi comunione-interdipendenza prevalente nelle donne e di un autoschema di separazione-indipendenza più marcato negli uomini. Il subcampione femminile si è infatti autodescritto, in misura maggiore diquello maschile, tramite gli attributi di personalità indicativi di comunione e di interesse per gli altri, di attributi definiti in termini contestuali e di ruoli sessuali, confermando così quanto precedentementerinvenuto da Antonelli (1993) con un campione assai più ridotto.Questi risultati si allineano con quelli ottenuti da Lyons (1983), il cuigruppo femminile, come il nostro, era costituito da donne lavoratrici,nell'attestare che la percezione di sé delle donne come interdipendentie unite agli altri persiste nonostante il loro impegno professionale aldi fuori della famiglia, a confronto e talvolta anche in competizionecon il mondo maschile.Una parte del subcampione femminile, inoltre, e cioè le donne settentrionali, ha impiegato per autodescriversi, più di tutti gli altri gruppi di soggetti, i ruoli familiari che riveste e, più in generale, i ruoli sociali che implicano relazioni intime con gli altri. Tali risultati si riferiscono prevalentemente alle donne sposate: è probabile che in questogruppo i ruoli familiari e i ruoli indicativi di relazioni strette occupinogran parte dei concetto di sé come conseguenza del modo in cui vengono vissuti alcuni importanti cambiamenti sociali. Il lavoro extra-familiare e quello all'interno della famiglia sembrano infatti diveniresempre più difficili da conciliare in una società in cui, prevalendo la famiglia nucleare, la donna trova sempre minore sostegno nei membridella famiglia allargata e del vicinato. A questo si aggiunga il fatto chemolte ricerche hanno dimostrato che, anche tra le persone più giovani, gli uomini dedicano pochissimo tempo ai lavori domestici (Fortunati, 1993). Evidentemente, tutto ciò rende particolarmente difficilevivere in modo sereno i propri ruoli di moglie, di madre, ecc: è perquesto forse che tali ruoli emergono con forza nelle autodescrizionidelle donne sposate. Gli uomini, invece, più delle donne, hanno fatto riferimento ai lorointeressi e preferenze, a ciò in cui credono, ai loro ruoli lavorativi epolitici e, in generale, ai ruoli sociali più formali e «pubblici». Questirisultati, che convalidano anch'essi quelli precedentemente ottenuti dauno di noi (Antonelli, 1993), mostrano che il concetto di sé degli uomini non solo si delinea in termini maggiormente individualistici rispetto a quello delle donne, ma riflette anche un più spiccato orientamento verso il mondo esterno. Questo quadro, complessivamente,conferma l'immagine tradizionale secondo cui «... le donne sonoorientate verso le persone, interessate agli stati mentali propri e deglialtri; gli uomini sono orientati verso gli oggetti, interessati alle cosedel mondo esterno...» (Lakoff, 1975, p. 82).Un dato emerso dal nostro lavoro, tuttavia, è discordante conquanto finora descritto: infatti, contrariamente alle attese, le donne sia del nord che del sud hanno impiegato per descriversi un numero maggiore, rispetto agli uomini, di attributi psicologici puri, che caratterizzano la persona nella sua unicità. Questo risultato è frutto probabilmente dei modelli culturali di emancipazione femminile che, pure evidenziando le specificità femminili, rivendicano la possibilità per le donne di una maggiore espressione delle loro competenze e delle loro doti. Tale processo si esprime soprattutto attraverso la semplice sottolineatura delle proprie caratteristiche personali peculiari, che è il modo più immediato di valorizzarsi, senza arrivare a scalfire regole di vita tradizionali e radicate (es. le regole familiari). Le donne del nostro campione, in gran parte lavoratrici, si ritrovano spesso, presumibilmente, a dividersi tra il ricoprire ruoli tradizionali e il bisogno dirinnovamento. Così si distinguono per le caratteristiche di empatia,accettazione dell'altro, cura nei suoi confronti da un lato e, insieme,per il desiderio di valorizzare la propria personalità ed esprimere ciòche le caratterizza per se stesse dall'altro (ne conseguono l'elevato numerodi attributi psicologici puri menzionati e l'enfasi sul proprio genere).Le ipotesi concernenti l'influenza della cultura d'appartenenza sulconcetto di sé non hanno trovato un riscontro nei dati. I meridionali,infatti, non sembrano maggiormente collettivisti: essi non menzionanonelle loro autodescrizioni un numero più elevato di ruoli familiari o diruoli indicativi di relazioni intime con gli altri, ne si autodefinisconomaggiormente in termini di attributi di comunione. I settentrionali,d'altra parte, si riferiscono maggiormente ai loro attributi psicologicipuri, come ci si attende dai membri di una cultura più orientata all'individualismo; tuttavia, sono i meridionali a descriversi prevalentemente nei termini dei loro interessi e delle loro credenze-opinioni, edancora a riferirsi di più ai ruoli sociali formali e «pubblici», quelli chesi rivestono all'esterno della famiglia.Tali dati, se da un lato non si allineano con le tesi sociologiche, soprattutto con quelle proposte nei decenni trascorsi (Banfield, 1961),di un familismo più spiccato al sud, dall'altro confermano quanto rinvenuto recentemente (Antonelli, 1993). Nel tentativo di dare spiegazione a questi risultati, si può avanzare l'ipotesi che per i meridionali,gli effetti del tipo di cultura sulla concezione di sé interagiscono congli effetti strutturali del processo di modernizzazione: «Gli individui,uomini e donne, oggi nel Mezzogiorno vivono in un contesto fortemente segnato da un intreccio tra "vecchio" e "nuovo", fra tradizionee modernità che profondamente influisce sull'espressione della soggettività» (Siebert, 1991, p. 19). La modernizzazione del sud, legata a unmiglioramento del tenore di vita, del livello culturale, a una comunicazione sociale più efficace, all'influenza dei media, soprattutto dovequesti processi sono effettivi, può aver condotto la persona alla scoperta di una nuova identità, non più basata sui legami familiari e nonancora ancorata, come al nord, alle proprie caratteristiche peculiari diindividuo, ma fondata sui ruoli sociali vissuti all'esterno della famiglia(maggior proporzione di ruoli sociali «formali» e di ruoli sociali complessivi).Complessivamente, i risultati ottenuti suggeriscono che, nelle ricerche future, non solo sarà necessario distinguere tra i diversi livelli dicollettivismo e di individualismo, ma anche tenere presente che i fattori culturali possono intersecarsi con quelli strutturali (il sistema economico, l'organizzazione politica, l'eterogeneità socioeconomica, ecc.)e con i processi sociali (industrializzazione, urbanizzazione, mobilitàsociale) nell'esercitare la loro influenza sul concetto di sé, e più in generale sulla personalità e sul comportamento degli individui.

APPENDICE A

Le istruzioni del TST

«Nella pagina seguente troverà 20 spazi numerati. Per cortesia scriva 20diverse affermazioni in risposta alla semplice domanda, rivolta a Lei stesso/a,"Chi sono io?". Risponda come se stesse rispondendo a se stesso/a, non aun'altra persona. Scriva le risposte nell'ordine in cui le vengono in mente.Non si preoccupi della logica o dell'importanza. Proceda piuttosto velocemente e non salti alcuna riga».

APPENDICE B

Le categorie e subcategorie di risposta al TST

  • Fisica: riferimenti a caratteristiche fisiche, osservabili del sé («Io sono grasso»),
  • Sociale: riferimenti a ruoli sociali, appartenenze istituzionali o altri status sociali.
    • Familiare («Io sono una madre»);
    • Sentimentale («Io sono fidanzato»);
    • Amicale («Io sono un amico sincero»);
    • Sessuale («Io sono una donna»);
    • Lavorativa («Io sono un impiegato»);
    • Politica («Io sono un comunista»).
    • Etnica-geografica («Io sono un lombardo»);
    • Religiosa («Io sono un cattolico»);
    • Anagrafica («Io sono sposata»).
  • Attributiva: riferimenti al sé in quanto individuo, caratterizzato da uno stile personale nell'agire, nel pensare, nel sentire.
    • Attributi psicologici di comunione («Io sono pronta ad aiutare gli altri»);
    • Attributi psicologici definiti («Io sono timida con gli sconosciuti»);
    • Attributi psicologia puri («Io sono onesto»);
    • Preferenze-interessi («Io sono un amante della pittura»);
    • Desideri-aspirazioni («Io sono uno che vorrebbe laurearsi»);
    • Attività-abitudini («Io sono una che legge di notte»).
  • Credenze-opinioni: riferimenti a ciò in cui l'individuo crede o a sue opinioni su argomenti di varia natura («Io sono uno che crede nella solidarietà con gli immigrati»).
  • Globale: riferimenti al sé talmente vaghi ed ampi da trascendere i ruoli e le interazioni sociali.
    • Esistenziale («Io sono me stesso»);
    • Universale («Io sono un mammifero»);
    • Fato («Io sono sfortunata»).
  • Situazione esistenziale: riferimenti a situazioni di vita attuali del soggetto («Io sono preoccupato per il posto di lavoro»).
  • Metaforica: il sé viene definito tramite un'immagine («Io sono un fiore delicato»).
  • Situazione immediata: affermazioni arca la situazione contingente («Io sono affaticata»).
  • Risposte non-sense: affermazioni in cui la domanda «Chi sono io?» sembra evasa o rifiutata («Io sono, tu sei, egli è»).

TAB. 1.

Percentuali di risposte per categoria sul totale di risposte al TST all'incrocio dei fattori cultura, sesso e stato civile, e nell'intero campione (in corsivo le categorie e subcategorie critiche per gli autoschemi di connessione-interdipendenza e di  separazione-indipendenza        _______________________________________________________________________________

                                     Italia settentrionale                             Italia meridionale

                                   Maschi           Femmine                    Maschi           Femmine

Categorie             sposati   single    sposate    single       sposati    single    sposate    single          Int. campione

e subcategoriebbb (n =133) (n =150) (n =133) c(n=162)bb  (n =122) (n =102)   (n =208)  (n=92)  cccccc (n = 1009)

________________________________________________________________________________

Fisica                  424         4.68          5.95      5.76         5.74        6.43        7.37        7.39           5.82

Sociale

      Familiare      4.62        0.97          7.97      1.35         6.10        0.94        6.35        0.59           3.50

     Sentimentale  0.17        0.58          0.24      0.80          0.42       0.80        0.05        0.80            0.50

     Amicale          1.10        0.43         1.12      0.77           0.86       1.71        0.87        0.61            0.91

     Sessuale         1.08        1.58          2.13      1.97          1.57       0.68        1.90        1.60            1.59

     Lavorativa     3.83        2.55          2.43      1.62          4.62       2.29         2.00       1.63            2.62

     Politica          1.16        0.48          0.20       0.09         0.61       0.67         0.04       0.08            0.42

     Etenica-geog  0.57       0.33          0.37       0.25         0.68       0.39         0.23        0.44           0.40

     Religiosa        0.73       1.05          0.85       0.76         1.95       1.63         1.74        0.95           1.15

     Anagrafica     1.48       0.91          1.48       1.14         2.03       1.68         2 .31       2.16           1.58

Sociale 1*          14.74      8.99         16.80       8.75        18.85     10.79        15.49     8.85          12.67

Sociale2               6.96      3.56         11.47       4.89          8.95       4.13          9.17     3.59           6.49

Sociale 3              6.29      4.42           3.86       2.72          7.87       4.98          4.01     3.10            4.61

Attributiva

   Attr. psic.

   Comunione       8.55      5.99            8.28        6.86         6.31       5.47           7.80      7.35         7.08

   Attr. psic.

   definiti              2.61      3.08            2.95        3.83         1.91       2.10           0.34       3.18       2.91

   Attr. psic.

   puri                 41.92      49.83        45.45       51.01      37.49     41.45         39.54      45.54     44.63

   Preferenze

   interessi              8.81      9.23           5.18        6.43       11.96     14.13           8.52        9.10      8,92  

   Desideri-

   aspirazioni         1.55      1.81           0.86       1.52         0.47       1.41             038        1.48       1.21

   Attività

   abitudini              5.22      5.20           4.46       5.76        5.45        6.43            7.91       6.19       5.70

   Credenze-

   opinioni              2.02      0.99            0.83       0.51        2.11        2.30            0.32      1.67        1.31

Globale

   Esistenziale         0.99     1.15             1.22       1.37       0.75         0.98            0.79       1.43      1.11

   Universale          1.66      1.32             1.03       1.26      1.33          0.42            0.26       0.35      1.02

   Fato                    0.49      0.71             0.62       0.31      0.39          0.93            0.89       0.79      0.61

Metaforica            1.05      2.07              0.79       2.31      1.16          1.67            0.50       1.10      1.44

Esistenziale          4.50       4.01             3.66       3.52      3.29          3.10            4.65      4.04       5.83

Numero di

risposte al TST    17.56      17.74          18.20      18.49      18.33      1928        18.78      18.90    18.36 

* Sociale 1 non è dato dalla somma di Sociale 2 e Sociale 3 (si veda testo)

TAB. 2.

Percentuali di risposte per categoria sul totale di risposte fornite al TST, separatamente per cultura, sesso e stato civile (in corsivo le categorie e subcategorie critiche per gli autoschemi di connessione-interdipendenza e di separazione-indipendenza)

______________________________________________________________________________                                            

                       Italia               Italia               Maschi           Femmine           Sposati                Single

Categorie       settentr.           merid.

subcategorie (n = 200)      (n = 130)           (n = 180)        (n = 150)          (n = 189)              (n = 141)

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Fisica               5.17                6.69                   5.17               6.48                       5.70                   5.94

Sociale

   Familiare       3.53                   3.45                     3.16                   3.48                        6.20                 1.00

   Sentimentale  0.47                   0.53                     0.48                   0.52                        0.23                 0.74

   Amicale          0.84                   1.00                   0.97                   0.84                        1.00                 0.82

   Sessuale         1.70                   1.44                     1.26                   1.91                        1.65                 1.53

   Lavorativa     2.56                   2.71                     3.33                   1.91                      3.29                 2.02      

  Politica           0.46                   0.36                     0.73                   0.11                         0.54                 0.31

   Etnica-geografica  0.37       0.45                   0.49               0.32                         0.48                 0.34

   Religiosa                0.85         1.56                1,30                   1.01                         1.27                 1.05

   Anagrafica             1.24        2.04                 1.48                   1.68                         1.78                 1.40

Sociale 1                  12.02          13.55         13.20            12.14             16.50                9.20

Sociale 2                    6.54            6,42             5.86               7.12                 9.14                4.00

Sociale 3                    4.25           5.09                   5.85                  3.33                   5.58                3.72

Attributiva                                                                       

    Attr. psic.

    comunione              7.35           6.71                   6.63               7.52                 7.76                 6.45

    Attrib.psic.

    definiti                    3.15           2.60             2.48               3.36                2.67                 3.14

    Attr. psic.

    puri                       47.33       41.02          43.10                46.17             41.31                         47.63

    Preferenze

    interessi                  7.39         10.97          10.76                 7.07                   8.55                 9.26

    Desideri

    aspirazioni              1.40          0.94                    1.29                  1.13                 0.81                 1.57

    Attività

   abitudini                   5.19          6.38                     5.49               5.91                 5.58                 5.81

 

Credenze

opinioni                      1.06         1.66                      1.79              0.83                 1.39                1.25    

Globale

   Esistenziale                   1.19               0.99                    0.98             1.24              0.95             1.25

   Universale                     1.32               0.62                    1.23             0.80          1.13              0.91

   Fato                                0.53              0.73                    0.62             0.61           0.57             0.65

Metaforica                        1.61              1.12                    1.50              1.30          0.90              1.85

Esitenziale                        3.90              3.74                    3.78              3.88          3.99              3.69

Numero di risposte al TST  18.01         18.81                 18.15            18.56        18.17            18.52 

 (1) I coefficienti di accordo che prendono in considerazione l'accordo raggiunto percaso (ad es. il k di Cohen, 1960; o il Kn di Brennan e Predinger, 1981) sono artificialmente ampi quando il sistema di classificazione prevede, come nel nostro caso, numerose categorie di risposta (Brennan e Predinger, 1981).  

(2)  Pressoché tutti i soggetti svolgono un'attività lavorativa. Infatti solo 60 (20 settentrionali e 40 meridionali) sono disoccupati e solo 77 sono studenti o casalinghe (20 settentrionali e 57 meridionali).Gli, autori ringraziano la Dottoressa Chiara Volpato per le utili indicazioni fornite nella revisione del testo e le Dottoresse Annachiara Benincà, Maria Bocchia, Maria Carati e Rossana Grani per la collaborazione nella raccolta dei dati.